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Opera stesa con critica sensata.
Opera stesa con critica sensata.
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Nel frontispizio è il ritratto dell’autore intagliato in legno con eleganza. Lo stampatore intitolò l’opera al doge
Francesco Veniero. In questi aurei ricordi sono preziosissime e recondite notizie d’arti e d’artisti, specialmente
nel ricordo circa gli ornamenti della casa.
Nel frontispizio è il ritratto dell’autore intagliato in legno con eleganza. Lo stampatore intitolò l’opera al doge
Francesco Veniero. In questi aurei ricordi sono preziosissime e recondite notizie d’arti e d’artisti, specialmente
nel ricordo circa gli ornamenti della casa.
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Oltre le tavole che incontransi nel volume e l’intaglio del frontespizio, avvi anche il ritratto dell’autore.
Oltre le tavole che incontransi nel volume e l’intaglio del frontespizio, avvi anche il ritratto dell’autore.
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Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa
illustrata e le sostenne con veemenza.
Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa
illustrata e le sostenne con veemenza.
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Questo trattatello il scritto con molto gusto e criterio dal 9 vescovo di Pouilly, preceduto da una prefazione di
M. Vernet.
Questo trattatello il scritto con molto gusto e criterio dal 9 vescovo di Pouilly, preceduto da una prefazione di
M. Vernet.
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Singolare e disordinata è la disposizione delle materie raccolte in questo opuscolo piuttosto conforme a una
raccolta d’aneddoti che ad un trattato.
Singolare e disordinata è la disposizione delle materie raccolte in questo opuscolo piuttosto conforme a una
raccolta d’aneddoti che ad un trattato.
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Nel primo di questi tre libri sono quattro trattati di grammatica, di ginnastica, di musica e di pittura. La filologia
è trattata in seguito con altro frontespizio e ricominciando il numero delle pagine e lo stesso è fatto per l’ultima
opera intitolata de univeræ Matheseos natura et constitutione liber, cui subiungitur chronologia
mathematicorum. Stesso luogo ed anno.
Nel primo di questi tre libri sono quattro trattati di grammatica, di ginnastica, di musica e di pittura. La filologia
è trattata in seguito con altro frontespizio e ricominciando il numero delle pagine e lo stesso è fatto per l’ultima
opera intitolata de univeræ Matheseos natura et constitutione liber, cui subiungitur chronologia
mathematicorum. Stesso luogo ed anno.
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Queste note illustrarono molto la storia delle Arti, e resero preziosa l’edizione di Roma. Il ritratto dell’autore
trovasi nel terzo tomo, quello del cavalier d’Azara nel secondo, nel primo è un frontespizio figurato, e il ritratto
egualmente sulla pagina ove incomincia l’elogio dell’autore scritto da Heyner: edizione ricca di molte medaglie,
monumenti, e vignette oltre le 48 tavole in rame in fine de’ volumi.
Queste note illustrarono molto la storia delle Arti, e resero preziosa l’edizione di Roma. Il ritratto dell’autore
trovasi nel terzo tomo, quello del cavalier d’Azara nel secondo, nel primo è un frontespizio figurato, e il ritratto
egualmente sulla pagina ove incomincia l’elogio dell’autore scritto da Heyner: edizione ricca di molte medaglie,
monumenti, e vignette oltre le 48 tavole in rame in fine de’ volumi.
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Questa edizione contiene ciò che intorno a questo insigne scrittore hanno pubblicato la più parte de’ critici, e
degli antiquari, come Huber, Heyne, Fea, Lessing ed altri. Con tutte le critiche che possa aver meritato un tanto
lavoro, non gli verrà mai tolto il merito intrinseco, e sommo d’esser stato il primo scrittore di archeologia, né gli
verra scemata mai l’imparziale riconoscenza della posterità. Settantacinque tavole, senta contare le quantità di
medaglie e monumenti riportati fra il testo, fregiano questa copiosa edizione.
Questa edizione contiene ciò che intorno a questo insigne scrittore hanno pubblicato la più parte de’ critici, e
degli antiquari, come Huber, Heyne, Fea, Lessing ed altri. Con tutte le critiche che possa aver meritato un tanto
lavoro, non gli verrà mai tolto il merito intrinseco, e sommo d’esser stato il primo scrittore di archeologia, né gli
verra scemata mai l’imparziale riconoscenza della posterità. Settantacinque tavole, senta contare le quantità di
medaglie e monumenti riportati fra il testo, fregiano questa copiosa edizione.
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