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2031. FIRMANUS Hannibal Adamus, Seminarii Romani Pallas purpurata sive Emin. Cardinale e seminario romano proditi imaginibus expressi ac epigrammatis illustrati, Romae 1769, in fol.
Sono 30 ritratti di buon intaglio seguiti da un’illustrazione poetica oltre il ritratto di Alessandro VII che succede al frontespizio: nell’ultimo del Card. Rospiglini è il nome dell’intagliatore G. Castel.
Sono 30 ritratti di buon intaglio seguiti da un’illustrazione poetica oltre il ritratto di Alessandro VII che succede al frontespizio: nell’ultimo del Card. Rospiglini è il nome dell’intagliatore G. Castel.
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2033. FUGGERORUM, Fuggerarum quae in familia natas, quaeve in familiam transierunt quotquot extant expressae imagines, Augusta 1620, in 4.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
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2048. ILLUSTRIUM iurisconsultorum imagines quae inveniri potuerunt ad vivam effigiem expressae ex Musaeo Marci Mantuae Benavidii Patavini Jurisconsulti clarissimi, Romae 1566, in fol. Antonii Lafrerii formis.
Sono 25 ritratti intagliati in rame in altrettanti foglietti col frontespizio indicato. Freschissime esemplare.
Sono 25 ritratti intagliati in rame in altrettanti foglietti col frontespizio indicato. Freschissime esemplare.
Show More — Accedunt imagines et elogia virorum illustrium ex Bibliotheca Fulvii Ursini, 1570. V. Ursini.
2049. ILLUSTRIUM philosophorum et sapientium effigies ab eor. numismatibus extractae, edizione in 4.
Contiene settantacinque carte delle quali una serve al frontespizio, un’altra a un singolare avviso ai lettori: e settantatré ritratti che sembrano disegnati in caricatura con pochi cenni intagliati sotto i medesimi, relativi all’indole dei personaggi: senza anno, luogo e fiore di stampatore. Presumesi nel 1680, Venezia.
Contiene settantacinque carte delle quali una serve al frontespizio, un’altra a un singolare avviso ai lettori: e settantatré ritratti che sembrano disegnati in caricatura con pochi cenni intagliati sotto i medesimi, relativi all’indole dei personaggi: senza anno, luogo e fiore di stampatore. Presumesi nel 1680, Venezia.
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2096. RITRATTI degl’Imperatori Turchi e Principi Persiani descritti da Giorgio Greblinger, alias Lo Seladon di Ratisbona, Francfort. 1648.
Questi non sono altro che i ritratti di Boissardo pubblicati nelle sue vite Sultanornm.
Questi non sono altro che i ritratti di Boissardo pubblicati nelle sue vite Sultanornm.
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2104. De SANCTIS Ab. Dominicus, Columnensium Procerum imagines et memoriae nonnullae, Romae 1675, in 4, fig.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
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2107. SERIE cronologica dei re di Francia da Faramondo sino ad Enrico III in 4, 62 ritratti, Venezia.
Questi o sono intagliati da F. Franco, o piuttosto da alcuno che lo ha preceduto: si trova nelle poche righe intagliate a piedi di ciascun ritratto la vita in iscorcio dei personaggi 363 e si riconosce l’epoca in cui fu finita la serie, mentre in quello d’Enrico III sono queste parole ove sin d’hora, che siamo del 1588 è quasi ec.
Questi o sono intagliati da F. Franco, o piuttosto da alcuno che lo ha preceduto: si trova nelle poche righe intagliate a piedi di ciascun ritratto la vita in iscorcio dei personaggi 363 e si riconosce l’epoca in cui fu finita la serie, mentre in quello d’Enrico III sono queste parole ove sin d’hora, che siamo del 1588 è quasi ec.
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2114. TERTII Francisci Bergomatis Serenis. Ferdinandi Archid. Austriae etc. etc., Pictoris Aulici ad invictissimum Caesarem Maximilianum II Romanorum Imp. semper Augustum Austriacae gentis imaginum partes quinque. Gasper Patavinus incisor. Oeniponti 1669, in gr. fol.
Questo Gaspare Padov. è quello che altrimenti si denomina anche Gaspar ab avibus o Gasparo delle Oselle. Poco si sa di lui, se non che era nativo di Cittadella nel Padovano, trovandosi in una sua stampa delta flagellazione Gaspar ab avibus Cittadellensis fecit. Cinquantadue tavole compongono questa opera di bello intaglio, ove i ritratti in piedi dei personaggi hanno contorni figurati.
Questo Gaspare Padov. è quello che altrimenti si denomina anche Gaspar ab avibus o Gasparo delle Oselle. Poco si sa di lui, se non che era nativo di Cittadella nel Padovano, trovandosi in una sua stampa delta flagellazione Gaspar ab avibus Cittadellensis fecit. Cinquantadue tavole compongono questa opera di bello intaglio, ove i ritratti in piedi dei personaggi hanno contorni figurati.
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2120. URSINI Fulvii, Effigies viginti quatuor Romanorum Imperatorum, qui a C. Jul. Caes. Extiterunt.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito. Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri. Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore. Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente. Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito. Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III, in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis 1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito. Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri. Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore. Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente. Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito. Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III, in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis 1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
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2123. VALESIO Giovanni Luigi, Raccolta di Santi PP. nel deserto, disegnati e intagliati ad uso de’ pittori e dilettanti, Bologna 1763, in 4, fig.
Questa non è altro che l’opera pubblicata dai fratelli Sadeler Solitudo sive vitae Patrum Heremicatarum riprodotta colle stampe logoratissime che non già Luigi, ma Francesco Valesio pubblica nel 1612 copiando i Sadeler, alla quale edizione il Cavaccio pose il testo. Vedi Cavaccio.
Questa non è altro che l’opera pubblicata dai fratelli Sadeler Solitudo sive vitae Patrum Heremicatarum riprodotta colle stampe logoratissime che non già Luigi, ma Francesco Valesio pubblica nel 1612 copiando i Sadeler, alla quale edizione il Cavaccio pose il testo. Vedi Cavaccio.
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