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Latin
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Genre
Early works to 1800
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Biblie figurate vite istoriate
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Questa è una delle opere più classiche di Raffaello Sadeler, dalla quale spesso vennero tratte alcune delle più
belle stampe per ornamento delle raccolte, come per es. la S. Cunegon da e la S. Elisabetta. Prima parte
composta di 60 tavole colle respettive memorie. La seconda è composta di tavole 44. La terza di 20. La Bavaria
Pia di 16. Il tutto tratto dalle invenzioni di Mattia Kager.
Questa è una delle opere più classiche di Raffaello Sadeler, dalla quale spesso vennero tratte alcune delle più
belle stampe per ornamento delle raccolte, come per es. la S. Cunegon da e la S. Elisabetta. Prima parte
composta di 60 tavole colle respettive memorie. La seconda è composta di tavole 44. La terza di 20. La Bavaria
Pia di 16. Il tutto tratto dalle invenzioni di Mattia Kager.
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.
Il primo volume contiene i 236 ritratti senza le vite che servirono alla Bibliotheca sive thesaurus etc. Il secondo è
composto di quattro parti di continuazione, tav. 119, sculptore Sebastiano Furkio. In tutto sono ritratti 435, il che
indica esuberantemente il numero delle tavole citato da’ bibliografi, i quali giudicano completo l’esemplare con
tav. 430.
Il primo volume contiene i 236 ritratti senza le vite che servirono alla Bibliotheca sive thesaurus etc. Il secondo è
composto di quattro parti di continuazione, tav. 119, sculptore Sebastiano Furkio. In tutto sono ritratti 435, il che
indica esuberantemente il numero delle tavole citato da’ bibliografi, i quali giudicano completo l’esemplare con
tav. 430.
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, Lorenzo Pignoria spiega in un avviso al lettore come il Cavacio fosse pieno d’ingegno, pittore, incisore e
disegnatore d’architettura. Vi sono 30 stampe istoriate, oltre una veduta di Bassano e il frontespizio, intagliate da
Francesco Valesio, che ha studiato d’imitare le scuole di Fiandra per quanto ha potuto e copiando in queste
stampe la solitudo, sive vitae Patrum Eremicolarum dei Sadeler. V. Valesio.
Lorenzo Pignoria spiega in un avviso al lettore come il Cavacio fosse pieno d’ingegno, pittore, incisore e
disegnatore d’architettura. Vi sono 30 stampe istoriate, oltre una veduta di Bassano e il frontespizio, intagliate da
Francesco Valesio, che ha studiato d’imitare le scuole di Fiandra per quanto ha potuto e copiando in queste
stampe la solitudo, sive vitae Patrum Eremicolarum dei Sadeler. V. Valesio.
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, Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e
terminate a bulino con molto valore.
Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e
terminate a bulino con molto valore.
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— Seguono le 5 tavole intitolate Crudelitas in Catholicis mactandis, 1584
— Termina il volume: Beati Apollinaris martiris primi Ravennatum. Episc. res gestae,
Romae 1586.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
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, Sono 100 cattivi ritratti intagliati da questo autore.
Sono 100 cattivi ritratti intagliati da questo autore.
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Se quest’opera fosse stampata in miglior carta e con più eleganza di tipi, potrebbe essere celebrata assai più che
none, a cagione delle ricche e belle tavole in rame che l’abbelliscono: sono queste in numero di 99. II
frontespizio è intagliato da Greuter sopra disegno di Pietro da Cortona e sonovi in seguito sei belle tavole di
antiche statue e monumenti intagliate da Bloemart, che incita paramenti altre sei magnifiche tavole figurate dai
disegni dell’Albano, And. Sacchi, Nic. Pussino, Romanelli, Domenichino e Lanfranchi. Tutte le altre tavole
esprimono le frutta d’ogni sorta di agrumi colle loro sezioni.
Se quest’opera fosse stampata in miglior carta e con più eleganza di tipi, potrebbe essere celebrata assai più che
none, a cagione delle ricche e belle tavole in rame che l’abbelliscono: sono queste in numero di 99. II
frontespizio è intagliato da Greuter sopra disegno di Pietro da Cortona e sonovi in seguito sei belle tavole di
antiche statue e monumenti intagliate da Bloemart, che incita paramenti altre sei magnifiche tavole figurate dai
disegni dell’Albano, And. Sacchi, Nic. Pussino, Romanelli, Domenichino e Lanfranchi. Tutte le altre tavole
esprimono le frutta d’ogni sorta di agrumi colle loro sezioni.
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, Sono 30 ritratti di buon intaglio seguiti da un’illustrazione poetica oltre il ritratto di Alessandro VII che succede
al frontespizio: nell’ultimo del Card. Rospiglini è il nome dell’intagliatore G. Castel.
Sono 30 ritratti di buon intaglio seguiti da un’illustrazione poetica oltre il ritratto di Alessandro VII che succede
al frontespizio: nell’ultimo del Card. Rospiglini è il nome dell’intagliatore G. Castel.
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348
, Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è
il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è
il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
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, Prima edizione della versione latina di quest’opera: con 25 tav. in legno. Le prime tav. originali in rame di Ant.
Tempesta si videro nella edizione italiana di Roma 1591.
Prima edizione della versione latina di quest’opera: con 25 tav. in legno. Le prime tav. originali in rame di Ant.
Tempesta si videro nella edizione italiana di Roma 1591.
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, Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non
tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una
differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea
sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in
Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che
apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che
vanti l’incisione in legno.
Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina
Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes,
Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo
dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di
100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap.
Haeredes, 1557.
Legato assieme a questo libro è il seguente.
Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis
D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che
figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del
Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del
Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557,
amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo
riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non
tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una
differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea
sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in
Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che
apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che
vanti l’incisione in legno.
Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina
Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes,
Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo
dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di
100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap.
Haeredes, 1557.
Legato assieme a questo libro è il seguente.
Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis
D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che
figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del
Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del
Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557,
amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo
riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
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