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3846. PRATILI Francesco Maria, Della via Appia riconosciuta, e descritta da Roma a Brindisi, Napoli 1745, in fol.
Con tre carte topografiche che descrivono il corso di questa via, opera grandiosa e ripiena di erudite nozioni: volume di 566 pagine.
Con tre carte topografiche che descrivono il corso di questa via, opera grandiosa e ripiena di erudite nozioni: volume di 566 pagine.
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3847. PRONTI Domenico, Nuova raccolta di cento vedutine antiche della città di Roma e sue vicinanze. 213 Nel volume primo stanno le 100 indicate, e settanta sono nel volume secondo, Roma, in 4.
Legate in un solo volume, e intagliate con molto gusto a due per pagina.
Legate in un solo volume, e intagliate con molto gusto a due per pagina.
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3848. RACCOLTA di varie antichità, e lucerne antiche intagliate la maggior parte da Pietro Santi Bartoli, Roma, in 4, senz’anno.
Sono tavole 31, dodici delle quali presentano diversi monumenti, diciassette sono di lucerne antiche di vario, e bizzarro genere: segue un medaglione di Flavia Elena Augusta, e termina con una tavola di doppia grandezza rappresentante le nozze Aldobrandine. È da osservarsi però che le belle lucerne pubblicate in quest’opera, le cui prove sono di prima freschezza, non sono punto comprese in quelle pubblicate dal Bellori.
Sono tavole 31, dodici delle quali presentano diversi monumenti, diciassette sono di lucerne antiche di vario, e bizzarro genere: segue un medaglione di Flavia Elena Augusta, e termina con una tavola di doppia grandezza rappresentante le nozze Aldobrandine. È da osservarsi però che le belle lucerne pubblicate in quest’opera, le cui prove sono di prima freschezza, non sono punto comprese in quelle pubblicate dal Bellori.
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3849. RACCOLTA di scrittori sulla cupola di S. Pietro, in 4. — Parere dei tre matematici le Sneur, Jacquier, e Boscovich, 1742 Roma. Serie di lettere, e viglietti, tra la Segreteria di Stato, e alcuni matematici, lettere di monsignor Bottari, e di Gabriello Manfredi, e di Giovanni Poleni, manoscritte. — Riflessioni dei tre primi suddetti matematici sopra alcune difficoltà spettanti i danni della Cupola, 1743. — Risoluzione del dubbio proposto dal p. Ravaglia, e parere del p. Santini, Roma 1743. — Riflessioni di Lelio Cosatti sopra il sistema dei tre matematici, e suo parere, Roma 1743. — Elementi di architettura per erigerla in scienza con un discorso sopra la cupola di S. Pietro, Venezia, 1744, dal cavalier Giovanni Rizzetti. — Relazioni e osservazioni sopra i difetti visti nella cupola di S. M. del Fiore nel 1695 dal signor Giovan Battista Nelli, Firenze, manoscritto. — Relazione di alcuni difetti osservati nel ponte a S. Trinita. — Discorso sopra la stabilità della cupola di S. M. del Fiore, di Bartolommeo Vanni, manoscritto, con alcuni tratti anonimi sul ristauro delle fabbriche. — In fine, scritture concernenti i danni della cupo 214 la di S. Pietro e loro rimedii, Venezia, presso Simone Occhi, senz’anno.
Queste collezione d’opuscoli edita, e inedita deve ritenersi come preziosa e rara per le opinioni poste in conflitto d’uomini rinomatissimi: a’ suoi luoghi stanno le opportune tavole, e disegni.
Queste collezione d’opuscoli edita, e inedita deve ritenersi come preziosa e rara per le opinioni poste in conflitto d’uomini rinomatissimi: a’ suoi luoghi stanno le opportune tavole, e disegni.
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3850. RAGUENET, Les monumens de Rome, ou descriptions des plus beaux ouvrage de peinture, de sculpture, et d’architécture qui se voyent à Rome et aux environs, Paris 1702, in 12.
Questo autore volle giudicare le opere dell’arte in un modo a lui proprio, ma non aveva abbastanza forza di genio perché le sue opinioni potessero sostenersi coll’indipendenza delle opinioni comuni.
Questo autore volle giudicare le opere dell’arte in un modo a lui proprio, ma non aveva abbastanza forza di genio perché le sue opinioni potessero sostenersi coll’indipendenza delle opinioni comuni.
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3851. RAGUENET, Observations nouvelles sur les ouvrages de peinture, de sculpture, et d’architecture qui se voyent à Rome, et aux environs, pour servire de suite aux memoires des voyages du comte B.*** Londres 1765, in 4. Vedasi all’articolo Antiquités romaines.
3852. RASPONI Caesaris, De basilica et patriarchio Lateranensi libri quatuor, Romae, typis Ignatii de Lazzaris, 1656, in fol., fig.
Il frontespizio è figurato: lo disegnò Giuseppe Belloni, e lo intagliò Giuseppe Testana con dodici tavole intagliate in rame. Opera ripiena di storica erudizione eseguita con diligenza.
Il frontespizio è figurato: lo disegnò Giuseppe Belloni, e lo intagliò Giuseppe Testana con dodici tavole intagliate in rame. Opera ripiena di storica erudizione eseguita con diligenza.
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3853. Del RE dottor Antonio, Dell’antichità tiburtine. Capitolo V diviso in due parti, nel quale si descrivono le maraviglie del palazzo e giardino della famiglia d’Este nella parte I e nella seconda si pone un ristretto degli edifici della Villa di Adriano, con tre indici, Roma, 1611, presso Giacomo Mascardo, in 4 pic.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note. I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari. RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note. I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari. RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
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3854. De ROMA prisca, et nova. Varii auctores prout in seguenti pagella cernere est, idest, Francisci Albertini, De urbe Roma. P. Victoris, De regionibus urbis Romae. Vibius, de fluminibus etc. et de origine, situ, et qualitate Romae. Pomponii Leti, De vetustate urbis. Fabricii Varani, De urbe Roma collectanea. Raphaelis Volaterrani, Descriptio urbis Romae. Flavius. Rutilii Claudii Numantii, Poema cui titulus: Itinerarium. Laurentii Vallae, Carmen de natali patriae suae. et Volaterra, inde origine urbis poema. Romae, ex aedibus Mazzocchi, 1514, in 4. — Addito Antonini Ponti Consentini Rhomitypion, Romae, per Antonium Bladum, 1524. Questa collezione d’antichi scrittori di antichità romane è rara a trovarsi, ed interessantissima. Vedi l’altra collezione Antiquitatum variarum auctores, che dopo questa apparve in Venezia nel 1552.
3855. ROMA antica, e moderna; ossia nuova descrizione di tutti gli antichi edifici moderni, sacri, e profani con 200 e più figure in rame; il tutto cavato dal Baronio, Bosso, Nardini, Grevio, ed altri classici autori, presso Roisecco, Roma, 1765, vol. 3, fig.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
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