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3728. FONTANA Carlo cav. architetto, Discorso sopra l’antico monte Citatorio situato in Campo Marzio, Roma 1708, in fol., fig., seconda edizione. — Aggiuntovi: Anzio, e sue antichità dalla Porta di S. Giovanni ai Volsci in vicinanza del nuovo porto dello stesso, Roma 1710.
3738. FRANZINI Federico, Roma antica, e moderna ec., Roma, 1668, per i successori al Mascardi, in 8, figurato.
Questo Franzini editore raccolse da tutte le guide precedenti, ed epilogò le nozioni d’ogni genere sacre, e profane per comodo de’ viaggiatori.
Questo Franzini editore raccolse da tutte le guide precedenti, ed epilogò le nozioni d’ogni genere sacre, e profane per comodo de’ viaggiatori.
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3739. FULVII Andreae, Antiquaria urbis Romae, per magistrum Jacobum Mazzocchium, a. 1513 triumphante P. Leone X Pontifice maximo, in 4. Questo libro scritto in versi, e dedicato a Leone X è ritenuto fra i più rari, e preziosi delle antichità, e non ne venne fatta altra edizione.
3740. FULVII Andreae, Antiquitates urbis Romae nuperrime editae, Romae 1527, in fol. p.
Questo libro prezioso per la sua edizione, non meno che per la dottrina del celebre antiquario, non è citato nel Rangiaschi, Biblioteca dello Stato Pontificio, benché pubblicato in Roma. A tergo del frontespizio in cui sono sette endecasillabi di Giovanni Fulvio al lettore, è il privilegio di Clemente VII, segue una prefazione in via di dedica al Papa, poi le tavole dei Capitoli, e delle materie, i quali prolegomeni occupano 9 foglietti. Poi il testo comincia dal foglio 1 al 106, in fine sono 5 foglietti di versi in onore del popolo romano, e un’egloga sull’esposizione di Romolo e Remo nel Tevere.
Questo libro prezioso per la sua edizione, non meno che per la dottrina del celebre antiquario, non è citato nel Rangiaschi, Biblioteca dello Stato Pontificio, benché pubblicato in Roma. A tergo del frontespizio in cui sono sette endecasillabi di Giovanni Fulvio al lettore, è il privilegio di Clemente VII, segue una prefazione in via di dedica al Papa, poi le tavole dei Capitoli, e delle materie, i quali prolegomeni occupano 9 foglietti. Poi il testo comincia dal foglio 1 al 106, in fine sono 5 foglietti di versi in onore del popolo romano, e un’egloga sull’esposizione di Romolo e Remo nel Tevere.
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3741. FULVIO Andrea, L’antichità di Roma colle aggiunzioni di Girolamo Ferucci, e in fine un’orazione dello stesso Fulvio delle lodi di Roma, Venezia, 1588, per Girolamo Francini, in 8. — Aggiuntevi: Le antichità della città di Roma raccolte per Bernardo Gamucci da S. Geminiano. Edizione seconda, riveduta e corretta da Tommaso Pocacchi, Venezia 1588, fig., ambedue con tavole in legno. 195
3743. GAMUCCI Bernardo, Quattro libri dell’antichità della città di Roma, raccolte sotto brevità da diversi antichi, e moderni scrittori, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 4, fig.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
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3748. GIOVANNOLI Alò da Civita Castellana, Roma antica, Roma 1619, in fol. obl., fig., libri III.
Questi tre libri sono affatto senza testo, meno un’interpretazione delle tavole in italiano, e in latino intagliato sotto le stesse. La prima parte contiene il frontespizio figurato, la pianta di Roma, e 33 tavole. Il secondo contiene 40 tavole, e un frontespizio istoriato, e il terzo 50 tav. con un frontespizio figurato. Le incisioni sono all’acqua forte eseguite in una maniera tutta proprio di questo autore.
Questi tre libri sono affatto senza testo, meno un’interpretazione delle tavole in italiano, e in latino intagliato sotto le stesse. La prima parte contiene il frontespizio figurato, la pianta di Roma, e 33 tavole. Il secondo contiene 40 tavole, e un frontespizio istoriato, e il terzo 50 tav. con un frontespizio figurato. Le incisioni sono all’acqua forte eseguite in una maniera tutta proprio di questo autore.
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3750. GORIO Francisci, Monumentum sive columbarium libertorum, et servorum Liviae Augustae et caesarum, Romae detectae in via Appia, an. 1726, Florentiae 1727, fig., in fol.
Con 20 tavole in fine, e una in principio coi medaglioni di Livia.
Con 20 tavole in fine, e una in principio coi medaglioni di Livia.
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3757. KIPPINGI Henrici, Antiquitatum romanarum libri quatuor, Franequerae 1684, in 12.
Libro eruditissimo esteso con aridità, ma pieno di nozioni critiche, e di esami sugli autori precedenti.
Libro eruditissimo esteso con aridità, ma pieno di nozioni critiche, e di esami sugli autori precedenti.
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