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Biblie figurate vite istoriate
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Trentatré fogli di paesaggi e soggetti di figura intagliati all’acqua forte con infinito bel gusto, e somma facilità.
Esemplare pregievolissimo per la sua freschezza. Alcuni foglietti hanno tre, e quattro soggetti in altrettante
tavole. Sono questi intagliati nel 1770 al 76 e nel primo foglio una gran pietra in un bel paesaggio porta la dedica
al Conte di Sickingen.
Trentatré fogli di paesaggi e soggetti di figura intagliati all’acqua forte con infinito bel gusto, e somma facilità.
Esemplare pregievolissimo per la sua freschezza. Alcuni foglietti hanno tre, e quattro soggetti in altrettante
tavole. Sono questi intagliati nel 1770 al 76 e nel primo foglio una gran pietra in un bel paesaggio porta la dedica
al Conte di Sickingen.
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, Sono 100 foglietti, 47 dei quali hanno doppie stampe di prima freschezza avanti le lettere, molte delle quali non
finite. Libro prezioso per la fertilità delle invenzioni storielle, favolose, allegoriche, prospettiche e d’ogni
maniera trattato all’acqua forte con una facilità e una grazia mirabile.
Sono 100 foglietti, 47 dei quali hanno doppie stampe di prima freschezza avanti le lettere, molte delle quali non
finite. Libro prezioso per la fertilità delle invenzioni storielle, favolose, allegoriche, prospettiche e d’ogni
maniera trattato all’acqua forte con una facilità e una grazia mirabile.
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, Le 41 tavole, compreso il titolo, sono di Giovanni Callot e rarissime a trovarsi di sì bella conservazione. Il pregio
che ha quest’edizione, che è la prima, distinguevi dal non esservi il nome dell’incisore. La maggior parte sono
intagliate sui disegni di Matteo Rossetti, Angelo Lottini fu scultore e scolaro del Montarseli: sull’esemplare che
Mariette possedeva di quest’opera era scritto: Les planches qui entrent dans ce livre sont des prémieres ouvrages
de gravure de Jacques Callot et qui ne se rencontrent pas aisément. Nel 1636 ne fu fatta una seconda edizione.
Le 41 tavole, compreso il titolo, sono di Giovanni Callot e rarissime a trovarsi di sì bella conservazione. Il pregio
che ha quest’edizione, che è la prima, distinguevi dal non esservi il nome dell’incisore. La maggior parte sono
intagliate sui disegni di Matteo Rossetti, Angelo Lottini fu scultore e scolaro del Montarseli: sull’esemplare che
Mariette possedeva di quest’opera era scritto: Les planches qui entrent dans ce livre sont des prémieres ouvrages
de gravure de Jacques Callot et qui ne se rencontrent pas aisément. Nel 1636 ne fu fatta una seconda edizione.
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, Sono 16 tavole intagliate con valore compreso il frontespizio colle dichiarazioni sotto ciascuna.
Sono 16 tavole intagliate con valore compreso il frontespizio colle dichiarazioni sotto ciascuna.
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, Sonovi 67 stampe e 19 vignette, ma la spesa di questa splendida edizione non fu eguagliata dal buon successo,
essendo cattive le incisioni e confuse le composizioni, sebbe 355 ne i bibliografi e il de Bure specialmente
pongono questo libro fra i pregiati ed i rari.
Sonovi 67 stampe e 19 vignette, ma la spesa di questa splendida edizione non fu eguagliata dal buon successo,
essendo cattive le incisioni e confuse le composizioni, sebbe 355 ne i bibliografi e il de Bure specialmente
pongono questo libro fra i pregiati ed i rari.
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, Il frontespizio rappresenta un Ercole uccisore dell’Idra dipinto a fresco da Ag. Caracci in Bologna sopra un
cammino, preso dal disegno originale e intagliato dal C. di Caylus. Segue la dottissima lettera di Mariette in 12
pagine, e un elenco in fine delle opere intagliate in vari tempi di Leonardo. Poi vengono 60 teste magistralmente
intagliate dal C. di C. in 32 foglietti, meno l’ultima che è presa da un disegno di mano di Lodovico Cigoli e
figura un Redentore orante. Esemplare di prima freschezza. La collezione di questi disegni originali era forse
quella di Aurelio Luino, poi dei Gabinetto Arundeliano, in fine di M. di Caylus.
Il frontespizio rappresenta un Ercole uccisore dell’Idra dipinto a fresco da Ag. Caracci in Bologna sopra un
cammino, preso dal disegno originale e intagliato dal C. di Caylus. Segue la dottissima lettera di Mariette in 12
pagine, e un elenco in fine delle opere intagliate in vari tempi di Leonardo. Poi vengono 60 teste magistralmente
intagliate dal C. di C. in 32 foglietti, meno l’ultima che è presa da un disegno di mano di Lodovico Cigoli e
figura un Redentore orante. Esemplare di prima freschezza. La collezione di questi disegni originali era forse
quella di Aurelio Luino, poi dei Gabinetto Arundeliano, in fine di M. di Caylus.
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, Sono in quest’aureo volume 34 figure di vergini intagliate in bellissimi paesi con un contorno di fiori e d’augelli
a ciascuna stampa, oltre un bellissimo frontespizio figurato. Il testo non consiste in altro che in un distico al
piede di ciascuna figura intagliato. Prove di prima bellezza, nelle quali si vede il profitto che l’incisore aveva
fatto in Italia sulle opere di Marc’Antonio.
Sono in quest’aureo volume 34 figure di vergini intagliate in bellissimi paesi con un contorno di fiori e d’augelli
a ciascuna stampa, oltre un bellissimo frontespizio figurato. Il testo non consiste in altro che in un distico al
piede di ciascuna figura intagliato. Prove di prima bellezza, nelle quali si vede il profitto che l’incisore aveva
fatto in Italia sulle opere di Marc’Antonio.
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Le 46 stampe sono riunite ai singolari dialoghi, la cui esposizione è fatta in versi; e in fine avvi la lettera di Enea
Silvio Piccolomini che rende interessante quest’opera. Vedi .
Le 46 stampe sono riunite ai singolari dialoghi, la cui esposizione è fatta in versi; e in fine avvi la lettera di Enea
Silvio Piccolomini che rende interessante quest’opera. Vedi .
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— Vedi L’Ènea Vagante.
356
, Le opere di questo intagliature non sono sempre condotte con grazia ed ha fatto lavorare i suoi allievi per la
speculazione libraria piuttosto che farsi un nome nell’arte.
Le opere di questo intagliature non sono sempre condotte con grazia ed ha fatto lavorare i suoi allievi per la
speculazione libraria piuttosto che farsi un nome nell’arte.
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, Le tre tavole che qui si veggono intagliate in legno sono imitazioni delle tre in rame, che stanno nella molto più
rara e pregiata edizione del 1477.
Le tre tavole che qui si veggono intagliate in legno sono imitazioni delle tre in rame, che stanno nella molto più
rara e pregiata edizione del 1477.
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