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4063. PERINGSKIOLDI Joannis, Monumentorum svevo-gothicorum liber primus, Uplandiae partem primariam Thiundiam continens etc., Stockolmiae 1710, in fol., fig. Addita monumenta Ullera Kerensia cum Upsalia nova illustrata, svevice, et latine, Stockholmiae 1719, in fol., fig.
Queste due opere sono legate in un solo volume, e presentano un prezioso complesso di erudizione pel testo e per le tavole che lo illustrano numerosissime collocate fra il testo, non tanto in legno che in rame: libro che difficilmente si trova in Italia anche nelle primarie pubbliche biblioteche.
Queste due opere sono legate in un solo volume, e presentano un prezioso complesso di erudizione pel testo e per le tavole che lo illustrano numerosissime collocate fra il testo, non tanto in legno che in rame: libro che difficilmente si trova in Italia anche nelle primarie pubbliche biblioteche.
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4068. PIGNORIA Lorenzo, Le origini di Padova ove si parla dell’antichità, e memorie illustri etc., Padova, 1625, presso Paolo Tozzi, in 4, fig.
Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S. Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S. Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
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4078. RESENDIO Lucio Andrea, De antiquitatibus Lusitaniae libri quatuor a Jacobo Menotio Vasconcello recogniti, et absoluti. Excudebat Martinus Burgensis Academiae tipographus, Eborae 1563, in fol.
Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due volumetti in 8 a Colonia.
Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due volumetti in 8 a Colonia.
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4082. RITTER, Mémoire abrégé et recueil de quelques antiquités de la Suisse avec les desseins etc., Berne 1788, in 4, fig., M. 93.
Vi sono 9 tavole in rame di bellissimo intaglio disegnate dall’autore, ed eseguite all’acqua forte da Eichler.
Vi sono 9 tavole in rame di bellissimo intaglio disegnate dall’autore, ed eseguite all’acqua forte da Eichler.
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4089. SARAYNAE Torelli veronensis leg. doct., De origine, et amplitudine antiquis civitatis Veronae: ejusdem de viris illustribus antiquis veronensibus; de his qui potiti fuerunt dominio civitatis Veronae; de monumentis antiquis urbis, et agri veronensis; de interpretatione litterarum antiquarum, Veronae, 1540, ex officina Antonii Putteleti non sine privilegio, in fol.
Tutte le tavole di questo libro sono in legno di mano di Giovanni Caroto pittor veronese. Comincia il ritratto di Torello Saraina col suo monogramma: seguono le altre tavole in numero di 29 rappresentanti i varj pezzi d’archi, e d’antichità di Verona, fra le quali la stampa del teatro in foglio è rara a trovarsi nel libro, perché per lo più ne venne staccata. Questa edizione non è comune, ma ne fu fatta una ristampa in Verona nel 1560 da Paolo Ravagnani, resasi rara egualmente. Comparve poco dopo una versione italiana nel 1586 ma con minore numero di tavole, e con molte mancanze: si rimarcano nella prima edizione i bellissimi e freschi intagli in legni in alcune tavole ove le trabeazioni degli edifici sono in grandissima dimensione. Le medesime tavole riprodussero gli stampatori Merlo in foglio grande nel 1764 senza testo col titolo Antichità di Verona disegnate da Giovanni Caroto. Vedi Caroto. Si noti la lettera singolare con cui l’autore mise in diffidenza il lettore sulle Antichità veronesi che il Serlio (da lui chiamato quidem Sebastianus Sergius bononiensis) aveva pubblicate prima della stampa del Saraina, e che riprende come mancanti di esattezza. Nessun bibliografo annuncia le prime stampe del Serlio avanti del 1540, e se non avessimo nella nostra biblioteca la prima edizione non citata, e poco conosciuta del 1537 non sarebbe facile il conciliare queste lagnanze. È importante però l’avere anche la ristampa fatta dal Merlo, poiché sonovi in quella tutte le tavole, nessuna eccettuata, e compresa anche l’interna dell’Arena di Verona, che per la sua grandezza non trovasi in qualche esemplare del Saraina.
Tutte le tavole di questo libro sono in legno di mano di Giovanni Caroto pittor veronese. Comincia il ritratto di Torello Saraina col suo monogramma: seguono le altre tavole in numero di 29 rappresentanti i varj pezzi d’archi, e d’antichità di Verona, fra le quali la stampa del teatro in foglio è rara a trovarsi nel libro, perché per lo più ne venne staccata. Questa edizione non è comune, ma ne fu fatta una ristampa in Verona nel 1560 da Paolo Ravagnani, resasi rara egualmente. Comparve poco dopo una versione italiana nel 1586 ma con minore numero di tavole, e con molte mancanze: si rimarcano nella prima edizione i bellissimi e freschi intagli in legni in alcune tavole ove le trabeazioni degli edifici sono in grandissima dimensione. Le medesime tavole riprodussero gli stampatori Merlo in foglio grande nel 1764 senza testo col titolo Antichità di Verona disegnate da Giovanni Caroto. Vedi Caroto. Si noti la lettera singolare con cui l’autore mise in diffidenza il lettore sulle Antichità veronesi che il Serlio (da lui chiamato quidem Sebastianus Sergius bononiensis) aveva pubblicate prima della stampa del Saraina, e che riprende come mancanti di esattezza. Nessun bibliografo annuncia le prime stampe del Serlio avanti del 1540, e se non avessimo nella nostra biblioteca la prima edizione non citata, e poco conosciuta del 1537 non sarebbe facile il conciliare queste lagnanze. È importante però l’avere anche la ristampa fatta dal Merlo, poiché sonovi in quella tutte le tavole, nessuna eccettuata, e compresa anche l’interna dell’Arena di Verona, che per la sua grandezza non trovasi in qualche esemplare del Saraina.
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4101. TEMANZA Tomaso, Le antichità di Rimino, libri due, Venezia 1741, in fol. pic., fig.
Opera che quantunque non sia abbastanza diffusa non cessa di essere ottima, ed illustrata con 9 tavole di accuratissimo disegno intagliate da Anton Visentini.
Opera che quantunque non sia abbastanza diffusa non cessa di essere ottima, ed illustrata con 9 tavole di accuratissimo disegno intagliate da Anton Visentini.
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4108. VENUTI l’abbé, Dissertations sur les anciens monuments de la ville de Bordeaux, sur les Gahetes, les antiquités, et les Ducs d’Aquitaine, Bordeaux 1754, en 4, fig.
Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
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4112. VINET Elie, L’antiquité de Bordeaux, et de Bourg., Bordeaux, 1574, par Simon Milanges, in 4 p.
Prezioso libretto e raro a trovarsi, con quattro tavole in legno, oltre qualche altro monumento stampato fra il testo, e gli stemmi sul frontespizio.
Prezioso libretto e raro a trovarsi, con quattro tavole in legno, oltre qualche altro monumento stampato fra il testo, e gli stemmi sul frontespizio.
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4114. De VIGA Joannes, Thesaurus antiquitatum beneventanarum, Romae 1754, in fol., fig., vol. 2.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
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4122. WAXEL (de) Leon, Recueil de quelques antiquités trovées sur les bords de la Mer Noire, Berlin 1803, in 4, tedesco e francese.
Vi sono 21 tavole compreso il frontespizio, e una piccola carta del Mar Nero nel principio.
Vi sono 21 tavole compreso il frontespizio, e una piccola carta del Mar Nero nel principio.
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