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2120. URSINI Fulvii, Effigies viginti quatuor Romanorum Imperatorum, qui a C. Jul. Caes. Extiterunt.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito. Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri. Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore. Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente. Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito. Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III, in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis 1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
Non possiamo con certezza attribuire queste 25 tavole, compresovi il frontespizio, né a Fulvio Ursino, né ad Agostino Veneziano per quello che sia dell’intaglio, sebbene la cartella del frontespizio sia di quel tempo e di quel carattere non meno che le incisioni. A questo va unito. Illustrium virornm ut extant in Urbe expressi vultus, Roma 1569 cum privil. sum. Pont. formis Ant. Laffreri. Questa è la vera e bellissima prima edizione delle 52 teste intagliate da Agostino Veneziano, precedute da un frontespizio figurato, e dalla lettera di Achille Stazio al Card. Perenotto, e da un avviso dello stesso al lettore. Comincia la collezione da un busto incognito e termina con quello di Giano, numerata progressivamente. Nitidissimo e magnifico esemplare di prima freschezza. Trovasi a questo unito. Imagines et elogia virorum illustrium et eruditorum ex antiq. lapidib. et numismatib. espressa cum annotatione ex Bibliotheca Fulvii Ursini 1750, Romae Ant. Laffreri formis. Se 366 gue un carme di Lorenzo Gambara al Vescoro di Pola, poi la prefazione, indi l’elenco delle divisioni. Le tavole sono 74 parte di erme in legno, parte di busti, erme, medaglie e iscrizioni in rame: sono precedute dalla pag. I che comprende il frontespizio, sino alla III, in cui incominciano le imagini essendo le due ultime bianche, intorno alla seconda delle quali si legge: Venetiis 1570 in aedibus Pietri Dehuchino Galli.
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2121. VAENIO Othone, Batavorum cum Romanis bellum a Cornelio Tacito lib. 4 et 5 hist. olim descritto, figuris nunc aeneis expresso ab Antonio Tempesta, Antuerpiae 1612.
Esemplari due bellissimi, l’uno colle illustrazioni olandesi e l’altro senza. Acciò sia completa l’edizione deve essere a retro del frontespizio l’argomento di tutta l’opera in due colonne latine e olandese. Poi seguono tredici carte o foglietti stampati in colonna in lingua olandese che illustrano le 36 tavole dell’opera coll’approvazione per la stampa al 25 Nov. 1611, typis Davidis Martini. Seguono le 36 tavole Seguono Ant. Tempesta anno 1611: a tergo delle quali è un illustrazione latina e al piè delle tavole l’argomento intagliato olandese e latino.
Esemplari due bellissimi, l’uno colle illustrazioni olandesi e l’altro senza. Acciò sia completa l’edizione deve essere a retro del frontespizio l’argomento di tutta l’opera in due colonne latine e olandese. Poi seguono tredici carte o foglietti stampati in colonna in lingua olandese che illustrano le 36 tavole dell’opera coll’approvazione per la stampa al 25 Nov. 1611, typis Davidis Martini. Seguono le 36 tavole Seguono Ant. Tempesta anno 1611: a tergo delle quali è un illustrazione latina e al piè delle tavole l’argomento intagliato olandese e latino.
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2123. VALESIO Giovanni Luigi, Raccolta di Santi PP. nel deserto, disegnati e intagliati ad uso de’ pittori e dilettanti, Bologna 1763, in 4, fig.
Questa non è altro che l’opera pubblicata dai fratelli Sadeler Solitudo sive vitae Patrum Heremicatarum riprodotta colle stampe logoratissime che non già Luigi, ma Francesco Valesio pubblica nel 1612 copiando i Sadeler, alla quale edizione il Cavaccio pose il testo. Vedi Cavaccio.
Questa non è altro che l’opera pubblicata dai fratelli Sadeler Solitudo sive vitae Patrum Heremicatarum riprodotta colle stampe logoratissime che non già Luigi, ma Francesco Valesio pubblica nel 1612 copiando i Sadeler, alla quale edizione il Cavaccio pose il testo. Vedi Cavaccio.
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2126. VANDYCK Antoine, Iconographie ou vie des Horames Illustres du XVIII siecle écrites par M. V. avec les portraits, vol. 2 rel. in 1 tom. etc., Amsterdam 1759.
Non vi sono che le sole vite in questo esemplare ed alcuni ritratti de’ più grandi. In generale si fa poco conto dagli amatori di questa edizione, poiché i rami trovansi logori necessariamente come esser deve per l’epoca in cui fu eseguita. I ritratti debbono essere 125, la maggior parte de’ quali si possono vedere intagliati nell’Icones Principum. Vi sono però i seguenti, Francesco di Savoia, Filippo IV di Spagna ed Elisabetta sua moglie, Federico Enrico d’Orange, Francesco di Gand-Villain.
Non vi sono che le sole vite in questo esemplare ed alcuni ritratti de’ più grandi. In generale si fa poco conto dagli amatori di questa edizione, poiché i rami trovansi logori necessariamente come esser deve per l’epoca in cui fu eseguita. I ritratti debbono essere 125, la maggior parte de’ quali si possono vedere intagliati nell’Icones Principum. Vi sono però i seguenti, Francesco di Savoia, Filippo IV di Spagna ed Elisabetta sua moglie, Federico Enrico d’Orange, Francesco di Gand-Villain.
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2127. VANDYCK Antoine, Icones principum, virorum doctorum, pictorum, calcographorum, nec non amatorum pictoriae artis numero centum ad vivunt expressae, Antuerpiae, Gillis Hendrix, excud. In 4, g.
Questo esemplare è portato al numero di 141 ritratti tra’ quali sono comprese 15 acque forti non terminate di mano dello stesso Vandyck sebbene Wanden Enden avesse alquanto prima di Hendrix prodotti 119 di questi ritratti ponendovi il suo nome; non ostante vennero per poca cura male impressi e con tinta troppo oleosa, come vedesi in alcuni inserii espressamente nel nostro esemplare, a confronto, e perciò gli amatori spregiudicati preferiscono quest’edizione, tanto più che oltre la nitidezza, e lucentezza dell’impressione è arricchita delle acque forti che mancano affatto nella precedente.
Questo esemplare è portato al numero di 141 ritratti tra’ quali sono comprese 15 acque forti non terminate di mano dello stesso Vandyck sebbene Wanden Enden avesse alquanto prima di Hendrix prodotti 119 di questi ritratti ponendovi il suo nome; non ostante vennero per poca cura male impressi e con tinta troppo oleosa, come vedesi in alcuni inserii espressamente nel nostro esemplare, a confronto, e perciò gli amatori spregiudicati preferiscono quest’edizione, tanto più che oltre la nitidezza, e lucentezza dell’impressione è arricchita delle acque forti che mancano affatto nella precedente.
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2130. VETERIS Testamenti figurae, L’ancien testament mis en figures: de l’imprimerie de Pierre Mariette, Rue de S. Jacques à l’Esperance.Novi Testamenti figurae. Le nouveau testament 368 mis en figures, de l’imprimerie de P. M., in 8, oblungo.
Sotto ciascuna tarala è un cenno d’illustrazione tratto dai libri della scrittura in latino colla versione francese accanto, il tutto intagliato sulle tavole in rame: 156 cono le tavole del Testamento vecchio: 77 sono quelle del nuovo e unitamente ai 2 frontespizi formano 22 tavole in tutto.
Sotto ciascuna tarala è un cenno d’illustrazione tratto dai libri della scrittura in latino colla versione francese accanto, il tutto intagliato sulle tavole in rame: 156 cono le tavole del Testamento vecchio: 77 sono quelle del nuovo e unitamente ai 2 frontespizi formano 22 tavole in tutto.
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2132. VIGNON Claudio, Raccolta di trentaquattro singolari ritratti, la più parte d’imaginazione presi da personaggi storici ed eroici pubblicati da quel calcografo F. L. D. Ciartres.
Molti furono con bizzarria di capelli e di barbe intagliati e disegnati dallo stesso Vignon, altri tratti dai disegni di Rembrand e alcuni furono intagliati da Girolamo David. Piacerà conoscere i soggetti. Goffredo il Pio, Goffredo col gran dente di Lusignano, il Prete Janni, Cadamorto re d’Etiopia, II gran Nogai di Persia, Dionisio il tiranno, Attila, Barbarossa, Tamerlano, il gran Mogol, Nangazachi re del Giappone, Paracoussi re della Plata, Temir Pr. Tartaro, il G. Can di Tartaria, Atabalipa re di Persia, il re di Marocco, Empedocle, Archimede, Pitagora, Diogene, Platone, Sacrate, Solimano, Saladino, Tomaso Moro, Giuieppe Giusto, l’Eunuco della R. Candace, Scanderbec, Gastone di Foix, Filone Giudeo, Maometto, Aristotele, il Dott. Fausto.
Molti furono con bizzarria di capelli e di barbe intagliati e disegnati dallo stesso Vignon, altri tratti dai disegni di Rembrand e alcuni furono intagliati da Girolamo David. Piacerà conoscere i soggetti. Goffredo il Pio, Goffredo col gran dente di Lusignano, il Prete Janni, Cadamorto re d’Etiopia, II gran Nogai di Persia, Dionisio il tiranno, Attila, Barbarossa, Tamerlano, il gran Mogol, Nangazachi re del Giappone, Paracoussi re della Plata, Temir Pr. Tartaro, il G. Can di Tartaria, Atabalipa re di Persia, il re di Marocco, Empedocle, Archimede, Pitagora, Diogene, Platone, Sacrate, Solimano, Saladino, Tomaso Moro, Giuieppe Giusto, l’Eunuco della R. Candace, Scanderbec, Gastone di Foix, Filone Giudeo, Maometto, Aristotele, il Dott. Fausto.
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2133. VILLEFORE, Les vies des SS. Peres des deserts d’Occident avec des figures etc., à Paris, chez Mariette, 1708, in 12, 2 vol.
M. de Villefore ha prodotto anche due altri volumi colle vite de’ SS. Padri dei deserti dell’Oriente. In quest’opera le tavole cono 108, compresi i due frontespizi. Le incisioni sono mediocri e non gareggiano con quelle dei Sadeler sullo stesso soggetto.
M. de Villefore ha prodotto anche due altri volumi colle vite de’ SS. Padri dei deserti dell’Oriente. In quest’opera le tavole cono 108, compresi i due frontespizi. Le incisioni sono mediocri e non gareggiano con quelle dei Sadeler sullo stesso soggetto.
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2135. VITA Beati Joannis Nepomuceni Martyris, cum tabulis Joan. Andreae Pfeffel. Autore Bohuslao Balbino , Augustae Vindelicorum 1725, in 8.
La laboriosa esecuzione delle tav. di questa vita non basta a poter meritarle un luogo fra le più distinte degli incisori fiamminghi.
La laboriosa esecuzione delle tav. di questa vita non basta a poter meritarle un luogo fra le più distinte degli incisori fiamminghi.
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2137. VITA di S. Filippo Neri fiorentino fondatore della Congregazione dell’Oratorio di Roma dove morì nel 1595, della età sua ottanta. Fol. p. senza luogo ed anno. Tav. 45 compreso il frontespizio, ove è il ritratto del Santo.
Giacomo Stella come inventore sta nel basso del frontespizio e Christianus Sas (forse Sassone) è marcato come incisore, i quali intagliarono e posero il loro nome alle tav. 17, 27, 44. D’altro bulino sono però tutte le altre assai bene incise e benissimo composte, contrassegnate colle lettere L. C. le quali vogliono spiegare Lucas Ciamberlan che pose così il suo nome alla distesa nella tav. 20 Lucas Urbinas I V. Doctor invenit et sculpsit Romae. Molto raro è il trovare questo libro di cosi bella freschezza e conservazione, come sono rare le opere di questo valente disegnatore e troppo poco conosciute.
Giacomo Stella come inventore sta nel basso del frontespizio e Christianus Sas (forse Sassone) è marcato come incisore, i quali intagliarono e posero il loro nome alle tav. 17, 27, 44. D’altro bulino sono però tutte le altre assai bene incise e benissimo composte, contrassegnate colle lettere L. C. le quali vogliono spiegare Lucas Ciamberlan che pose così il suo nome alla distesa nella tav. 20 Lucas Urbinas I V. Doctor invenit et sculpsit Romae. Molto raro è il trovare questo libro di cosi bella freschezza e conservazione, come sono rare le opere di questo valente disegnatore e troppo poco conosciute.
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