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3977. CAMPO Antonio, Cremona fedelissima città illustrata etc. coi ritratti dei duchi, e duchesse di Milano, in fol., fig., Cremona, in casa dell’autore, 1585.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto. Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti. Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville, e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto. Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti. Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville, e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
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3980. CAROSI Fr. Ant., Collis Paradisi amoenitas, seu sacri conventus Assisiensis historiae lib. II, Montefalisco 1704, in fol., fig.
Con alcune poche, e cattive tavole in rame. Opera noiosa, e indigesta, ma utile per alcune notizie di fatto che portano qualche lume anche nelle arti per l’antichissima costruzione di quell’edificio.
Con alcune poche, e cattive tavole in rame. Opera noiosa, e indigesta, ma utile per alcune notizie di fatto che portano qualche lume anche nelle arti per l’antichissima costruzione di quell’edificio.
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3982. CASTELLAMONTE (di) conte Amedeo, La Veneria 236 Reale, palazzo di piacere, e di caccia ideato dall’A. R. di Carlo Emanuel II duca di Savoja, Torino 1672, in 4, fig.
Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
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3983. De CAUS Salamone, Hortus Palatinus a Friderico Rege Boemiae Electore Palatino Heidelbergae extractus, Francofurti, apud Theod. de Brie, 1620, in fol.
Sono le 30 tavole che descrivono questo luogo di delizie era ridotto un mucchio di sassi per forza di guerra, e di vicende umane.
Sono le 30 tavole che descrivono questo luogo di delizie era ridotto un mucchio di sassi per forza di guerra, e di vicende umane.
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3985. CHIESA (della) del Santo Sepolcro reputata l’antico Batisterio di Bologna, e in generale dei battisteri, discorso, Bologna 1772, in 8, fig., M. 50.
3989. CLUVERII Philippi, Italia antiqua, vol. 2, Lugduni Batavorum, ex officina Elzeviriana, 1624, in 4 grande, fig.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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3990. CLUVERII Philippi, Sicilia antiqua, item Sardinia, et Corsica, 1619, con 5 carte topografiche.
3993. CORONELLI, Singolarità di Venezia, e del suo dominio divise in più parti, vol. 3, in fol., contenenti i palazzi, le chiese, e la Brenta.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel nome dei luoghi, e delle cose.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel nome dei luoghi, e delle cose.
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3998. DESCRIPTION des bas-reliefs anciens trouvez depuis peu dans l’eglise cathédrale de Paris, a Paris 1711, in 4, fig.
Da una nota a mano nella prima carta viene attribuita quest’opera a M. Baudelot. Non abbiamo altro argomento per riconoscere con certezza quest’anonimo erudito.
Da una nota a mano nella prima carta viene attribuita quest’opera a M. Baudelot. Non abbiamo altro argomento per riconoscere con certezza quest’anonimo erudito.
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3999. DESCRIZIONE istorica del monastero di Monte Casino, Napoli 1751, in 8, fig.
Con due gran tavole in rame. Opera ben estesa per istruire di quel ricco deposito di preziosità.
Con due gran tavole in rame. Opera ben estesa per istruire di quel ricco deposito di preziosità.
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