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2724. ACAMI Giacomo, Dell’origine ed antichità della Zecca Pontificia. Dissertazione, fig., Roma 1752, in 4, M. 4.
Con tre tavole di monete intagliate in legno
Con tre tavole di monete intagliate in legno
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2725. AGOSTINI don Antonio, Discorsi sopra le medaglie ed altre anticaglie divisi in XI dialoghi tradotti dalla lingua spagnuola, Roma 1592, in 4, fig., con 72 tav. in rame.
Questa è la sola edizione, che abbia pregio di rarità e di preziosità delle tante versioni ed edizioni che esistono posteriormente. Il nostro esemplare confronta con quello della Libreria di Crevenna e non avvi punto l’indicazione nel frontespizio citata dall’Haim che al fine debbasi trovare l’originale spa 39 gnuolo: noi non conosciamo alcun esemplare con questa indicazione. Motivo dell’estrema rarità di questa versione si è che l’edizione prima ed originale di Tarragona del 1587 essendo comparsa con un numero inferiore di medaglie, vennero subito mutilati tutti gli esemplari di questa prima edizione italiana per completar la spagnuola, giacché le tavole tanto dell’una che dell’altra furono incise a Roma. É da notarsi, che questa versione non è la stessa che quella di Ottaviano Sada. Abbiamo in fatti riscontrato in due esemplari dell’edizione spagnuola esistenti nella R. Biblioteca di Monaco queste varietà, mentre l’una è più completa dell’altra per l’addizione fattavi delle tavole tolte da un esemplare del 1592
Questa è la sola edizione, che abbia pregio di rarità e di preziosità delle tante versioni ed edizioni che esistono posteriormente. Il nostro esemplare confronta con quello della Libreria di Crevenna e non avvi punto l’indicazione nel frontespizio citata dall’Haim che al fine debbasi trovare l’originale spa 39 gnuolo: noi non conosciamo alcun esemplare con questa indicazione. Motivo dell’estrema rarità di questa versione si è che l’edizione prima ed originale di Tarragona del 1587 essendo comparsa con un numero inferiore di medaglie, vennero subito mutilati tutti gli esemplari di questa prima edizione italiana per completar la spagnuola, giacché le tavole tanto dell’una che dell’altra furono incise a Roma. É da notarsi, che questa versione non è la stessa che quella di Ottaviano Sada. Abbiamo in fatti riscontrato in due esemplari dell’edizione spagnuola esistenti nella R. Biblioteca di Monaco queste varietà, mentre l’una è più completa dell’altra per l’addizione fattavi delle tavole tolte da un esemplare del 1592
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2726. AGOSTINI, Dialoghi intorno le medaglie, iscrizioni ed altre antichità tradotti dalla lingua spagnuola all’italiana da Dionigi Ottaviano Sada, in Roma, 1650, presso Filippo Bussi, in fol.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo di questa versione.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo di questa versione.
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2727. AGOSTINI, Dialoghi sopra le medaglie, iscrizioni ed altre antichità, tradotti da Ottaviano Sada, Roma 1698, in fol., fig.
2728. AGOSTINI, Dialoghi sopra le medaglie, iscrizioni ed altre antichità, tradotti dalla lingua spagnuola nell’italiana da Ottaviano Sada, Roma 1736, in fol., figurato.
2729. AGRICOLAE Georgii, De ortu et causis subterraneorum et alia opuscula, Basileae 1546, in fol. — Aggiunto nello stesso volume: De mensuris et ponderibus et alia de pretio metallorum et monetis, Basileae 1550, in fol.
Edizione splendidamente eseguita.
Edizione splendidamente eseguita.
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2730. ALDINI Gioseff’Antonio, Instituzioni litografiche, Cesena 1775, in 8.
Questo lavoro è composto per le scuole elementari con metodo e chiarezza.
Questo lavoro è composto per le scuole elementari con metodo e chiarezza.
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2731. ALEANDRI Hieronimi junioris, Navis Ecclesiae Sym 40 bolum in veteri gemma annulari insculptum, Romae 1629, in 8, fig.
In quest’opuscolo l’autore si annunzia come un teologo piuttosto che come un antiquario.
In quest’opuscolo l’autore si annunzia come un teologo piuttosto che come un antiquario.
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2732. ANGELONI Francesco, Dell’utilità della numismatica, Venezia 1811, in 8, prodotta dal Meneghelli ora ma scritta nel 1620, M. 63.
2733. ANSALDI Casti Innocentii, Epistola de Tarsensi Hercule in viridi jaspide insculpto, Brixjae 1749, in 4, fig., M. 65.
2734. ARIGONI Honorii Veneti, Numismata quaedam, cujuscumque formae, et metalli ad usum juventutis rei nummariae studiosae, Tarvisii, sumptibus auctoris 1741 ad 1759, in fol., fig., 4 vol. legati in due.
Una semplice prefazione a ciascun volume e l’elenco delle tavole e delle serie in cui l’opera è distribuita, formano il testo dei 4 volumi ricchi di tav. 411.
Una semplice prefazione a ciascun volume e l’elenco delle tavole e delle serie in cui l’opera è distribuita, formano il testo dei 4 volumi ricchi di tav. 411.
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2735. ARPE Friedrich Peter, De prodigiosis naturae et artis operibus, talismanes, et amuleta dictis, cum recensione scriptorum hujus argumenti, liber singularis, Hamburgi, apud Christ. Liebezeit, 1717, in 8, fig.
In questo libro trovansi le nozioni generali delle antichità talismaniche e di quegli antichi scrittori d’ogni età e di ogni nazione, con frontespizio figurato.
In questo libro trovansi le nozioni generali delle antichità talismaniche e di quegli antichi scrittori d’ogni età e di ogni nazione, con frontespizio figurato.
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2736. ASCANII Pellegrino pittore, Raccolta di medaglie antiche imperiali, Modena 1677, in 12, fig.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua prerogativa nel frontespizio.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua prerogativa nel frontespizio.
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2737. AUGUSTINI Leonardi senensis, Gemmae et sculpturae antiquae depictae, addita earum enarratione in latinum versa a Jacobo Gronovio, cujus accedit praefatio, Franequerae ap. Leon. Strik, 1694, in 4, fig., vol. 2.
Sono i due volumi legati in un solo. Avvi un frontespizio figurato, un ritratto dell’autore, tre tavole figurate di Mitras, 214 tavole della prima parte e 5l della seconda. Questa ristampa, in cui i discorsi sono un’esatta versione dell’italia 41 no ha di più una Prefazione critica in cui il Gronovio previene il Bellori nel rilevare ed emendare diversi errori trascorsi nelle precedenti edizioni. L’incisore delle stampe Abr. Blooteling per quanta cura abbia messo nell’eseguirle, è ben lunge dal merito di Gallestruzzi, che intagliò le tavole nella edizione prima originale.
Sono i due volumi legati in un solo. Avvi un frontespizio figurato, un ritratto dell’autore, tre tavole figurate di Mitras, 214 tavole della prima parte e 5l della seconda. Questa ristampa, in cui i discorsi sono un’esatta versione dell’italia 41 no ha di più una Prefazione critica in cui il Gronovio previene il Bellori nel rilevare ed emendare diversi errori trascorsi nelle precedenti edizioni. L’incisore delle stampe Abr. Blooteling per quanta cura abbia messo nell’eseguirle, è ben lunge dal merito di Gallestruzzi, che intagliò le tavole nella edizione prima originale.
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2738. AVENARII Johannis Christiani, Dissertatio historica architettonica de Artemisia et Mausolo, Lipsiae 1714, in 4, M. 57.
Con una tavola in rame del monumento e un medaglione nel frontespizio.
Con una tavola in rame del monumento e un medaglione nel frontespizio.
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2739. De AVENTIS Alphunsi, De proportione monetarum dissertatio, Romae 1785, in 4, M. 4.
2741. BAJERI Jo. Jacobi, Gemmarum affabre sculptarum thesaurus, quem suis sumptibus collegit Jo. Mar. ab Ebermayer norimbergensis, digessit et recensuit I. I. Bajerus, Norimb. 1720, in fol. g.
Il disegno del Gazofilacio intagliato in rame precede il frontespizio e seguono 30 tavole diligentemente disegnate ed incise, con gran numero di gemme. Opera delle migliori escite dai tipi di Norimberga in quell’epoca.
Il disegno del Gazofilacio intagliato in rame precede il frontespizio e seguono 30 tavole diligentemente disegnate ed incise, con gran numero di gemme. Opera delle migliori escite dai tipi di Norimberga in quell’epoca.
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2742. BANDURI Anselmi, Numismata Imperatorum romanorum a Trajano Decio ad Paleologos Augustos. Accessit Bibliotheca Nummaria, Lutetiae Parisiorum 1718, in fol., fig., vol. 2. — Taninii Hieronymi, Numismata Imperatorum romanorum a Trajano Decio ad Costantinum Draconem ab Anselmo Bandurio editore supplementum, Romae 1791, in fol., fig.
Va unita cogli scrittori della Bizantina, ma può stare anche separatamente. Questi tre volumi formano il complesso dell’opera che può ritenersi fra le più copiose e principali di numismatica: le numerosissime tavole stanno collocate fra il testo a’ luoghi rispettivi.
Va unita cogli scrittori della Bizantina, ma può stare anche separatamente. Questi tre volumi formano il complesso dell’opera che può ritenersi fra le più copiose e principali di numismatica: le numerosissime tavole stanno collocate fra il testo a’ luoghi rispettivi.
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2743. BARRERE Pierre, Observations sur l’origine et la formation des pierres figurées, Paris 1746, in 8, fig., M. 63.
Con due tavole intagliate in rame con molta accuratezza.
Con due tavole intagliate in rame con molta accuratezza.
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2744. BARTOLI Pietro Santi, Collezione di gemme intagliate la più parte provenienti dal tesoro del duca Odescalchi, in numero di 53 tavole in fol. pic.
Questa rara collezione è mancante del testo, poiché avendo il duca fatto intagliare in gran parte le gemme e i monumenti del suo ricchissimo museo, che aveva intenzione di far continuare, rimase il tutto sospeso alla sua morte seguita nel 1713 e immediatamente dopo quella, essendo cadute in mano d’un destro stampatore queste 53 tavole, ne furono furtivamente tirate alcune copie precedute da un bellissimo frontespizio, ove il ritratto del duca in mezzo ai Geni delle virtù e delle scienze vedesi collocato, disegnato da Car. Maratti ed inciso da Gustavo Ameling. Nel 1747 poi comparve in intiero con queste e tutte le altre stampe riunite il Museo Odescalchi.
Questa rara collezione è mancante del testo, poiché avendo il duca fatto intagliare in gran parte le gemme e i monumenti del suo ricchissimo museo, che aveva intenzione di far continuare, rimase il tutto sospeso alla sua morte seguita nel 1713 e immediatamente dopo quella, essendo cadute in mano d’un destro stampatore queste 53 tavole, ne furono furtivamente tirate alcune copie precedute da un bellissimo frontespizio, ove il ritratto del duca in mezzo ai Geni delle virtù e delle scienze vedesi collocato, disegnato da Car. Maratti ed inciso da Gustavo Ameling. Nel 1747 poi comparve in intiero con queste e tutte le altre stampe riunite il Museo Odescalchi.
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2745. BARTOLI Pietro Santi, Musaeum Odescalcum, sive thesaurus antiquarium Gemmarum cum imaginibus in iisdem insculptis etc. quae a Serenissima Christina Svecorum Regina collectae in Museo Odescalcho adservantur, Romae 1751-52, vol. 2, in fol., fig.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
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2746. BARTOLI Pietro Santi, Raccolta di gemme antiche figurate, incise ed illustrate da Michelangelo Causeo de la Chausse, edizione 2, Roma 1805.
Ristampata malamente per speculazione libraria. Vedi De la Chausse, 2 vol., in 8, fig.
Ristampata malamente per speculazione libraria. Vedi De la Chausse, 2 vol., in 8, fig.
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2747. BARUFFALDI Girolarno, Osservazioni sopra un’antica iscrizione del vico Aventino, Ferrara 1810, in 4.
2748. BAFFELLO Jo. Cristophori, Expositio aurei numismatis Heracliani ex musaeo Clementis XI, Romae 1702, in 8.
Esemplare in carta grande.
Esemplare in carta grande.
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2749. BAUDOLET de Dairval, Histoire de Ptolomée Auletes; dissertation sur une pierre gravée antique du Cabinet de Madame, Paris 1698, in 12, fig.
La pietra apparteneva a M. du Vivier. Nel volume sono molte altre medaglie intagliate a illustrazione dell’argomento. E in fine è un fragmento di Porfirio tratto dall’edizione di Eusebio, esposto da Giuseppe Scaligero.
La pietra apparteneva a M. du Vivier. Nel volume sono molte altre medaglie intagliate a illustrazione dell’argomento. E in fine è un fragmento di Porfirio tratto dall’edizione di Eusebio, esposto da Giuseppe Scaligero.
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2750. BAUDELOT, Feste d’Athenes representée sur une cornaline antique du cabinet du Roy, Paris 1712, in 4, fig.
Dedicata al duca d’Orleans. Si tratta in questa memoria del famosi sigillo di Michelangelo, che vedesi intagliato in rame in due modi e dall’incavo e dal rilievo, cioè a dritta e a sinistra. Questa illustrazione apparve dopo i lunghi dispareri e contese di mad. le Hay e mons. de Mautour, di cui sono pieni i giornali di Trévoux: sempre si spiegò il significato di questa gemma come un baccanale, o una vendemmia e provasi che non è questa la dovuta interpretazione: su tutto ciò che riguarda questa pietra leggasi Mariette, che estesamente ne ragiona nella sua grand’opera a p. 311.
Dedicata al duca d’Orleans. Si tratta in questa memoria del famosi sigillo di Michelangelo, che vedesi intagliato in rame in due modi e dall’incavo e dal rilievo, cioè a dritta e a sinistra. Questa illustrazione apparve dopo i lunghi dispareri e contese di mad. le Hay e mons. de Mautour, di cui sono pieni i giornali di Trévoux: sempre si spiegò il significato di questa gemma come un baccanale, o una vendemmia e provasi che non è questa la dovuta interpretazione: su tutto ciò che riguarda questa pietra leggasi Mariette, che estesamente ne ragiona nella sua grand’opera a p. 311.
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2751. BAUDELOT, De l’utilité des voyages, et de l’avantage que la recherche des antiquités procure aux savants, tomi 2, Rouen 1777, in 12, fig.
Il soggetto che in quest’opera è preso di mira sono le medaglie non omettendo cosa alcuna che possa erudire un buon numismatico, essendo quello il principal studio dell’autore ed essendo a ciò quasi intieramente consecrate le 30 tavole che trovansi in fine dei due volumi.
Il soggetto che in quest’opera è preso di mira sono le medaglie non omettendo cosa alcuna che possa erudire un buon numismatico, essendo quello il principal studio dell’autore ed essendo a ciò quasi intieramente consecrate le 30 tavole che trovansi in fine dei due volumi.
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2752. BAYERII Francisci Perezii, De nummis Haebreo-Samaritanis, Valentiae Edetanorum ex officina Benedicti, Monfort 1781, in 4, fig.
2753. BAYERII Francisci Perezii, Nummorum Haebreo-Samaritanorum vindiciae, Valentiae Edetanorum ex officina Benedicti, Monfort 1790, in 4, fig.
Il primo libro è dedicato a Carlo III. Il secondo a Carlo IV coi loro ritratti in fronte. Le edizioni sono splendidissime e le medaglie e i monumenti intagliate con somma accuratezza stanno ai luoghi indicati nel testo. Opere piene di dottrina, in fondo alle quali trovasi un’appendice De auctore Hispaniae Homeri Odisseae Versionis, quae sub Gundisalvi Peretii nomine circumferuntur.
Il primo libro è dedicato a Carlo III. Il secondo a Carlo IV coi loro ritratti in fronte. Le edizioni sono splendidissime e le medaglie e i monumenti intagliate con somma accuratezza stanno ai luoghi indicati nel testo. Opere piene di dottrina, in fondo alle quali trovasi un’appendice De auctore Hispaniae Homeri Odisseae Versionis, quae sub Gundisalvi Peretii nomine circumferuntur.
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2754. BAYERI Peretii, De l’alfabeto y lengua de los Fenices y de suas Colonias, in fol., M. 82.
Questo scritto è estratto dall’edizione di Sallustio coi medesimi caratteri e le stesse preziose tavole di bellissimo intaglio, come può vedersi e come lo esprime un’advertentia dell’autore.
Questo scritto è estratto dall’edizione di Sallustio coi medesimi caratteri e le stesse preziose tavole di bellissimo intaglio, come può vedersi e come lo esprime un’advertentia dell’autore.
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2755. BAYERI Theophili Sigefridi, De Nummis romanis in agro Prussico repertis, commentarius, Lipsiae 1722, in 8, fig., M. 57.
Con 9 tavole intagliate in rame.
Con 9 tavole intagliate in rame.
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2756. BAYERI Theophili Sigefridi, Historia Osrhoena et Edessena ex nummis illu 44 strata, Petropoli, ex typographia Academiae, 1734, in 4, fig.
Con sette tavole intagliate in rame, opera dottissima e intitolata nella prefazione all’esimio orientalista Giuseppe Simone Assemani.
Con sette tavole intagliate in rame, opera dottissima e intitolata nella prefazione all’esimio orientalista Giuseppe Simone Assemani.
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2757. BEGERII Laurentii, Thesaurus Brandeburgicus selectus, sive gemmarum, et numismatum graecorum in cimeliarchio Brandeburgico elegantiorum series commentario illustratae, Coloniae Marcichae 1666, vol. 3, fig.
Le tavole sono di accurata esecuzione, ma senza alcun gusto e sapore dell’antico. L’opera è grandiosa e dottissima e forse la più copiosa fra quelle che sono illustrate. Le tavole stanno fra il testo accanto alle rispettive spiegazioni.
Le tavole sono di accurata esecuzione, ma senza alcun gusto e sapore dell’antico. L’opera è grandiosa e dottissima e forse la più copiosa fra quelle che sono illustrate. Le tavole stanno fra il testo accanto alle rispettive spiegazioni.
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2758. BEGERII Laurentii, Contemplatio gemmarum quarumdam Dactyliothecae Gorlaei ante biennium et auctae et illustratae, Coloniae Brandeburgicae 1697, in 4, fig. — Unito e legato: Meleagrides, et Etolia, ex numismate Kypieon apud Goltium, inter spersis marmoribus quibusdam de Meleagri interitu, et apri Calydonii venatione, in lucem vindicatae, Coloniae Brandeburgicae 1696, in 4, fig. — In fine. Cranae Insula Laconia eadem Helena dicta et Minyarum posteris habitata ex Numismat. Goltzianis a Laur. Begero demonstrata, eodem loco et anno.
Questi preziosi e non comuni opuscoli sono ornati di copiose tavole intagliate in rame e inserite fra il testo a’ suoi luoghi.
Questi preziosi e non comuni opuscoli sono ornati di copiose tavole intagliate in rame e inserite fra il testo a’ suoi luoghi.
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2759. BEGERII Laurentii, Paenae infernales Ixionis, Sisyphi, Ocni, et Danaidum ex delineatoine Pighiana desumptae et dialogo illustratae, Coloniae Marcichae 1703, fig. — Addito: Alcestis pro marito moriens, et vitae ab Hercule restituta, Coloniae Brandeburgicae 1703. — Accedunt de nummis Cretensium Serpentiferis, Coloniae Marcichae 1702. — Ulisses, sirenes praetervectus, Coloniae Brandeurgicae 1703. — Examen dubiorum quorundam etc. Berolimi 1704.
Questa è una risposta modesta e ingegnosa alle critiche 45 del Gronovio. 50 tavole intagliate in rame accuratissimamente sono sparse fra il testo di tutti questi opuscoli dottissimi legati in un volume.
Questa è una risposta modesta e ingegnosa alle critiche 45 del Gronovio. 50 tavole intagliate in rame accuratissimamente sono sparse fra il testo di tutti questi opuscoli dottissimi legati in un volume.
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2760. BEGERII, Hercules Ethnicorum ex variis antiquitatum reliquiis delineatus. Additis in fine moderni quibusdam ejusdem argumenti picturis, 1705, in f.
Sono 38 tavole compreso il frontespizio intagliate da tutte le opere d’antiquaria ove si riunisce quanto è relativo ad Ercole e sta sparso in marmi, bronzi, monete e pitture.
Sono 38 tavole compreso il frontespizio intagliate da tutte le opere d’antiquaria ove si riunisce quanto è relativo ad Ercole e sta sparso in marmi, bronzi, monete e pitture.
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2761. BELLEY M. l’abbé, Remarques sur les pierres gravées du cabinet de M. le Duc d’Orleans, 1758, in 4, fig., M. 77.
Con una tavola nel principio.
Con una tavola nel principio.
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2762. BELLINI Vincentii, De monetis Italiae medii aevi hactenus non evulgatis, quae in patrio museo servantur una cum earumdem iconibus, Ferrariae 1767, in 4, fig.
2763. BELLINI Vincentii, Dell’antica lira ferrarese di Marchesini, detta comunemente Marchesana: dissertazione, Ferrara 1754, in 4.
Opere dottissime, le cui tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
Opere dottissime, le cui tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
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2764. BELLOPHORON in corniola D. Ab. a Turre quam Socrates sculpsit ab Ant. Jos. Barbazza delineatus, 1746 Romae, gran fog., M. 84, un solo foglio.
2765. BELLORII Joannis Petri, Veterum illustrium philosophorum, poetarum, rhetorum, et oratorum imagines ex vetustis nummis, gemmis, hermis, marmoribus, aliisque antiquis monumentis desumptae, Romae 1685, in fol., fig.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
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2766. BELLORII Joannis Petri, Selecti nummi duo Antoniniani, quorum unus de anni novi auspiciis explicatus, et alter Commo 46 dum, et Annium verum Caesares exhibet, Romae 1676, in 8, fig.
L’edizione è rara ed elegantissima per un secondo frontespizio, che presenta un Giano bifronte e per la nitida incisione delle medaglie.
L’edizione è rara ed elegantissima per un secondo frontespizio, che presenta un Giano bifronte e per la nitida incisione delle medaglie.
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2767. BELLORII, Notae in numismata tum Ephesia tum aliarum urbium apibus insignita, Romae 1658, in 4, fig., M. 10.
2768. BELLORII, Adnotationes nunc primum evulgatae in duodecim priorum Caesarum numismata ab Enea Vico olim edita, Romae 1730, in fol., fig. Vedi anche all’articolo Monterchi.
Con 84 tavole intagliate in rame con diligenza.
Con 84 tavole intagliate in rame con diligenza.
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2769. BENEDICTI Antonii, Numismata graeca non ante vulgata cum animadversionibus Gasparis Oderici, Romae 1777, in 8, fig., M. 47.
Con molte monete intagliate e riportate fra il testo.
Con molte monete intagliate e riportate fra il testo.
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2770. BERTI Alessandro Pompeo, La scienza delle medaglie antiche e moderne. Nuova edizione con annotazioni storiche e critiche. Tradotto dal francese, Venezia 1755, 2 vol., in 12, fig.
Quest’opera fu scritta dal p. Joubert, alla quale il barone Brimard fece una serie di annotazioni storiche e critiche. Il padre Berti tradusse il tutto e pubblicò i due volumetti colle rispettive medaglie. Questo è un corso di numismatica elementare.
Quest’opera fu scritta dal p. Joubert, alla quale il barone Brimard fece una serie di annotazioni storiche e critiche. Il padre Berti tradusse il tutto e pubblicò i due volumetti colle rispettive medaglie. Questo è un corso di numismatica elementare.
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2771. BERTOLDI Leopoldo, Parere sopra un basso rilievo di ferro fuso esistente nel Museo Numismatico di Ferrara, Ferrara 1715, fig., in 8, M. 35.
2772. De BIE Jacques, La France métallique, contenant les actions célebres des Rois, et des Reines, jusqu’à Lovis XIII, 2 vol. leg. in uno, Paris 1636, avec un troisieme volume. Les familles de la France illustrées, Paris 1636, in fol., fig.
Può questo libro piuttosto ritenersi fra gli emblemi, che fra le opere di numismatica. In quell’epoca tutto veniva contrassegnato colle dévises e il genio e lo studio sopratutto di de Bie, vi contribuì, o seppe meglio d’ogni altro adattarsi al gusto dell’età sua. 132 tavole sono nel primo volume; ma nel volume delle Famiglie Francesi illustrate le figure sono inserite fra il testo.
Può questo libro piuttosto ritenersi fra gli emblemi, che fra le opere di numismatica. In quell’epoca tutto veniva contrassegnato colle dévises e il genio e lo studio sopratutto di de Bie, vi contribuì, o seppe meglio d’ogni altro adattarsi al gusto dell’età sua. 132 tavole sono nel primo volume; ma nel volume delle Famiglie Francesi illustrate le figure sono inserite fra il testo.
Show More 47 p. 47
2773. De BIE, Numismata aurea imperatorum romanorum a Julio Cesare ad Heraclium usque. — Accedit: Ludolphi Smids Romanorum Imperatorum Pinacotheca, Amstelodami 1738, in 4, fig.
Quest’edizione è preferita alle più antiche per l’aumento delle illustrazioni e delle tavole. Contiensi in questa tutto ciò che abbiamo indicato all’articolo Smids con 64 tavole di più, oltre le 24 dei Cesari Equestri coi loro medaglioni disegnati da Gio. Stradano e intagliati da Crispino del Passo. Il frontespizio è figurato e sonovi 186 pagine di testo
Quest’edizione è preferita alle più antiche per l’aumento delle illustrazioni e delle tavole. Contiensi in questa tutto ciò che abbiamo indicato all’articolo Smids con 64 tavole di più, oltre le 24 dei Cesari Equestri coi loro medaglioni disegnati da Gio. Stradano e intagliati da Crispino del Passo. Il frontespizio è figurato e sonovi 186 pagine di testo
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