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2644. AMADUZZI Cristoforo, Raccolta d’antichità argentine, alle quali si uniscono i disegni del tempio di Teseo in Atene e di quello di Pesto, il tutto espresso in 53 rami con brevi dichiarazioni postume dell’ab. Amaduzzi, Roma 1798, in fol., fig.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per speculazione dello stampatore.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per speculazione dello stampatore.
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2645. Le ANTICHITÀ di Ercolano esposte, volumi 9, Napoli 1755, in fol., fig. l. Cominciò l’edizione col Catalogo degli antichi monumenti composto da monsig. Bajardi, che escì alle stampe nel 1755 ed occupa un vol. di 447 p. 2. Seguirono le pitture antiche d’Ercolano a contorni, incise con qualche spiegazione. Vol. I 1757. 3. Le pitture Vol. II pubblicate nel 1760. 4. Le pitture Vol. III pubblicate nel 1762. 5. Le pitture Vol. IV pubblicate nel 1765. 6. De’ bronzi Vol. I dei busti. Pubblicato nel 1767. 7. De’ bronzi d’Ercolano Vol. II statue pubblicate nel 1771. 8. Delle pitture Vol. V pubblicato nel 1779. 9. Delle lucerne e candelabri tomo unico nel 1792.
I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di osservazioni. Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente titolo: Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I. Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato. È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi essere stato il Colbert dell’Italia.
I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di osservazioni. Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente titolo: Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I. Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato. È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi essere stato il Colbert dell’Italia.
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2646. ANTIQUITIES of Attica unedited comprising the architectural remains of Eleusis, Rhamaus, Sunium, and Thoricus: by the Society of dilettanti, London 1817, in fol. mas., fig., con 68 tavole.
Quest’opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza, unita alla critica, è uno de’ più bei volumi che abbiansi di greche antichità. Ma questa magnificenza la quale ogni giorno maggiormente si raffina giunge ormai a tale, che i libri, cessando di essere la supellettile dei dotti, non sarà più che quella dei Re.
Quest’opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza, unita alla critica, è uno de’ più bei volumi che abbiansi di greche antichità. Ma questa magnificenza la quale ogni giorno maggiormente si raffina giunge ormai a tale, che i libri, cessando di essere la supellettile dei dotti, non sarà più che quella dei Re.
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2650. BELLINO Gentile, Columna theodosiana quam vulgo historiatam vocant ab Arcadio imperatore Costantinopoli erecta in XVIII tab. distributa cum 27 explicationibus Claudii Francisci Menetreii S. I in fol.
Vedasi all’articolo Menetreii fra le Antichità Romane.
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2652. BIAGI Clemente, Monumenta graeca et latina ex Museo Jacobi Nanii illustrata, Romae 1787, in 4, fig.
In questo secondo volume sta indicato Exemplaria tantum CCL per lo che quest’opera eruditissima acquisterà pregio di rarità. Oltre le tavole sparse fra il testo in ambedue le opere, trovansi in quest’ultima al fine sette foglietti con molti monumenti intagliati.
In questo secondo volume sta indicato Exemplaria tantum CCL per lo che quest’opera eruditissima acquisterà pregio di rarità. Oltre le tavole sparse fra il testo in ambedue le opere, trovansi in quest’ultima al fine sette foglietti con molti monumenti intagliati.
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2658. CHANDLER Richard, Revett Nicolas, Pars Willian, Jonian Antiquities published with permission of the Society of Dilettanti, London 1769, in fol., fig.
Quest’opera divisa in due parti, della più gran magnificenza crebbe nello splendore allor quando nel 1797 fu pubblicata la seconda parte, i cui disegni, gli intagli, i caratteri e la carta presentano il più elegante e magnifico modello della calcografia e della tipografia. Ambedue queste parti sono riunite in un solo volume e le stampe intagliate dai primi incisori dell’Inghilterra sono separatamente numerate al fine di ciascun capitolo.
Quest’opera divisa in due parti, della più gran magnificenza crebbe nello splendore allor quando nel 1797 fu pubblicata la seconda parte, i cui disegni, gli intagli, i caratteri e la carta presentano il più elegante e magnifico modello della calcografia e della tipografia. Ambedue queste parti sono riunite in un solo volume e le stampe intagliate dai primi incisori dell’Inghilterra sono separatamente numerate al fine di ciascun capitolo.
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2663. COCHIN le fils, et Bellicard, Observations sur les antiquités de la ville d’Herculanum, Paris 1754, in 12, fig.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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2669. DELAGARDETTE, Les ruines de Paestum, ou Possidonia, ancienne ville de la grande Grece, lévée, 30 mesurée, et dessinée sur le lieu, Paris an. 7me, grand. fol., fig.
Quest’ultimo viaggio esteso ed illustrato da questo buono architetto dovrebbe essere preferibile a tutte le opere precedenti, poiché eseguito con tutta la comodità di valersi delle altrui fatiche, sì per seguirle, che per confutarle: vi sono 14 tavole in rame.
Quest’ultimo viaggio esteso ed illustrato da questo buono architetto dovrebbe essere preferibile a tutte le opere precedenti, poiché eseguito con tutta la comodità di valersi delle altrui fatiche, sì per seguirle, che per confutarle: vi sono 14 tavole in rame.
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2675. HADRAVA, Ragguagli di varj scavi e scoverte di antichità fatte nell’isola di Capri, Napoli 1793, in 8, fig., M. 61.
Con 9 tavole intagliate in rame e miniate in colori.
Con 9 tavole intagliate in rame e miniate in colori.
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2678. LEGRAND J. G., Monumens de la Grece, ou colléction des chefs d’oeuvres d’architecture, de sculpture et de peinture antiques, Paris 1808, in fol., fig., tome I.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
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