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2663. COCHIN le fils, et Bellicard, Observations sur les antiquités de la ville d’Herculanum, Paris 1754, in 12, fig.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40 tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard. È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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2664. CORSINI Eduardi, Notae graecorum, sive vocum, et numerorum compendia. — Accedunt dissertationes ex quibus marmora quaedam exponuntur, ac emendantur, Florentiae 1749, in fol.
2665. CORSINI Eduardi, Accedit Herculis quies et expiatio, et in fine Lami Joannis in antiquam tabulam aeneam Museo Ricardio adservatam observationes, Florentiae 1745, in fol., fig. —
Vedi anche all’articolo Discorso sopra il nuovo ornato della guglia di S. Pietro.
Vedi anche all’articolo Discorso sopra il nuovo ornato della guglia di S. Pietro.
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2666. CORSINUS Eduardus, Herculis quies, et expiatio in eximio Farnesiano marmore expressa, in fol., fig., M. 82.
In principio è la tavola in rame del monumento. La grand’opera di quest’autore è la prima qui sopra citata notae Graecorum che deve essergli costata una fatica straordinaria ed ha grandemente per questa ben meritato della Repubblica Letteraria.
In principio è la tavola in rame del monumento. La grand’opera di quest’autore è la prima qui sopra citata notae Graecorum che deve essergli costata una fatica straordinaria ed ha grandemente per questa ben meritato della Repubblica Letteraria.
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2667. CRAMERS Henr. Mat. Aug., Notizie per una storia delle scoperte d’Ercolano, con una prefazione di I. I. Rambach, Halla 1772, in 8.
Stampato in lingua tedesca.
Stampato in lingua tedesca.
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2668. CUPERO Gisberto, Apotheosis vel consecratio Homeri, sive lapis antiquissimus, in quo poetarum principis Homeri consecratio sculpta est, commentario illustratus: accedunt etc., Amstelodami 1683, in 4, fig.
Le tavole numerose di monumenti e medaglie sono sparse per l’opera fra il testo. È da osservarsi che non manchi in principio la bellissima tavola grande dell’Apoteosi intagliata dal Gallestruzzi. Magnifico esemplare in vit.
Le tavole numerose di monumenti e medaglie sono sparse per l’opera fra il testo. È da osservarsi che non manchi in principio la bellissima tavola grande dell’Apoteosi intagliata dal Gallestruzzi. Magnifico esemplare in vit.
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2669. DELAGARDETTE, Les ruines de Paestum, ou Possidonia, ancienne ville de la grande Grece, lévée, 30 mesurée, et dessinée sur le lieu, Paris an. 7me, grand. fol., fig.
Quest’ultimo viaggio esteso ed illustrato da questo buono architetto dovrebbe essere preferibile a tutte le opere precedenti, poiché eseguito con tutta la comodità di valersi delle altrui fatiche, sì per seguirle, che per confutarle: vi sono 14 tavole in rame.
Quest’ultimo viaggio esteso ed illustrato da questo buono architetto dovrebbe essere preferibile a tutte le opere precedenti, poiché eseguito con tutta la comodità di valersi delle altrui fatiche, sì per seguirle, che per confutarle: vi sono 14 tavole in rame.
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2670. DESCRIZIONE delle nuove scoperte in Pompeja, città che venne ricoperta da un’eruzione del Vesuvio al 24 agosto 72 del cavalier Gugl. Hamilton, tradotta dall’inglese con aggiunte da Cristoforo de Murr, Norimberga 1770, in 4, fig.
Con tredici tavole ben disegnate e intagliate, stampato in lingua tedesca.
Con tredici tavole ben disegnate e intagliate, stampato in lingua tedesca.
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2671. FANELLI Francesco, Atene Attica, descritta da’ suoi principj fino all’acquisto fattone dall’armi venete nel 1687, Venezia 1707, in 4, fig. Libro interessantissimo per la storia e per l’arti, trovandosi le tavole del bombardamento e della ruina del Partenone che fanno lagrimare le buone arti e vedendo incisi fra queste anche i Leoni del porto Pireo e l’ingresso del Veneto Arsenale ove furono collocati.
2672. FOUGEROUX de Bondaroy M., Recherches sur les ruines d’Erculanum, et sur les lumieres qui peuvent en resulter relativement aux sciences et aux arts avec un traité sur la fabrique des mosaiques, Paris 1770, in 8.
Sonovi alla fine tre tavole.
Sonovi alla fine tre tavole.
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