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2032. FRANSONE Agostino, Nobiltà di Genova all’illustre Sig. Principe Doria, Genova 1636, in fol. fig.
Girolamo David intagliò il bel ritratto dell’autore, i tre frontespizi, nell’ultimo de’ quali è la veduta di Genova con un cartello ove si parla del quando vennero ammesse al governo le armi delle casate nobili della città di Genova; seguono le armi della città, indi il registro delle famiglie e 30 tavole con grandi anni in gran foglio intagliate dal medesimo.
Girolamo David intagliò il bel ritratto dell’autore, i tre frontespizi, nell’ultimo de’ quali è la veduta di Genova con un cartello ove si parla del quando vennero ammesse al governo le armi delle casate nobili della città di Genova; seguono le armi della città, indi il registro delle famiglie e 30 tavole con grandi anni in gran foglio intagliate dal medesimo.
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2033. FUGGERORUM, Fuggerarum quae in familia natas, quaeve in familiam transierunt quotquot extant expressae imagines, Augusta 1620, in 4.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
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2034. GALLONII Antonii, De SS. Martyrum cruciatibus, Romae 1594, in 4.
Prima edizione della versione latina di quest’opera: con 25 tav. in legno. Le prime tav. originali in rame di Ant. Tempesta si videro nella edizione italiana di Roma 1591.
Prima edizione della versione latina di quest’opera: con 25 tav. in legno. Le prime tav. originali in rame di Ant. Tempesta si videro nella edizione italiana di Roma 1591.
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2035. GALLONII Antonii, La stessa versione latina. Cum figuris Romae in aere incisis ab Antonio Tempesta, Parigi 1660, in 4, fig. ex Museo Raph. Tricheti du Fresne.
Questo esemplare ha due frontespizi nei quali è la varietà del nome dello stampatore: nel primo è Federico Zonard, nel 2 Claudio Cramoisy. Le tav. di Tempesta in N. di 40 sono in quest’edizione un po’ logore e non rimane che il pregio d’essere splendidamente stampata e dei due opuscoli aggiunti de Equuleo e de Cruce di Gir. Magi e di Gius. Lipsio. Esempl. in vit. dor.
Questo esemplare ha due frontespizi nei quali è la varietà del nome dello stampatore: nel primo è Federico Zonard, nel 2 Claudio Cramoisy. Le tav. di Tempesta in N. di 40 sono in quest’edizione un po’ logore e non rimane che il pregio d’essere splendidamente stampata e dei due opuscoli aggiunti de Equuleo e de Cruce di Gir. Magi e di Gius. Lipsio. Esempl. in vit. dor.
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2036. GERLI Giuseppe milanese, Disegni di Leonardo da Vinci pubblicati ed incisi, Milano 1784, in fol., 61 tav.
In queste tavole si comprende la più ampia collezione di disegni che siasi pubblicata del Vinci ed è accompagnata da un ragionamento che serve ad illustrarle in 16 pagine.
In queste tavole si comprende la più ampia collezione di disegni che siasi pubblicata del Vinci ed è accompagnata da un ragionamento che serve ad illustrarle in 16 pagine.
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2037. GINI Clemente Paolo, Alcuni paesi intagliati all’acqua forte dagli originali disegni del Cantagallina, Roma 1625, tav. 26.
Opera al di cotto della mediocrità: poiché eseguita manieratamente e con poco gusto: non ostante vi sono amatori che la tengono in qualche pregio.
Opera al di cotto della mediocrità: poiché eseguita manieratamente e con poco gusto: non ostante vi sono amatori che la tengono in qualche pregio.
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2039. GUALDO Priorato Galeazzo, Scena d’uomini illustri d’Italia: conosciuti da lui singolari per nascita, per virtù e per fortuna Venezia 1659, in 4, gr. fig.
Questo volume non si trova quasi mai colla stessa quantità di vite degli uomini illustri, poiché l’autore, dopo averne stampate alcune, pensò d’aumentarle e affine di poterle introdurre senza sconcio nella medesima edizione, evitò che fossero numerate le pagine, ponendo invece dei numeri le lettere iniziali del nome dei personaggi accomodati alfabeticamente. In questo nostro esemplare sonovi 43 vite con ritratti, ma si conoscono altri esemplari in cui il numero è diverso. Sappiamo che questo autore scrisse le memorie del pittore Pietro Liberi padovano, le quali non trovansi nel nostro esemplare, ma in pochissimi sono riconosciute. Vedi Gualdo Vita.
Questo volume non si trova quasi mai colla stessa quantità di vite degli uomini illustri, poiché l’autore, dopo averne stampate alcune, pensò d’aumentarle e affine di poterle introdurre senza sconcio nella medesima edizione, evitò che fossero numerate le pagine, ponendo invece dei numeri le lettere iniziali del nome dei personaggi accomodati alfabeticamente. In questo nostro esemplare sonovi 43 vite con ritratti, ma si conoscono altri esemplari in cui il numero è diverso. Sappiamo che questo autore scrisse le memorie del pittore Pietro Liberi padovano, le quali non trovansi nel nostro esemplare, ma in pochissimi sono riconosciute. Vedi Gualdo Vita.
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2040. HISTOIRE du V. et du N. Testament (par David Martin) enrichie de plus de 400 fig., à Anverse, par Mortier, 1700, 2 vol. in fol. f. Esemplare magnifico in maroch. dor.
Questa suole denominarsi la Biblia di Mortier: il cui pregio maggiore consiste qualora gli esemplari siano tirati avanti l’avvenimento per cui si ruppe la lamina ultima dell’Apocalisse a pag. 146 del secondo volume e non veggansi in quella stampa i segni dei chiodi che servirono per accomodarla. Quantunque questi segni s’incontrino nel nostro esemplare è non pertanto di bellissima conservazione; ma le arti poco possono consolarsi dì quest’edizione consecrata a un lusso apparente e non tratta da disegni preziosi e non intagliata con gusto e sapore dell’arte.
Questa suole denominarsi la Biblia di Mortier: il cui pregio maggiore consiste qualora gli esemplari siano tirati avanti l’avvenimento per cui si ruppe la lamina ultima dell’Apocalisse a pag. 146 del secondo volume e non veggansi in quella stampa i segni dei chiodi che servirono per accomodarla. Quantunque questi segni s’incontrino nel nostro esemplare è non pertanto di bellissima conservazione; ma le arti poco possono consolarsi dì quest’edizione consecrata a un lusso apparente e non tratta da disegni preziosi e non intagliata con gusto e sapore dell’arte.
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2042. HISTORIARUM veteris Testamenti Icones ad vivum expressse una cura brevi, sed quoad fieri potuit, dilucida earumdem expositione, Antuerpiae, apud Joannem Steelsium, 1540, in 4, parv. fig.
Sono questi quarantotto foglietti, dei quali 46 contengono 92 tavole in legno di non spregievole maestro. Nel primo foglietto sta il frontespizio figurato e a tergo un avviso al lettore, nell’ultimo l’insegna dello stampatore: superiormente ad ogni tavola è il passo del Genesi a cui allude.
Sono questi quarantotto foglietti, dei quali 46 contengono 92 tavole in legno di non spregievole maestro. Nel primo foglietto sta il frontespizio figurato e a tergo un avviso al lettore, nell’ultimo l’insegna dello stampatore: superiormente ad ogni tavola è il passo del Genesi a cui allude.
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2043. HOLBEIN. Imagines Mortis: his accesserunt epigratnmata e gallico idiomate in latinum traslata, Coloniae 1557, in 12. figur.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che vanti l’incisione in legno. Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes, Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di 100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap. Haeredes, 1557. Legato assieme a questo libro è il seguente. Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557, amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che vanti l’incisione in legno. Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes, Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di 100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap. Haeredes, 1557. Legato assieme a questo libro è il seguente. Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557, amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
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