Search Constraints
Search Results
Va unita cogli scrittori della Bizantina, ma può stare anche separatamente. Questi tre volumi formano il
complesso dell’opera che può ritenersi fra le più copiose e principali di numismatica: le numerosissime tavole
stanno collocate fra il testo a’ luoghi rispettivi.
Va unita cogli scrittori della Bizantina, ma può stare anche separatamente. Questi tre volumi formano il
complesso dell’opera che può ritenersi fra le più copiose e principali di numismatica: le numerosissime tavole
stanno collocate fra il testo a’ luoghi rispettivi.
Show More
, Con due tavole intagliate in rame con molta accuratezza.
Con due tavole intagliate in rame con molta accuratezza.
Show More
42
, Questa rara collezione è mancante del testo, poiché avendo il duca fatto intagliare in gran parte le gemme e i
monumenti del suo ricchissimo museo, che aveva intenzione di far continuare, rimase il tutto sospeso alla sua
morte seguita nel 1713 e immediatamente dopo quella, essendo cadute in mano d’un destro stampatore queste 53
tavole, ne furono furtivamente tirate alcune copie precedute da un bellissimo frontespizio, ove il ritratto del duca
in mezzo ai Geni delle virtù e delle scienze vedesi collocato, disegnato da Car. Maratti ed inciso da Gustavo
Ameling. Nel 1747 poi comparve in intiero con queste e tutte le altre stampe riunite il Museo Odescalchi.
Questa rara collezione è mancante del testo, poiché avendo il duca fatto intagliare in gran parte le gemme e i
monumenti del suo ricchissimo museo, che aveva intenzione di far continuare, rimase il tutto sospeso alla sua
morte seguita nel 1713 e immediatamente dopo quella, essendo cadute in mano d’un destro stampatore queste 53
tavole, ne furono furtivamente tirate alcune copie precedute da un bellissimo frontespizio, ove il ritratto del duca
in mezzo ai Geni delle virtù e delle scienze vedesi collocato, disegnato da Car. Maratti ed inciso da Gustavo
Ameling. Nel 1747 poi comparve in intiero con queste e tutte le altre stampe riunite il Museo Odescalchi.
Show More
, Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le
vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore
del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le
vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore
del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
Show More
, Ristampata malamente per speculazione libraria. Vedi De la Chausse, 2 vol., in 8, fig.
Ristampata malamente per speculazione libraria. Vedi De la Chausse, 2 vol., in 8, fig.
Show More
, Esemplare in carta grande.
Esemplare in carta grande.
Show More
, La pietra apparteneva a M. du Vivier. Nel volume sono molte altre medaglie intagliate a illustrazione
dell’argomento. E in fine è un fragmento di Porfirio tratto dall’edizione di Eusebio, esposto da Giuseppe
Scaligero.
La pietra apparteneva a M. du Vivier. Nel volume sono molte altre medaglie intagliate a illustrazione
dell’argomento. E in fine è un fragmento di Porfirio tratto dall’edizione di Eusebio, esposto da Giuseppe
Scaligero.
Show More
43
, Dedicata al duca d’Orleans. Si tratta in questa memoria del famosi sigillo di Michelangelo, che vedesi intagliato
in rame in due modi e dall’incavo e dal rilievo, cioè a dritta e a sinistra. Questa illustrazione apparve dopo i
lunghi dispareri e contese di mad. le Hay e mons. de Mautour, di cui sono pieni i giornali di Trévoux: sempre si
spiegò il significato di questa gemma come un baccanale, o una vendemmia e provasi che non è questa la dovuta
interpretazione: su tutto ciò che riguarda questa pietra leggasi Mariette, che estesamente ne ragiona nella sua
grand’opera a p. 311.
Dedicata al duca d’Orleans. Si tratta in questa memoria del famosi sigillo di Michelangelo, che vedesi intagliato
in rame in due modi e dall’incavo e dal rilievo, cioè a dritta e a sinistra. Questa illustrazione apparve dopo i
lunghi dispareri e contese di mad. le Hay e mons. de Mautour, di cui sono pieni i giornali di Trévoux: sempre si
spiegò il significato di questa gemma come un baccanale, o una vendemmia e provasi che non è questa la dovuta
interpretazione: su tutto ciò che riguarda questa pietra leggasi Mariette, che estesamente ne ragiona nella sua
grand’opera a p. 311.
Show More
, Il soggetto che in quest’opera è preso di mira sono le medaglie non omettendo cosa alcuna che possa erudire un
buon numismatico, essendo quello il principal studio dell’autore ed essendo a ciò quasi intieramente consecrate
le 30 tavole che trovansi in fine dei due volumi.
Il soggetto che in quest’opera è preso di mira sono le medaglie non omettendo cosa alcuna che possa erudire un
buon numismatico, essendo quello il principal studio dell’autore ed essendo a ciò quasi intieramente consecrate
le 30 tavole che trovansi in fine dei due volumi.
Show More
,