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2791. CANINI Giovan Angelo, Iconografia, cioè disegno di imagini dei famosi primi monarchi, regi, filosofi, poeti etc. data in luce con aggiunta di alcu 50 ne annotazioni da Marc’Antonio Canini fratello dell’autore, Roma 1669, in fol., fig.
2792. CANINI, Immages de héros, et de grands hommes de l’antiquité, dessinées sur des medailles par Jean Ange Canini, gravées par Picard le Romain, Amsterdam 1731, in 4 gr.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
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2793. CAPPONI Joannis Baptistae, De Othone aereo etc. commentarius, Bononiae 1669, in 8, fig., M. 20 e 49.
La singolarissima medaglia è intagliata in rame e riportata nella pagina 24. Aggiutovi un foglietto in 8 di stampa della vera medaglia d’Ottone, 24 Imperatore. Bologna 1667 con la medaglia intagliata in legno assai bene e forse amendue sono contraffazioni.
La singolarissima medaglia è intagliata in rame e riportata nella pagina 24. Aggiutovi un foglietto in 8 di stampa della vera medaglia d’Ottone, 24 Imperatore. Bologna 1667 con la medaglia intagliata in legno assai bene e forse amendue sono contraffazioni.
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2794. CARONNI Felice, Sopra un piombo antico di Santa Apollonia, al sig. c. Giovan Giacomo Triulzi, Milano 1812, in 8, M. 96.
Colla medaglia stampata in rame sul testo.
Colla medaglia stampata in rame sul testo.
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2795. CASSINI Joan. Mariae, Vedi Passeri.
2798. CATTANEO Gaetano, Lettera al sig. Domenico Sestini sopra due medaglie greche del R. Gabinetto di Milano, Milano 1811, in 8, fig., M. 48.
In questa seconda impressione avvi un articolo di confutazione del sig. du Mersan: e la difesa dell’autore. Tre tavole di medaglie intagliate in rame sono alla fine.
In questa seconda impressione avvi un articolo di confutazione del sig. du Mersan: e la difesa dell’autore. Tre tavole di medaglie intagliate in rame sono alla fine.
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2802. De la CHAUSSE Causeo, Michelangelo parigino, 52 Le gemme antiche figurate consecrate al Cardinale Cesare Destrées, Roma 1700, in 4, fig.
Edizione che sembraci originale, sebbene siasi dubitato che la prima fosse pubblicata nel 1690, confondendo quest’opera con quella del Museo Romano; ma noi non l’abbiamo mai veduta. Quest’opera contiene dugento tavole intagliate in rame a contorno e assai nitidamente, da P. S. Bartoli colle rispettive illustrazioni, precedute dalla dedica, dal proemio e dagl’indici delle gemme.
Edizione che sembraci originale, sebbene siasi dubitato che la prima fosse pubblicata nel 1690, confondendo quest’opera con quella del Museo Romano; ma noi non l’abbiamo mai veduta. Quest’opera contiene dugento tavole intagliate in rame a contorno e assai nitidamente, da P. S. Bartoli colle rispettive illustrazioni, precedute dalla dedica, dal proemio e dagl’indici delle gemme.
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2803. De la CHAUSSE, Raccolta di gemme antiche figurate incise da P. S. Bartoli ed illustrate da M. Angelo Causeo della Chausse, edizione 2 (forse impropriamente così chiamata), Roma 1805, in 4, vol. 2, colle medesime tavole.
2809. COLTELLINI Lodovico, Lettera al signor abate Sestini su d’un antico avorio etrusco, Cortona 1787. — Altra lettera allo stesso su d’un’etrusca medaglia d’argento insigne, Cortona 1788. Aggiuntovi una promemoria sulla stessa, in 4, M. 23. — Aggiuntovi un disegno singolarissimo d’etrusca medaglia, presentata con un’iscrizione al Cardinale Borgia, anno 1790.
2818. DANIELE Francesco, Monete antiche di Capua con alcune brevi osservazioni, Napoli 1802, in 4, fig.
Le copiose monete intagliate e stampate fra il testo della opera sono eseguite con estrema accuratezza. In fine è un discorso sul culto di Giove, di Diana e di Ercole presso i campani e un commentario del Mazzocchi sulla legge Pagana dell’agro ercolanense.
Le copiose monete intagliate e stampate fra il testo della opera sono eseguite con estrema accuratezza. In fine è un discorso sul culto di Giove, di Diana e di Ercole presso i campani e un commentario del Mazzocchi sulla legge Pagana dell’agro ercolanense.
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