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Magnifica edizione col ritratto del Rre intagliato da Cochin ed impresso sopra la dedica.
Magnifica edizione col ritratto del Rre intagliato da Cochin ed impresso sopra la dedica.
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, Il Ratti viene in questa giustificato per i fierissimi attacchi scagliati contro di lui dal Milizia in una nota
ingiuriosa che vedesi nell’edizione delle opere e vita di Mengs ristampata a Bassano.
Il Ratti viene in questa giustificato per i fierissimi attacchi scagliati contro di lui dal Milizia in una nota
ingiuriosa che vedesi nell’edizione delle opere e vita di Mengs ristampata a Bassano.
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Undici di questi ritratti sono intagliati da Ottavio superiormente e sono bellissime prove; l’ultimo del Maratti è
d’altra mano. Gli intagli di questo maestro sono pochissimi e rari.
Undici di questi ritratti sono intagliati da Ottavio superiormente e sono bellissime prove; l’ultimo del Maratti è
d’altra mano. Gli intagli di questo maestro sono pochissimi e rari.
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,. Queste sono poesie in onore di molte delle sue principali pitture, scritte da’ primi letterati di quel secolo.
Queste sono poesie in onore di molte delle sue principali pitture, scritte da’ primi letterati di quel secolo.
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Sono questi 44 ritratti all’acqua forte in grande intagliati con libertà, ma senza buon gusto, i quali però
conservano il carattere che questo artista metteva nelle sue opere di pennello. Esemplare in mar. rosso dorato
della Biblioteca Pisani.
Sono questi 44 ritratti all’acqua forte in grande intagliati con libertà, ma senza buon gusto, i quali però
conservano il carattere che questo artista metteva nelle sue opere di pennello. Esemplare in mar. rosso dorato
della Biblioteca Pisani.
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, Questo Libro per la prima parte è ingegnoso, singolare, ardito, sebbene possa trovare qualcuno che sia di un
avviso diverso molto dall’autore. Per la seconda è utile, diligente, istruttivo. Per l’ultima è troppo severo nella
critica e poteva rettificare senza puntare. È da bramarsi che questo scrittore non tralasci però di produrre altre
opere in materia d’arte.
Questo Libro per la prima parte è ingegnoso, singolare, ardito, sebbene possa trovare qualcuno che sia di un
avviso diverso molto dall’autore. Per la seconda è utile, diligente, istruttivo. Per l’ultima è troppo severo nella
critica e poteva rettificare senza puntare. È da bramarsi che questo scrittore non tralasci però di produrre altre
opere in materia d’arte.
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, Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
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, Sonovi molte memorie biografiche per la prima volta prodotte e in principio è il ritratto di Irene da Spilimbergo,
fatto da Tiziano.
Sonovi molte memorie biografiche per la prima volta prodotte e in principio è il ritratto di Irene da Spilimbergo,
fatto da Tiziano.
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