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370. ALBERTI Leonis Baptistae, De re aedificatoria, Lib. X, Fiorentiae 1486, in fol. Editio princeps.
Questa edizione originale pregiatissima è impressa con bellissimi caratteri in carta buonissima La faccia del primo foglietto è bianca e a retro sta la dedica fatta dal Poliziano a Lorenzo de Medici. Nel secondo foglietto comincia il testo: Leonis Baptistae Alberti de re aedificatoria incipit, lege feliciter. Nel penultimo foglietto: Laus Deo honor et gloria. Leonis Baptistae Alberti florentini viri clarissimi de re aedificatoria opus elegantiisimum et quam maxime utile, Florentia, accuratissime impressum opera Magistri Nicolai Laurentiii Alamanni, anno salutis milesimo octuagesimo quinto; quarto Kalendas Januarias. Nell’ultimo foglietto sono 32 versi di Battista Siculo in onore dell’autore e a tergo il registro dei fogli. Esemplare in vit. dor. con custodia.
Questa edizione originale pregiatissima è impressa con bellissimi caratteri in carta buonissima La faccia del primo foglietto è bianca e a retro sta la dedica fatta dal Poliziano a Lorenzo de Medici. Nel secondo foglietto comincia il testo: Leonis Baptistae Alberti de re aedificatoria incipit, lege feliciter. Nel penultimo foglietto: Laus Deo honor et gloria. Leonis Baptistae Alberti florentini viri clarissimi de re aedificatoria opus elegantiisimum et quam maxime utile, Florentia, accuratissime impressum opera Magistri Nicolai Laurentiii Alamanni, anno salutis milesimo octuagesimo quinto; quarto Kalendas Januarias. Nell’ultimo foglietto sono 32 versi di Battista Siculo in onore dell’autore e a tergo il registro dei fogli. Esemplare in vit. dor. con custodia.
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371. ALBERTI Leonis Baptistae florentini viri clarissimi, Lib. de re aedificatoria, Lib. X, opus integrum et absolutum etc., Parisiis. Opera Magistri Bertholdi Rembolt et Ludovici Hornken, 1512, die vero 23 Augusti, in 4.
L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
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372. ALBERTI Leonis Baptistae, De re aedificatoria libri X, Argentorati 1541, in 4, par.
Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder Magontino ne fu l’editore.
Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder Magontino ne fu l’editore.
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373. ALBERTI Leon Battista, I dieci libri dell’architettura, nuova edizione da la latina ne la volgar lingua 66tradotti da Pietro Lauro Modenese, Venezia, Valgrisio, 1546, in 8.
Elegante edizione in caratteri corsivi, di 248 foglietti d stampa.
Elegante edizione in caratteri corsivi, di 248 foglietti d stampa.
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374. ALBERT Leon Baptiste gentilhomme florentin, L’architetture ou art de bien bastir divisée en dix livres traduits de natin en françois par deffunt Jean Martin Parisien nagueres, secretaire du rev. Card. de Lenoncourt, à Paris, par Jacques Kerver libraire juré, 1553, in fol. fig.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
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375. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli gentiluomo e accademico fiorentino, coll’aggiunta de’ disegni ed altri diversi trattati del medesimo autore. Nel Monteregale, Torrentino, 1565, in fol. fig.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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376. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta da Cosimo Bartoli coll’aggiunta dei disegni, Venezia, presso il Franceschi, 1565, in 4, fig.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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377. ALBERTI Leon Baptistae, Los diez libros de architectura traduzidos de latin en romance. Madrid 1582 in 8.
L’edizione fu eseguita in casa di Alonsa Gomez, stampatore reale, ma il privilegio per la stampa fu concesso a Francesco Loçano. Non vi sono tavole in questa versione.
L’edizione fu eseguita in casa di Alonsa Gomez, stampatore reale, ma il privilegio per la stampa fu concesso a Francesco Loçano. Non vi sono tavole in questa versione.
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378. ALBERTI Leon Baptistae, Dell’architettura libri X, Della Pittura libri III, Della statua libro I. Tradotti in lingua italiana da Cosimo Bartoli. Nuova edizione divisa in tre tomi da Giacomo Leoni Veneziano, con aggiunta di vari suoi disegni di edifici pubblici e privati, Lon67dra presso, Tom. Edlin 1726, inglese ed Italiano in fol. fig. legato in un sol volume.
L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
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379. De ALBERTIS Baptistae poetae laureati, De Amore liber optimus feliciter incipit (e in fine) Baptistae de Albertis poeta laureati opus de Amore utilissimum feliciter finit 1471.
380. De ALBERTIS, Bap. de Alb. poet. Laur., Opus preclarum in amoris remedio feliciter incipit: e in fine: Baptistae de Albertis poetae laureati opus in Amoris remedio utilissimum feliciter finit 1471.
Questi due opuscoli sono estesi in italiano, quantunque, il titolo sia espresso in latino. Questa è l’edizione originale dell’Hecatomphila e della Deifira in caratteri rotondi a 25 righe per pagina. Ciascuno dei due volumetti rilegati in ini solo conta 20 foglietti. Tanto il titolo, che il finale colla data è stampato in maiuscole. Santander opina che possano essere stampati questi due opuscoli a Venezia da Clemente Padovano, ch’egli denomina il Guttemberg dell’Italia. Vero è che sono d’un estrema rarità e preziosità. Il nostro esemplare è di prima bellezza in vit.
Questi due opuscoli sono estesi in italiano, quantunque, il titolo sia espresso in latino. Questa è l’edizione originale dell’Hecatomphila e della Deifira in caratteri rotondi a 25 righe per pagina. Ciascuno dei due volumetti rilegati in ini solo conta 20 foglietti. Tanto il titolo, che il finale colla data è stampato in maiuscole. Santander opina che possano essere stampati questi due opuscoli a Venezia da Clemente Padovano, ch’egli denomina il Guttemberg dell’Italia. Vero è che sono d’un estrema rarità e preziosità. Il nostro esemplare è di prima bellezza in vit.
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381. ALBERTI Leonis Baptistae, Opera, sive de cotnmodis, atque incommodis litterarum, de iure, trivia, canis, apologi 100, editio princeps: sine loco et anno et impressoris nomine.
Tacciono di quest’edizione i bibliografi De Bure, Brunet, Santander e motti altri da me consultati. Il primo foglietto non contiene cbe le prime -quattro parole da noi qui sopra indicate. A tergo comincia una dedicatoria di tutti questi opuscoli di Girolamo Massaimi a Roberto Pucci, la quale finisce col 4 foglietto, enumerando molte opere dell’Alberti, così facendo il suo elogio. Si vede da questa che era già stampato il trattato dell’architettura iamdiu edititum; ma non pare che gli altri opuscoli fossero pubblicati. A tergo del 4 foglietto comincia il testo e continua per altri 48 foglietti, nell’ultimo de’ quali è l’Errata e a tergo alcuni versi in lode dell’autore di Antonio Sabino imolese. Probabilmente il libro è stampato a Firenze. Il carattere è rotondo e assai bello. L’esemplare è intonso e conservatissimo, leg. ol.
Tacciono di quest’edizione i bibliografi De Bure, Brunet, Santander e motti altri da me consultati. Il primo foglietto non contiene cbe le prime -quattro parole da noi qui sopra indicate. A tergo comincia una dedicatoria di tutti questi opuscoli di Girolamo Massaimi a Roberto Pucci, la quale finisce col 4 foglietto, enumerando molte opere dell’Alberti, così facendo il suo elogio. Si vede da questa che era già stampato il trattato dell’architettura iamdiu edititum; ma non pare che gli altri opuscoli fossero pubblicati. A tergo del 4 foglietto comincia il testo e continua per altri 48 foglietti, nell’ultimo de’ quali è l’Errata e a tergo alcuni versi in lode dell’autore di Antonio Sabino imolese. Probabilmente il libro è stampato a Firenze. Il carattere è rotondo e assai bello. L’esemplare è intonso e conservatissimo, leg. ol.
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382. ALBERTI Leonis Baptistae Viri Clarissimi Fiorentini, 68 Trivia senatoria in 8 sine loco et anno. Trivia vuol dire Discorsi da Senatori che si estraggono a sorte con una specie di giuoco.

Nel frontespizio una figura intagliata in legno sta scrivendo seduta dinanzi a una tavola di studio. A tergo di questo frontispizio stanno le denominazioni intitolate Trivia pel giuoco della sorte. Nel foglietto appresso stanno i due circoli concentrici, l’uno fisso, l’altro mobile, colle iscrizioni affine di poter eseguire il giuoco. A tergo è stampatala Madonna in trono cogli angeli laterali, come incontrasi in alcune delle edizioni del Vadagnino da noi citate all’articolo Biblia Pauperum. Poi seguono sei foglietti, l’ultimo de’ quali è bianco. In questi è espressa la descrizione e spiegazione del giunco, ed il carattere col quale sono impressi è gotico, come lo sono molte stampe nel principio del 1500. La forma però delle lettere è più bella assai che nella nostra Biblia Pauperum; ma nonostante crediamo quest’edizione di Zuane Vavassore dito Vadagnino nei primi dieci anni di quel secolo.

Segue, legata nel medesimo libretto, un’antica copia dello stesso scritta a mano e in fine è un esemplare del Dialogo di messer Leon Battista Alberti fiorentino De Repubblica, de vita Civile, de vita Rusticana, De Fortuna, Vinegia, per Venturino Rufinello, 1543, intonso.

Il primo però di questi due opuscoletti intitolato Trivia, è da uni ritenuto per raro, non avendone incontrato altri esemplari, e trovandone all’oscuro di quest’edizione i bibliografi. Trovasi però pubblicato in altro volume di anterior edizione del XV secolo con altri opuscoli, come abbiamo citato più sopra.

Nel frontespizio una figura intagliata in legno sta scrivendo seduta dinanzi a una tavola di studio. A tergo di questo frontispizio stanno le denominazioni intitolate Trivia pel giuoco della sorte. Nel foglietto appresso stanno i due circoli concentrici, l’uno fisso, l’altro mobile, colle iscrizioni affine di poter eseguire il giuoco. A tergo è stampatala Madonna in trono cogli angeli laterali, come incontrasi in alcune delle edizioni del Vadagnino da noi citate all’articolo Biblia Pauperum. Poi seguono sei foglietti, l’ultimo de’ quali è bianco. In questi è espressa la descrizione e spiegazione del giunco, ed il carattere col quale sono impressi è gotico, come lo sono molte stampe nel principio del 1500. La forma però delle lettere è più bella assai che nella nostra Biblia Pauperum; ma nonostante crediamo quest’edizione di Zuane Vavassore dito Vadagnino nei primi dieci anni di quel secolo.

Segue, legata nel medesimo libretto, un’antica copia dello stesso scritta a mano e in fine è un esemplare del Dialogo di messer Leon Battista Alberti fiorentino De Repubblica, de vita Civile, de vita Rusticana, De Fortuna, Vinegia, per Venturino Rufinello, 1543, intonso.

Il primo però di questi due opuscoletti intitolato Trivia, è da uni ritenuto per raro, non avendone incontrato altri esemplari, e trovandone all’oscuro di quest’edizione i bibliografi. Trovasi però pubblicato in altro volume di anterior edizione del XV secolo con altri opuscoli, come abbiamo citato più sopra.

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383. ALBERTI Leonis Baptistae florentini, Momus, Romae, ex aedibus Jacobi Mazocchii, 1520, editio princeps, in 4 parv.
Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96 foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96 foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
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384. ALBERTI Leonis Baptistae florentini, De Principe, libri quatuor (in fine). Romae, apud Stephanum Guilleretum, Kal. Novembribus 1520, in 4, mag. ediztio princeps.
A tergo del frontespizio sono 18 versi endecasillabi di Giano Vitali romano a Giovan Matteo Giberto, intitolandogli il libro. 69Segue nel secondo foglietto il privilegio di Leon X. A tergo è una lettera di Rinaldo Conte della Genga a Matteo Giberto; indi comincia il testo, che occupa 44 foglietti di stampa, senza che le pagine siano numerate.
A tergo del frontespizio sono 18 versi endecasillabi di Giano Vitali romano a Giovan Matteo Giberto, intitolandogli il libro. 69Segue nel secondo foglietto il privilegio di Leon X. A tergo è una lettera di Rinaldo Conte della Genga a Matteo Giberto; indi comincia il testo, che occupa 44 foglietti di stampa, senza che le pagine siano numerate.
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Questo è lo stesso libro che il Momus, mutato titolo; vale a dire una specie di satira sul gusto dell’Asino d’Oro d’Apuleio. Ma fu nello stesso anno carpito al papa il privilegio con tutte le riserve a favore degli stampatori a cagione della varietà del titolo e difficilmente si può giudicare qual fosse prima stampata delle due edizioni.
Questo è lo stesso libro che il Momus, mutato titolo; vale a dire una specie di satira sul gusto dell’Asino d’Oro d’Apuleio. Ma fu nello stesso anno carpito al papa il privilegio con tutte le riserve a favore degli stampatori a cagione della varietà del titolo e difficilmente si può giudicare qual fosse prima stampata delle due edizioni.
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385. ALBERTI Leon Battista, Dialogo di Messer Leon Battista Alberti fiorentino, De Repubblica, de Vita Civile, de Vita Rusticana, de Fortuna. Nel frontespizio appresso Paulo Ghirardo: in fine Vinegia per Venturino Rufinello, 1643, in 8.
Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
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386. ALBERTI messer Leon Battista fiorentino, Hecatomphila, nella quale ne insegna l’ingegnosa arte d’amore, mostrandone il perito modo d’amare, ove di semplici e rozzi, saggi e gentili ne fa divenire: in Venezia 1545, senza nome di stampatore, in 8.
387. ALBERTI messer Leon Battista fiorentino, Deiphera, nella quale ne insegna ad amare temperatamente e ne fa divenire o più dotti ad amare, o più prudenti a fuggir amore; novamente stampata in Venezia 1545, in 8.
Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili. Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili. Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
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388. ALBERTI Leon Battista, La pittura, tradotto da M. Ludovico Domenichi, in Venezia, apud Gab. Giolito de’ Ferrari, 1547. Vedi fra i Trattati di pittura. — Opuscoli morali tradotti da Cosimo Bartoli, Venezia presso il Franceschi, 1598, in 4, fig.
Questa è una collezione preziosa ove sono riunite tutte le opere di Leon Battista, sparse in rarissime edizioni, meno un opusculetto rarissimo che ha per titolo Lepidi Comici Veteres Philodoxios fabula ex antiquitate eruta ab Aldo Manucio stampat a Lucca, in 8, nel 1588, che forse il Bartoli non conobbe, che noi possedevamo, ma che cedemmo, per obbligare 70 un colto amatore e colletore di edizione Aldine, giacché ognuno pare debba sussidiar l’altro in simili collezioni, siccome, assai di rado, ma qualche volta, il fummo noi stessi.
Questa è una collezione preziosa ove sono riunite tutte le opere di Leon Battista, sparse in rarissime edizioni, meno un opusculetto rarissimo che ha per titolo Lepidi Comici Veteres Philodoxios fabula ex antiquitate eruta ab Aldo Manucio stampat a Lucca, in 8, nel 1588, che forse il Bartoli non conobbe, che noi possedevamo, ma che cedemmo, per obbligare 70 un colto amatore e colletore di edizione Aldine, giacché ognuno pare debba sussidiar l’altro in simili collezioni, siccome, assai di rado, ma qualche volta, il fummo noi stessi.
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389. ALBERTI Giuseppe Antonio, Trattato delle misure delle fabbriche, Venezia 1757, in 8, fig.
Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria, curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria, curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
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390. ALBERTOLI Giocondo, Ornamenti diversi, inventati, disegnati ed eseguiti; incisi da Giacomo Mercoli, Milano 1782, in fol. grand.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
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391. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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392. ALBERTOLI Giocondo, Miscellanea pei giovani studiosi del disegno, pubblicata, in Milano l’anno 1796 in gr.fol, dedicata a D. Lodovico Galeazzo Busca Arconati Visconti.
Questa è la terza parte dell’opera che contiene XX tavole, le quali possono riputarsi le più belle di tutta l’opera. Lavorò in questa oltre al Mercoli, per intagliare le tavole, anche Rafaello Albertolli nipote di Giocondo.
Questa è la terza parte dell’opera che contiene XX tavole, le quali possono riputarsi le più belle di tutta l’opera. Lavorò in questa oltre al Mercoli, per intagliare le tavole, anche Rafaello Albertolli nipote di Giocondo.
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393. ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787, in fol. mass.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
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394. ALBERTOLI Ferdinando, Porte di città e fortezze, depositi sepolcrali ed altre principali fabbriche pubbliche e private di Michele Sammicheli, misurate, disegnate ec., Milano 1816, in fol. grande.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
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395. ALDRICH Henry, The elements of civil architecture according to Vitruvuis and other ancients and the most approved practice of modern authores especially Palladio, Oxford 1789, in 4. Translated by Phil. Smyth., etc.
Settantasei pagine sono occupate da un’introduzione del traduttore. L’opera è divisa in due parti, arricchite di 55 tavole, piene di monumenti antichi, e moderni. In fine è prodotto il testo originale latino dell’amore, il quale occupa sole 54 pagine.
Settantasei pagine sono occupate da un’introduzione del traduttore. L’opera è divisa in due parti, arricchite di 55 tavole, piene di monumenti antichi, e moderni. In fine è prodotto il testo originale latino dell’amore, il quale occupa sole 54 pagine.
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396. ALDRICH Henry, The elements of civil architecture according to Vitruvius and other ancients teè most approved practice of modern authores especially Palladio, Translated by the Rev. Philip. Smyth. Second edition, Oxford 1818, in 8, fig.
Le tavole sono le stesse della prima edizione, e avanti il frontespizio è il ritratto dell’autore.
Le tavole sono le stesse della prima edizione, e avanti il frontespizio è il ritratto dell’autore.
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397. AMICHEVOLI Costanzo, Architettura civile ridotta a metodo facile e breve, Terni 1670, in 4, fig.
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal P. Francesco Eschinardi.
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal P. Francesco Eschinardi.
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398. AMICO dott. Giovanni, L’architetto pratico in cui con facilità si danno le regole per apprendere l’architettura civile. Tomi tre in f., Palermo 1726, il secondo volume, 1750, il terzo 1750.
Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
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399. ANTOINE Jean, Traité d’architecture, ou propor72 tions des trois ordres grecs sur un modulo de douze parties, à Treves 1768, en 4, fig.
Dopo un lungo preambulo segue un elenco alfabetico di artisti d’ogni nazione e dopo 25 foglietti di questi prolegomeni procede il testo colle tavole in legno di cattiva esecuzione: opera migliore per le pratiche che per il gusto.
Dopo un lungo preambulo segue un elenco alfabetico di artisti d’ogni nazione e dopo 25 foglietti di questi prolegomeni procede il testo colle tavole in legno di cattiva esecuzione: opera migliore per le pratiche che per il gusto.
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400. ANTOLINI Giovanni, Idee elementari d’architettura civile per le scuole del disegno, Bologna 1813, in fol. fig., M. 85.
Opera stampata con molto decoro, piena di buoni principi; con 24 tav. intagliate diligentemente in contorni.
Opera stampata con molto decoro, piena di buoni principi; con 24 tav. intagliate diligentemente in contorni.
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401. ANTONINI Carlo, Manuale di vari ornamenti tratti dalle fabbriche e frammenti antichi, ad uso e comodo di pittori, architetti ec., vol. 4, Roma 1771, 1790, in f. fig.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
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402. ARCHITETTURA secondo i principii di Vitruvio, di Barozzi, di Blumer ec., tedesco f. p. Norimb. 1672.
404. ARCHITETTURA (Volume di) civile, militare, idraulica, meccanica, balistica ec. Con numerose tavola MS. della fine del sec. XVI, in fol.
405. L’ART de dessiner proprement les plans, profils, élévations, soit d’architecture militaire ou civile avec tous les secrets pour faire les couleurs et la manière de s’en servir, Paris 1697, piccolo in 12.
Con una tavola al principio d’architettura civile ed una al fine d’architettura militare. Il libro è a guisa di dizionario colle materie disposte alfabeticamente.
Con una tavola al principio d’architettura civile ed una al fine d’architettura militare. Il libro è a guisa di dizionario colle materie disposte alfabeticamente.
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407. d’AVILER, Dictionnaire d’architecture civile, et idraulique et des arts, qui en dependent, ouvrage servant de suite au cours d’architecture du même auteur, Paris 1755, en 4.
Con frontispizio di Bouchardon al primo vol. e più di cento tavole in rame. La miglior opera che in questa materia escisse in Francia in quel tempo.
Con frontispizio di Bouchardon al primo vol. e più di cento tavole in rame. La miglior opera che in questa materia escisse in Francia in quel tempo.
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408. BALDO Bernardino, Scamilli impares vitruviani, Augustae Vindelicorum 1612, in 4, fig.
409. BALDO Bernardino, Accedit de verborum vitruvianorum significatione et vita Vitruvii eodem auctore et de maculis solaribus (stesso luogo ed anno).
Comparvero questi tre opuscoli (ma rilegati in questo volume) separatamente; nel primo de’ quali confutansi le opinioni del Filandro, del Barbaro, del Bertano. Unita al commento sui vocaboli da una vita di Vitruvio, che non sappiamo quanto esser possa attendibile.
Comparvero questi tre opuscoli (ma rilegati in questo volume) separatamente; nel primo de’ quali confutansi le opinioni del Filandro, del Barbaro, del Bertano. Unita al commento sui vocaboli da una vita di Vitruvio, che non sappiamo quanto esser possa attendibile.
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410. BALDO Bernardino, Altro esemplare dello stesso, che apparteneva al Tuano, leg. mar. dor.
411. BIRBET J., Livre d’architecture d’autels et de chéminées, Paris 1642, 32 tavole all’acqua forte. — Pieces d’architecture ou sont comprises plusieurs sortes de cheminées par Pierre Collet, 18 tav. — Aggiunto: Differents compartimens et capiteaux, Paris 1619. Queste sono 28 tavole o cartelle intagliate da Tavernier. — Varie architetture di Francesco Fanelli fiorentino scultore del re della Gran Brettagna. Sono queste 20 fontane figurate di bel disegno e accurata incisione.Livre de differents desseins de Parterres, Paris, in fol. p. Sono queste 22 tavole intagliate in rame. In tutto 120 tavole.
412. BARCA Pietro Antonio, ingegnero milanese, Avvertimenti e regole circa l’architettura civile, scultura, pittura, prospettiva e architettura militare, Milano, per Pandotfo Malatesta, 1620, per traverso.
Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è 74a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è 74a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
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413. BARCA Alessandro, Saggio sopra il bello di proporzione in architettura, Bassano 1806, in 4, fig. M. 76.
Opera ripiena di cognizioni profonde, dedicata a Jacopo Quarerighi architetto, con quattro grandi tavole.
Opera ripiena di cognizioni profonde, dedicata a Jacopo Quarerighi architetto, con quattro grandi tavole.
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414. BARCA Alessandro, Della geometria di Polifilo. Memoria, Brescia 1808, in fol. fig.
Si confutano ivi queste alcune esagerazioni di Temanza, e si fa conoscere fino a qual segno Francesco Colonna sapesse di Geometria.
Si confutano ivi queste alcune esagerazioni di Temanza, e si fa conoscere fino a qual segno Francesco Colonna sapesse di Geometria.
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415. BARDET de Villeneuve, Traité d’architecture civile à l’usage des ingénieurs, à la Haye 1740, in 8, fig. Con 12 grandi tavole intagliate in rame.
Si attiene l’autore ai trattati del Vignola e dello Scamozzi.
Si attiene l’autore ai trattati del Vignola e dello Scamozzi.
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416. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura in 32 tavole.
Ogni ragione fa giudicare questa per la prima edizione forse del 1563, quantunque senza luogo ed anno.
Ogni ragione fa giudicare questa per la prima edizione forse del 1563, quantunque senza luogo ed anno.
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Rarissimo è l’incontrare esemplari di questa edizione bea conservati come il nostro, per essere stati molto adoperati e consunti dagli studiosi. Appartenne questo alle biblioteche Bianconi poi Bossi. Bellissimo è il ritratto dell’autore nel frontespizio ; nel secondo foglio è il privilegio di Pio IV; nel terzo la dedica al Cardinal Farnese e seguono i fogli sino al 32 colle dichiarazioni intagliate in rame sotto le tavole. Vedine un altro esemplare all’articolo Labacco, con cui legato.
Rarissimo è l’incontrare esemplari di questa edizione bea conservati come il nostro, per essere stati molto adoperati e consunti dagli studiosi. Appartenne questo alle biblioteche Bianconi poi Bossi. Bellissimo è il ritratto dell’autore nel frontespizio ; nel secondo foglio è il privilegio di Pio IV; nel terzo la dedica al Cardinal Farnese e seguono i fogli sino al 32 colle dichiarazioni intagliate in rame sotto le tavole. Vedine un altro esemplare all’articolo Labacco, con cui legato.
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417. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura, Siena 1635, presso Pietro Marchetti.
Dopo il frontespizio segue la dedica al Sig. Volunio Bandinelli: e si compie la pagina colla dichiarazione del Vignola: è rimpiazzato il terzo foglio dei privilegi con una tavola di più dell’edizione originale, ove sono le colonne dei cinque ordini riunite; cosi si procede sino alla tav. 32 e seguono poi le porte tratte dalle opere del Buonarroti, che fanno arrivare il numero delle tavole di quest’edizione sino alle 45.
Dopo il frontespizio segue la dedica al Sig. Volunio Bandinelli: e si compie la pagina colla dichiarazione del Vignola: è rimpiazzato il terzo foglio dei privilegi con una tavola di più dell’edizione originale, ove sono le colonne dei cinque ordini riunite; cosi si procede sino alla tav. 32 e seguono poi le porte tratte dalle opere del Buonarroti, che fanno arrivare il numero delle tavole di quest’edizione sino alle 45.
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418. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura colla 75nuova aggiunta di Michel Angelo Buonarrotti, Arnhem 1620, in fol. fig.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
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419. BAROZIO, ec., L’architettura ridotta a facile metodo: aggiuntovi un Trattato di meccanica, Venezia 1748, 2 piccoli volumetti in uno, in 8.
Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
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420. BAROZIO Giacomo da Vignola, Gli ordini dell’architettura, Venezia, Remondini, in 8, in 51 tav. in rame.
Edizione appena servibile per i poveri e da consumarsi nelle scuole, M. 62.
Edizione appena servibile per i poveri e da consumarsi nelle scuole, M. 62.
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421. BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superficie, i corpi, le piante, le provincie, le prospettive ec., Venezia, pel Franceschi, 1564, in 4, fig.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
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422. BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superfici, i corpi, le piante, secondo le regole di Euclide, Venezia, per Francesco Franceschi, 1589, in 4 pic. Fig.
Seconda edizione somigliante alla prima.
Seconda edizione somigliante alla prima.
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423. BASSI Martino, Dispareri in materia d’architettura e prospettiva con pareri di eccellenti e famosi architetti, che li risolvono, Brescia 1572, in 4 pic. fig.
Prima edizione con 12 tavole intagliate in rame.
Prima edizione con 12 tavole intagliate in rame.
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424. BARTOLI Cosimo, Lo stesso coll’aggiunta degli scritti del medesimo intorno al tempio di S. Lorenzo maggiore in Milano e colle annotazioni di Francesco Bernardino Ferrari. Seconda edizione con 13 tav., Milano 1771, in 4, fig.
La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus 76sioni fra’ primi artisti del secolo che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus 76sioni fra’ primi artisti del secolo che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
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425. BEAUVALET, Fragments d’architecture, sculture et peinture, dans le style antique, composés, ou recuellis et gravés au trait. Tab. 90 incise in foglio con 8 pagine di lesto, à Paris 1804.
La scelta degli oggetti pubblicati è piuttosto lodevole, ma potevano essere più intelligenti i giovani impiegati nell’eseguirli, tanto più che l’opera è fregiata del nome di David Pittore cui fu dedicata.
La scelta degli oggetti pubblicati è piuttosto lodevole, ma potevano essere più intelligenti i giovani impiegati nell’eseguirli, tanto più che l’opera è fregiata del nome di David Pittore cui fu dedicata.
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426. BEDESCHINI Francisci Aquilani, Collection de cartouches d’après les plus grands maîtres contenantes 82 desseins differens gravés en 58 planches, ouvrage très utile aux architects, sculpteurs, peintres, Rome 1770, in fol.
Opera che attesta lo stile guasto e corrotto dell’età in cui venne prodotta.
Opera che attesta lo stile guasto e corrotto dell’età in cui venne prodotta.
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427. BELLI Silvio. Quattro libri geometrici. Il primo del misurar colla vista; gli altri tre sono della proporzione e proporzionalità, Venezia 1595 in 4, pic. fig.
Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
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428. BERTANO Giovan Batista, Gli oscuri e difficili passi dell’opera di Vitruvio, Mantova, per Venturino Rufinello, 1558, colla figura dell’Ercole in principio del volume, in fol. fig.
Esemplare di singolar rarità. Nondimeno ci conviene osservare che questa figura non ha che fare né col volume, né col numero delle carte, essendo solamente intagliata da Giorgio Mantovano sul disegno di Giovan Battista Bertano. In fatti il registro delle carte indica che il primo foglio A è foglio solo, che gli altri sono duerni, e l’E è terzo. Il nostro esemplare è nuovo e slegato, e si verifica come l’altra parte del primo foglio è bianca: oltre di che avendo fatte verificazioni su di altri esemplari ben conservati, quella prima carta è sempre bianca, e quand’anche siavi per vaghezza aggiunta la stampa dell’Ercole, questa è sempre tirata in altra qualità di carte ed eccede dal numero indicato nel registro. Le tavole sono intagliate in legno e collocate fra il testo. L’esemplare debb’essere di 28 carte compresa la prima bianca e l’Ercole è un di più.
Esemplare di singolar rarità. Nondimeno ci conviene osservare che questa figura non ha che fare né col volume, né col numero delle carte, essendo solamente intagliata da Giorgio Mantovano sul disegno di Giovan Battista Bertano. In fatti il registro delle carte indica che il primo foglio A è foglio solo, che gli altri sono duerni, e l’E è terzo. Il nostro esemplare è nuovo e slegato, e si verifica come l’altra parte del primo foglio è bianca: oltre di che avendo fatte verificazioni su di altri esemplari ben conservati, quella prima carta è sempre bianca, e quand’anche siavi per vaghezza aggiunta la stampa dell’Ercole, questa è sempre tirata in altra qualità di carte ed eccede dal numero indicato nel registro. Le tavole sono intagliate in legno e collocate fra il testo. L’esemplare debb’essere di 28 carte compresa la prima bianca e l’Ercole è un di più.
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429. BERTI Giovan Battista, Studio elementare degli ordini di architettura di Andrea Palladio, Milano 1818, in 4, fig.
Edizione ben esiguita in contorni precisi e a portata dei giovani studenti d’architettura con 28 tavole in rame.
Edizione ben esiguita in contorni precisi e a portata dei giovani studenti d’architettura con 28 tavole in rame.
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430. BIBIENA Ferdinando Galli, L’architettura civile preparata sulla geometria e ridotta alle prospettive considerazioni pratiche, Parma 1711, in f. fig.
Quest’opera è divisa in 5 parti con 63 tavole e il ritratto dell’autore. Libro unicamente servibile alla storia del decadimento dell’arte a misura che le pratiche si resero più facili e comuni.
Quest’opera è divisa in 5 parti con 63 tavole e il ritratto dell’autore. Libro unicamente servibile alla storia del decadimento dell’arte a misura che le pratiche si resero più facili e comuni.
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431. BIBIENA Ferdinando Galli, Architetture e prospettive dedicate a S. M. Carlo VI imperatore de’ Romani, Augusta 1740, in fol.
Lo sforzo della scienza di questo sommo prospettico non basta a rendere tollerabile il pessimo gusto delle sue macchine e decorazioni. In questo volume oltre a 41 tavole delle quali è formato, trovansi alla fine alcuni suoi disegni originali.
Lo sforzo della scienza di questo sommo prospettico non basta a rendere tollerabile il pessimo gusto delle sue macchine e decorazioni. In questo volume oltre a 41 tavole delle quali è formato, trovansi alla fine alcuni suoi disegni originali.
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432. BIBIENA Ferdinando Galli, Direzioni ai giovani studenti del disegno dell’architettura civile e della prospettiva teorica, Bologna 1731 e 1732, vol. 2 in 8, fig.
Lasciando a parte il gusto ornamentale di questo artista relativo all’epoca in cui viveva, li suoi trattati sono ben ordinati ed espressi, e le tavole di questa piccola edizione sono nitidamente intagliate in finissimi e precisi contorni. Nel primo volume il corso di architettura è illustrato con 69 tavole: nel secondo quello della prospettiva comprende 56 tav.
Lasciando a parte il gusto ornamentale di questo artista relativo all’epoca in cui viveva, li suoi trattati sono ben ordinati ed espressi, e le tavole di questa piccola edizione sono nitidamente intagliate in finissimi e precisi contorni. Nel primo volume il corso di architettura è illustrato con 69 tavole: nel secondo quello della prospettiva comprende 56 tav.
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433. BLONDEL François, Résolution des quatre principaux problèmes d’architecture dediée à M. Colbert, Paris 1673, in fol. max.
Opera in cui Blondel fece conoscere la forza della sua istruzione nella matematica applicata alle arti ec. con 8 tavole di figure e dimostrazioni.
Opera in cui Blondel fece conoscere la forza della sua istruzione nella matematica applicata alle arti ec. con 8 tavole di figure e dimostrazioni.
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434. BLONDEL François, Cours d’architecture enseigné dans l’Accademie Royale d’Architecture, Paris 1698, in fol., 2 vol. fig. Seconde édition augmentée et corrigée.
Opera assai ben immaginata ed eseguita, ove sono instituiti sulle tavole intagliate i confronti delle varie proporzioni e dottrine di Vitruvio, Vignola, Palladio e Scamozzi e Serlio e Barbaro, e Filandro. Opera dotta e superiormente bene disegnata e stampata con gran numero di tavole in rame riportate fra il testo. Esemplare magnifico in mar. dor.
Opera assai ben immaginata ed eseguita, ove sono instituiti sulle tavole intagliate i confronti delle varie proporzioni e dottrine di Vitruvio, Vignola, Palladio e Scamozzi e Serlio e Barbaro, e Filandro. Opera dotta e superiormente bene disegnata e stampata con gran numero di tavole in rame riportate fra il testo. Esemplare magnifico in mar. dor.
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435. BLONDEL François, De la distribution des maisons de plaisance et de 78la décoration des édifices en general, Paris 1737, en 4, fig. 3 vol.
Col frontespizio disegnato da Cochin e cento sessanta tavole in rame inciso dall’autore. Sfortunatamente l’epoca in cui questi visse non era la migliore pel gusto delle fabbriche, ma la sua dottrina e il suo modo di distribuzione lo costituiscono fra gli architetti migliori di quell’età.
Col frontespizio disegnato da Cochin e cento sessanta tavole in rame inciso dall’autore. Sfortunatamente l’epoca in cui questi visse non era la migliore pel gusto delle fabbriche, ma la sua dottrina e il suo modo di distribuzione lo costituiscono fra gli architetti migliori di quell’età.
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436. BLONDEL François, Discours sur la necessité de l’etude de l’Architetture, Paris, chez Jombert 1764, in 12.
437. BLONDEL François, De l’utilité de joindre à l’etude de l’architecture celui des sciences et de arts qui lui sont relatifs, Paris 1771, in 8.
Quest’opuscolo è estratto dal terzo volume del Corso d’Architettura di questo autore.
Quest’opuscolo è estratto dal terzo volume del Corso d’Architettura di questo autore.
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438. BLONDEL François, Discours sur l’architecture avec deux lettres, la première sur un projet d’hotel pour la ville de Paris, la seconde sur differens moyens propres à encourager les artistes, Paris, chez Jombert, 1771, en 8.
439. BLOOME Hans, Il libro dei cinque ordini delle colonne tradotto dal latino in inglese, 1620 in f. fig. Opera di 18 fogli di stampa colle tavole in legno ben disegnate e stampate fra il testo.
Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671. Rara a trovarsi in qualunque lingua.
Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671. Rara a trovarsi in qualunque lingua.
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440. BOFFRAND, Livre d’architecture contenant les principes généraux de cet art, Paris 1745, en f. fig. On y a joint la description de ce qui a été pratiqué pour fondre en bronze d’un soujet la figure equestre de Louis XIV. Ouvrage françois et latin, Paris 1743.
L’opera d’architettura di questo autore scritta in latino e francese applica molti precetti delta poetica d’Orazio all’architettura. Il libro è fatto con molto accorgimento e saviezza. Questo è uno degli autori francesi più palladiani come può vedersi nelle 70 belle tavole intagliate in rame che stanno in quest’opera; dell’altra aggiuntavi, a suo luogo si parla.
L’opera d’architettura di questo autore scritta in latino e francese applica molti precetti delta poetica d’Orazio all’architettura. Il libro è fatto con molto accorgimento e saviezza. Questo è uno degli autori francesi più palladiani come può vedersi nelle 70 belle tavole intagliate in rame che stanno in quest’opera; dell’altra aggiuntavi, a suo luogo si parla.
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441. BONARROTI Michel Angelo, Le porte di Roma nuo 79vamente ed esattamente disegnate ed intagliate, Bologna 1787, in fol. fig.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
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442. BORROMINO Francesco, Opera cavata da’ suoi originali, cioè la chiesa e fabbrica della Sapienza di Roma colle vedute prospettiche, piante, alzato ec., Roma 1760, tav. 47. Aggiuntovi: Una raccolta di vasi diversi formati da illustri artefici antichi e di varie targhe di celebri architetti moderni, data in luce da Domenico de Rossi erede di Giovan Giacomo, disegnata e intagliata da Francesco Aquila, Roma 1713. Sono tav. 51 in fol. grande ec.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
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443. BOSROOM Simon, Libro d’architettura, estratto dall’opera di Vincenzo Scamozzi in lingua olandese, Amsterdam 1656, in fol. fig.
Sono 50 tav. di buon disegno e diligente intaglio, e il frontespizio è figurato col ritratto dell’autore.
Sono 50 tav. di buon disegno e diligente intaglio, e il frontespizio è figurato col ritratto dell’autore.
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444. BOSSE Abraham, Traité des manières de dessiner les ordres de l’architecture antique en toutes leurs parties, Paris sans date, in fol. fig.
Tavole 44 di bellissima, esecuzione, sulle quali il testo è intagliato. Vi si trova aggiunto
Tavole 44 di bellissima, esecuzione, sulle quali il testo è intagliato. Vi si trova aggiunto
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445. BOSSE Abraham, Dos ordes des colonnes en Architecture. Con un frontespizio separato, in tutto 22 tavole al fine.
446. BOSSE Abraham, Réprcesentation geometrale de plusieurs parties de bastimens faite par le regles de l’architecture antique. Colla data di Parigi 1688, in fol. fig.
Opera di 22 foglietti intagliati, tutto legato in un solo volume.
Opera di 22 foglietti intagliati, tutto legato in un solo volume.
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447. De BOUELLES Charles, Gometrie pratique et nouvellement par luy revenue, augumentée et grandement enrichie, Paris 1551, en 8, fig.
Con molte figure in legno dì edifici distribuite fra il testo.
Con molte figure in legno dì edifici distribuite fra il testo.
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448. De BOUELLES Charles, Aggiuntovi: Peleiier Jacques médecin et mathematicien de l’usage de la geometrie, Paris 1573, in 4, fig.
449. BRANCA Giovanni, Manuale di architettura con figure delineate da Filippo Vasconi, Roma 1718, in 12.
450. BRANCA Giovanni, Lo stesso corretto ed accresciuto, Roma 1772, in 8 pic.
Queste due edizioni sono la seconda e la quarta, essendo comparsa la prima nel 1619 vivente l’autore: comodo e facile fu per gli scolari riputato questo manuale e di poca spesa e perciò ristampato più volte. L’opera è divisa in sei libri, con un’appendice di aforismi in materia idraulica e le tavole son 28.
Queste due edizioni sono la seconda e la quarta, essendo comparsa la prima nel 1619 vivente l’autore: comodo e facile fu per gli scolari riputato questo manuale e di poca spesa e perciò ristampato più volte. L’opera è divisa in sei libri, con un’appendice di aforismi in materia idraulica e le tavole son 28.
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451. BAISEUX, Traité du Beau essentiel dans les arts: applié particulierement à l’architecture, Paris 1690, in 2 vol. leg. in uno.
In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
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452. BRUNO Spinelli Giovan Battista, Economia delle fabbriche e regola di tutti i materiali per costruire ogni fabbrica tanto urbana che rurale, Bologna 1698, in 4. Aggiuntovi la Risposta al Capitolo IV del libretto intitolato: Economia delle fabbriche fatta da un accademico clementino, Bologna 1721, in 12.
453. BRUNO Spinelli Giovan Battista, La stessa opera: seconda impressione con l’aggiunta della seconda parte contenente altri documenti sopra le fabbriche, Bologna 1708, in 4.
454. BRUNO Spinelli Giovan Battista, La stessa riprodotta da Guido Angelotti, Bologna 1765, in 4.
Libro assai ben fatto per dar un’ idea del prezzo de’ materiali e della relazione, che ha questo Col il valore della mano d’opera con multi utili ragguagli.
Libro assai ben fatto per dar un’ idea del prezzo de’ materiali e della relazione, che ha questo Col il valore della mano d’opera con multi utili ragguagli.
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455. BULLANT Maître Jean, Reigle generale d’architecture de cinq manières de colonnes, livre enrichi de plusieurs autres, à l’example de l’antique, à Rouen 1647, in fol. fig.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
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456. BULLET, L’architecture pratique qui comprende le detail du Toisé et du Devis des ouvrages de massonerie, charpenterie, menuiserie ec., Paris 1691, in 8.
Con un frontespizio figurato e molte tavole in rame di bell’intaglio inserite fra il testo. Opera utile per le pratiche e i costumi e le leggi in materia edificatoria.
Con un frontespizio figurato e molte tavole in rame di bell’intaglio inserite fra il testo. Opera utile per le pratiche e i costumi e le leggi in materia edificatoria.
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457. CALDERARI Otone, Disegni e scritti di architettura, vol. 2, Vicenza 1808 a 1815, fol. max. fig.
458. CALDERARI Otone, Aggiuntovi: Becega Tommaso Carlo, Saggio sull’architettura grecoromana, applicata alla costruzione del Teatro Moderno Italiano e sulle macchine teatrali, Venezia, nella tipografia di Alvisopoli, 1817, in fol. mass. figurato.
Le tavole del Calderari potevano essere eseguite con più diligenza e più gusto anche per corrispondere alla semplice ed elegante dettatura del testo e alla nobiltà dei tipi. Le opere di questo amore sono pregevolissime e fanno conoscere come fosse egli allevato nella patria di Palladio; 46 tavole comprende il primo volume e 45 ne comprende il secondo. Finisce quest’opera con un avviso degli editori intorno al trattato degli ordini d’architettura, che sarà pubblicato in 4, corredato di 60 tavole, opera elaboratissima e profonda di questo dottissimo architetto.
Le tavole del Calderari potevano essere eseguite con più diligenza e più gusto anche per corrispondere alla semplice ed elegante dettatura del testo e alla nobiltà dei tipi. Le opere di questo amore sono pregevolissime e fanno conoscere come fosse egli allevato nella patria di Palladio; 46 tavole comprende il primo volume e 45 ne comprende il secondo. Finisce quest’opera con un avviso degli editori intorno al trattato degli ordini d’architettura, che sarà pubblicato in 4, corredato di 60 tavole, opera elaboratissima e profonda di questo dottissimo architetto.
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In cinque gran tavole, e in 40 pagine di testo il sig Becega presenta alcune nuove e sue particolari teorie, che ove reggessero alla pratica esecuzione senza incontrare inconvenienti, servirebbero alla costruzione di teatri d’una tal grandiosa magnificenza da venire a gara coi spettacoli dell’antica Roma. Ma le odierne abitudini, e la forza di mezzi privati non sembrano conciliarsi con quelle ipotesi.
In cinque gran tavole, e in 40 pagine di testo il sig Becega presenta alcune nuove e sue particolari teorie, che ove reggessero alla pratica esecuzione senza incontrare inconvenienti, servirebbero alla costruzione di teatri d’una tal grandiosa magnificenza da venire a gara coi spettacoli dell’antica Roma. Ma le odierne abitudini, e la forza di mezzi privati non sembrano conciliarsi con quelle ipotesi.
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459. CALEPIO Nicolino, Elementi d’architettura civile, Bergamo 1784, in 8, fig.
Opera elementare di poco conto.
Opera elementare di poco conto.
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460. CAMUSE de Mezieres, Le genie de l’architecture, ou l’analogie de celle art avec nos sensations, Paris 1780, en 8.
Libretto esteso con qualche gusto, atto a intrattenere su questo argomento anche chi non conosca, o non voglia applicarsi allo studio profondo dell’architettura.
Libretto esteso con qualche gusto, atto a intrattenere su questo argomento anche chi non conosca, o non voglia applicarsi allo studio profondo dell’architettura.
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461. CAPRA Alessandro architetto e cittadino cremonese, La nuova architettura famigliare, Bologna 1678, in 4, fig.
Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
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462. CAPRA Alessandro architetto e cittadino cremonese, La stessa divisa in 2 tomi. Aggiuntavi: La nuova architettura militare, Cremona 1717, in 4, fig.
Edizione seconda con maggior numero di lav. in legno. Si estende molto quest’opera sulle macchine e meccaniche ed usi domestici delle arti.
Edizione seconda con maggior numero di lav. in legno. Si estende molto quest’opera sulle macchine e meccaniche ed usi domestici delle arti.
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463. CARAMUEL D. Juan, Architectura civil, recta y obliqua, considerada y dibuxada en el tempio de Jerusalem, en Vegeeven 1678, vol. 3, in fol. fig.
Opera farraginosa con un volume intero di tavole 161, intagliate in rame, ove si parla e si presenta il tempio di Solomone e altre strane cose miste alle buone. Può riguardarsi come un magazzino indigesto di tutte le cognizioni riguardanti l’architettura.
Opera farraginosa con un volume intero di tavole 161, intagliate in rame, ove si parla e si presenta il tempio di Solomone e altre strane cose miste alle buone. Può riguardarsi come un magazzino indigesto di tutte le cognizioni riguardanti l’architettura.
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464. CARLETTI Nicolo, Istituzioni d’architettura civile, vol. 2, Napoli 1772, in 4, fig.
Sono in quest’opera 21 tavole cosi mal intagliate che non possono guidare che con incertezza la gioventù i precetti sono sani per l’arte, falsi pel gusto e gli esempi non atti ad alcuna pratica lineare.
Sono in quest’opera 21 tavole cosi mal intagliate che non possono guidare che con incertezza la gioventù i precetti sono sani per l’arte, falsi pel gusto e gli esempi non atti ad alcuna pratica lineare.
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465. CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
466. CATANEO Pietro, Aggiuntovi: Verantii Fausti siceni machinae novae rum declaratione latina, italica, hispanica, gallica et germanica, Venetiis, cum privilegiis, sine anno et impressoris nomine.
Sono 49 tavole; aggiuntovi altre macchine e disegni vari.
Sono 49 tavole; aggiuntovi altre macchine e disegni vari.
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467. CATANEO Pietro, Lo studio d’architettura civile sopra gli ornamenti di porte e finestre di Domenico de’ Rossi, italiano e tedesco. Auspurg senz’anno, in fol. fig. tavole 53.
Il Veranzio non debb’essere di molto antica impressione 83poiché dimostra le nuove Procuratie in una tavola della Piazza S. Marco di Venezia edificate col terzo piano ec. e quasi potrebbe determinarsi l’epoca, se il disegno è abbastanza fedele, giacché non vedesi la loggietta alla torre. Singolare è però il porsi lungo questa Piazza tre fontane, che egli pretendeva potere far sorgere d’acqua dolce con poco dispendio. Le tavole sono di meschino intaglio e le nozioni non troppo chiare e precise, non senza però qualche finezza di accorgimento.
Il Veranzio non debb’essere di molto antica impressione 83poiché dimostra le nuove Procuratie in una tavola della Piazza S. Marco di Venezia edificate col terzo piano ec. e quasi potrebbe determinarsi l’epoca, se il disegno è abbastanza fedele, giacché non vedesi la loggietta alla torre. Singolare è però il porsi lungo questa Piazza tre fontane, che egli pretendeva potere far sorgere d’acqua dolce con poco dispendio. Le tavole sono di meschino intaglio e le nozioni non troppo chiare e precise, non senza però qualche finezza di accorgimento.
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468. CATANEO, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa dei figliuoli di Aldo, 1554, in fol. fig.
469. CATANEO Pietro, L’architettura, alla quale oltre all’esser stati dallo stesso autore rivisti, ordinati, e arricchiti i primi quattro libri per l’addietro stampati, sonosi aggiunti di più il 5, 6, 7 ed 8 libro, Venezia, Aldo, 1567, in fol. fig.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
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