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439. BLOOME Hans, Il libro dei cinque ordini delle colonne tradotto dal latino in inglese, 1620 in f. fig. Opera di 18 fogli di stampa colle tavole in legno ben disegnate e stampate fra il testo.
Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671. Rara a trovarsi in qualunque lingua.
Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671. Rara a trovarsi in qualunque lingua.
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455. BULLANT Maître Jean, Reigle generale d’architecture de cinq manières de colonnes, livre enrichi de plusieurs autres, à l’example de l’antique, à Rouen 1647, in fol. fig.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
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474. Du CERCEAU Jaques Androuet, Les plus excellents bâtimens de France, au quel sont designés les plans de 15 bastimens et de leur contenu, ensemble les élévations et singularitée d’un chascun, 2 vol., Paris 1607, legati in uno in fol. fig.
Allettanti edifici sono illustrati nel secondo volume: opera che comprende quanto di più insigne produssero le arti in Francia nell’aureo secolo di Francesco, piena di preziose nozioni relative agli artisti di quell’età. Le tavole sono in rame, o intagliate con gusto.
Allettanti edifici sono illustrati nel secondo volume: opera che comprende quanto di più insigne produssero le arti in Francia nell’aureo secolo di Francesco, piena di preziose nozioni relative agli artisti di quell’età. Le tavole sono in rame, o intagliate con gusto.
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490. DERAND Francois, L’architecture des voutes, ou l’art des traits et coupé des voutes, Paris, chez Sebastien Cramoisy, 1643, in fol. fig.
Opera estesa con molta prolissità e complicazione e con infinito numero di dimostrazioni e figure in tavole 121, alla quale bisogna accordate un merito distinto per le grandi cognizioni pratiche e matematiche in essa raccolte.
Opera estesa con molta prolissità e complicazione e con infinito numero di dimostrazioni e figure in tavole 121, alla quale bisogna accordate un merito distinto per le grandi cognizioni pratiche e matematiche in essa raccolte.
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504. FICHER, Livre d’architecture contenant les bâtimens antiques moins connus, ceux des arabes et des turques; l’architecture persanne et quelques bâtimens aussi de l’invention et dessin de l’auteur avec diverses vases antiques et quelques uns d’invention de l’auteur, 1623 Leipzig, in fol. oblong, fig. col testo francese e tedesco, libri V.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
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II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
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506. FRANCART Jacques, Premier livre d’architecture, contenant diverses inventions de portes: en trois langues: allem., fran., lat., Bruxelles 1616, in fol.
Opera al di sotto della mediocrità, che anticipa sul gusto infelice del secolo; con 21 tavole diligentemente intagliate.
Opera al di sotto della mediocrità, che anticipa sul gusto infelice del secolo; con 21 tavole diligentemente intagliate.
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512. GALILEI Galileo, Le operazioni del compasso geometrico e Militare. Dedicato al Seren. Principe di Toscana D. Cosano de’ Medici, Padova 1606, in fog. p. fig.
Edizione stampata in numero di soli 60 esemplari. Le ragioni della quale scarsezza di copie l’autore fa conoscere in un avviso ai discreti lettori.
Edizione stampata in numero di soli 60 esemplari. Le ragioni della quale scarsezza di copie l’autore fa conoscere in un avviso ai discreti lettori.
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534. JOUSSE Mathurin, Le secret d’architecture découvrant fidellement les traits géometriques, coupés et debolement nécessaires dans les bâtimens; à la Flêche 1642, in fol. fig.
Opera stimata per le cognizioni profonde di pratica e di matematica applicata all’architettura, ritenuta anche rara dal de Bure. Le tavole in legno sono inserite fra il testo: nulla 95verte su ciò che è delineazione degli ordini, o parti orna mentali dell’architettura.
Opera stimata per le cognizioni profonde di pratica e di matematica applicata all’architettura, ritenuta anche rara dal de Bure. Le tavole in legno sono inserite fra il testo: nulla 95verte su ciò che è delineazione degli ordini, o parti orna mentali dell’architettura.
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537. KRAMMER Gabriel, Architectura. In lingua tedesca, Praga, in fol., 1606, per cura di Marco Sadeler.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
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563. MAUCLERC Julien, Traité d’architecture suivant Vitruve où il est traité des cinq ordres des colonnes, designez et mis en lumière par Pierre Daret graveur duroy, Paris 1648, in fol. fig.
La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535, del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione. Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio. E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535, del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione. Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio. E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
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