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Dalla prefazione sembra che l’autore avesse immaginata di pubblicare quattro volumi su quattro diverse parti in
cui aveva diviso ci mio studio. Non conosciamo che ne fosse altra parte pubblicata fuori di questa, ove seguendo
le traccie dei buoni sciatori in tal materia presentatisi 58 tavole illustrative del testo ben intagliate in rame da
Choffard.
Dalla prefazione sembra che l’autore avesse immaginata di pubblicare quattro volumi su quattro diverse parti in
cui aveva diviso ci mio studio. Non conosciamo che ne fosse altra parte pubblicata fuori di questa, ove seguendo
le traccie dei buoni sciatori in tal materia presentatisi 58 tavole illustrative del testo ben intagliate in rame da
Choffard.
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Con una gran tavola in rame.
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Con 15 tavole intagliate in rame dall’autore.
Con 15 tavole intagliate in rame dall’autore.
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,
Opera assai giudiziosa ed utile agli artisti che trovano riunite le più interessanti comparazioni. Sonovi le notizie
storiche de’ suddetti autori coi loro ritratti, e 37 tavole in rame colle rispettive illustrazioni.
Opera assai giudiziosa ed utile agli artisti che trovano riunite le più interessanti comparazioni. Sonovi le notizie
storiche de’ suddetti autori coi loro ritratti, e 37 tavole in rame colle rispettive illustrazioni.
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Questo è il primo libro pubblicalo dal Serlio ed è la prima edizione di esso, rarissima e a pochissimi nota; la
riprodusse il Marcolini avanti che gli altri libri fossero stampati separatamente nei susseguenti anni 1540 e 1544.
Questa è la sola edizione dove si trovi una singolare lettera di Pietro Aretino diretta allo stampatore, impressa a
tergo del frontespizio. Questa prima edizione è intitolata a Ercole II Duca di Ferrara e nella lettera dedicatoria
celebra i nomi dei letterati, artisti e grandi signori che in Italia erano famosi per la protezione non solo, ma il
pratico esercizio in questi studi.
Questo è il primo libro pubblicalo dal Serlio ed è la prima edizione di esso, rarissima e a pochissimi nota; la
riprodusse il Marcolini avanti che gli altri libri fossero stampati separatamente nei susseguenti anni 1540 e 1544.
Questa è la sola edizione dove si trovi una singolare lettera di Pietro Aretino diretta allo stampatore, impressa a
tergo del frontespizio. Questa prima edizione è intitolata a Ercole II Duca di Ferrara e nella lettera dedicatoria
celebra i nomi dei letterati, artisti e grandi signori che in Italia erano famosi per la protezione non solo, ma il
pratico esercizio in questi studi.
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A tergo di questo frontespizio si legge: libro quarto di architettura di M. Sebastiano Serlio Bolognese: segue la
dedica ove il Serlio intitolando questa ristampa al Marchese del Vasto, indica i molti luoghi delle correzioni, ad
aggiunte fatte, malgrado le quali comunemente da molti ritiensi esser questa la prima edizione del quarto libro,
mentre è la seconda.
A tergo di questo frontespizio si legge: libro quarto di architettura di M. Sebastiano Serlio Bolognese: segue la
dedica ove il Serlio intitolando questa ristampa al Marchese del Vasto, indica i molti luoghi delle correzioni, ad
aggiunte fatte, malgrado le quali comunemente da molti ritiensi esser questa la prima edizione del quarto libro,
mentre è la seconda.
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Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono
inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano
colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis
imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc.
accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre
graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano
all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali,
ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono
inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano
colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis
imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc.
accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre
graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano
all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali,
ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
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