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2776. BOECE Anselme de Boot, Le parfait Joaillier, ou histoire des pierreries, de nouveau enrichi de belles annotations, indices et figures par André Toll, Lion 1644, in 8, fig. Traduzione dal latino.
Opera curiosa e ricercata per le molte notizie che contiene: i bibliografi francesi l’apprezzano più della latina, forse perché la versione nella lingua nativa per l’uso che ne hanno fatto facilmente gli artisti, ha diminuito il numero degli esemplari.
Opera curiosa e ricercata per le molte notizie che contiene: i bibliografi francesi l’apprezzano più della latina, forse perché la versione nella lingua nativa per l’uso che ne hanno fatto facilmente gli artisti, ha diminuito il numero degli esemplari.
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2785. BRACCI Domenico Augusto, Memorie degli antiche Incisori che scolpirono i loro nomi in gemme 49 e cammei, Firenze 1784, vol. 2, in fol., italiano e latino.
Questo benemerito e infaticabile autore imprese un’opera che avrebbe abbisognato di maggior assistenza per eseguirla con più gusto. Non cessa però d’esser utile e ben fatta; e quando le incisioni fossero trattate con più grazia e vi fosse qualche poco di più critica e minor prolissità nel testo, potrebbe tenersi in massimo pregio. Le tavole delle gemme sono 114 e 46 quelle degli altri monumenti.
Questo benemerito e infaticabile autore imprese un’opera che avrebbe abbisognato di maggior assistenza per eseguirla con più gusto. Non cessa però d’esser utile e ben fatta; e quando le incisioni fossero trattate con più grazia e vi fosse qualche poco di più critica e minor prolissità nel testo, potrebbe tenersi in massimo pregio. Le tavole delle gemme sono 114 e 46 quelle degli altri monumenti.
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2801. De la CHAU, et le Blond, Description des principales pierres gravées du cabinet de monseig. le Duc d’Orleans, vol. 2, Paris 1780, in fol., fig.
Bella anzi magnifica raccolta. Il primo volume contiene 97 tavole illustrate con molta erudizione: 76 ne contiene il secondo, senza contare la bella stampa col ritratto del duca in principio intagliata da Saint Aubin e molti altri ornamenti e vignette sparse in questa magnifica edizione del medesimo intagliatore, che ha tenuto nell’intaglio delle gemme una via di mezzo tra lo stile di Bouchardon adoperato nelle opere di Mariette e l’eleganza del C. di Caylus, che non sapeva mai perdere di vista il tipo dell’antichità. Questa è una delle più belle opere in questa materia, non potendo lodarsi però la poca moderazione con cui sono maltrattati nella prefazione tutti gli autori, che hanno preceduto in questa carriera di lavoro i due ottimi collaboratori, amendue abati sunnominati, i quali non professarono troppa modestia. Esemplare intonso di prima freschezza. In mar.
Bella anzi magnifica raccolta. Il primo volume contiene 97 tavole illustrate con molta erudizione: 76 ne contiene il secondo, senza contare la bella stampa col ritratto del duca in principio intagliata da Saint Aubin e molti altri ornamenti e vignette sparse in questa magnifica edizione del medesimo intagliatore, che ha tenuto nell’intaglio delle gemme una via di mezzo tra lo stile di Bouchardon adoperato nelle opere di Mariette e l’eleganza del C. di Caylus, che non sapeva mai perdere di vista il tipo dell’antichità. Questa è una delle più belle opere in questa materia, non potendo lodarsi però la poca moderazione con cui sono maltrattati nella prefazione tutti gli autori, che hanno preceduto in questa carriera di lavoro i due ottimi collaboratori, amendue abati sunnominati, i quali non professarono troppa modestia. Esemplare intonso di prima freschezza. In mar.
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2802. De la CHAUSSE Causeo, Michelangelo parigino, 52 Le gemme antiche figurate consecrate al Cardinale Cesare Destrées, Roma 1700, in 4, fig.
Edizione che sembraci originale, sebbene siasi dubitato che la prima fosse pubblicata nel 1690, confondendo quest’opera con quella del Museo Romano; ma noi non l’abbiamo mai veduta. Quest’opera contiene dugento tavole intagliate in rame a contorno e assai nitidamente, da P. S. Bartoli colle rispettive illustrazioni, precedute dalla dedica, dal proemio e dagl’indici delle gemme.
Edizione che sembraci originale, sebbene siasi dubitato che la prima fosse pubblicata nel 1690, confondendo quest’opera con quella del Museo Romano; ma noi non l’abbiamo mai veduta. Quest’opera contiene dugento tavole intagliate in rame a contorno e assai nitidamente, da P. S. Bartoli colle rispettive illustrazioni, precedute dalla dedica, dal proemio e dagl’indici delle gemme.
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2803. De la CHAUSSE, Raccolta di gemme antiche figurate incise da P. S. Bartoli ed illustrate da M. Angelo Causeo della Chausse, edizione 2 (forse impropriamente così chiamata), Roma 1805, in 4, vol. 2, colle medesime tavole.
2859. GIULIANELLI Andrea Pietro, Memorie degli intagliatori moderni in pietre dure, cammei e gioje dal secolo XV fino al XVIII, Livorno1753, in 4.
Quest’opera non è se non una versione dal francese del trattato sopra le pietre intagliate di Mariette, cui il traduttore fece utili note ed aggiunte col voto de’ primi letterati. Manca in questa materia un’opera più in grande, che è molto desiderabile, poiché tutte le ricerche degli eruditi si sono sempre dirette per la parte storica ed antiquaria, troppo trascurando di osservare le gemme e le medaglie come produzione dell’arte
Quest’opera non è se non una versione dal francese del trattato sopra le pietre intagliate di Mariette, cui il traduttore fece utili note ed aggiunte col voto de’ primi letterati. Manca in questa materia un’opera più in grande, che è molto desiderabile, poiché tutte le ricerche degli eruditi si sono sempre dirette per la parte storica ed antiquaria, troppo trascurando di osservare le gemme e le medaglie come produzione dell’arte
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2981. RASPE Catalogue raisonné d’une collection générale de pierres gravées antiques et modernes tant en creux que camées, tireés des plus célebres cabinets de l’Europe moulées en pâtes par Jacques Tassie sculpteur, orné de planches gravées, Londres 1761, 2 vol., in 4, fig. ingl. e fran.
Molti preliminari dottissimamente sono esposti dall’autore e procedesi con un abisso di pazienza e di cognizioni a riordinare per materie, ossia per soggetto un numero di 15800 pietre incise. Termina il secondo volume con 57 tavole in rame assai ben incise. Esemplare in carta distinta, leg. in mar. in un solo grosso volume.
Molti preliminari dottissimamente sono esposti dall’autore e procedesi con un abisso di pazienza e di cognizioni a riordinare per materie, ossia per soggetto un numero di 15800 pietre incise. Termina il secondo volume con 57 tavole in rame assai ben incise. Esemplare in carta distinta, leg. in mar. in un solo grosso volume.
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3045. VENUTO Rudolphino cortonensi, Ragionamento sopra un frammento di un antico diaspro intagliato, Roma 1747, in 4, fig., M. 40.
La tavola è stampata nella pagina.
La tavola è stampata nella pagina.
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3072. WINCKELMANN, Description des pierres gravées du feu baron de Stosch, Florence 1760, en 4.
Quest’opera quantunque riempia un grosso volume è fatalmente stata eseguita senza le tavole, che dagl’intelligenti sarebbero tanto desiderate.
Quest’opera quantunque riempia un grosso volume è fatalmente stata eseguita senza le tavole, che dagl’intelligenti sarebbero tanto desiderate.
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3073. WORLIDGE I. painter, A select collection of drawings from curious antique gems most of them in the possession of the nobility and gentry of this kingdom. Etched after the manner of Rembrandt, Londou-Dryden Leach 1768, 2 vol., in fol., planch. 183.
Quoique datée de 1768 cette édition a été publiée apres 1780: on l’à antidatée a fin de la faire passér pour l’édition originale quai avait réellement paru en 1768 mais en plus petit, et sans texte (Manuel de Brunet). Nondimeno è da tenersi questo libro fra i più preziosi in questa materia, essendo le tavole di bello ed elegante lavoro, quantunque si allontanino per vaghezza d’incisione dal gusto dell’antichità. Esemplare magnifico in mar. verde dorato col ritratto dell’autore a principio. Niente di più lontano avvi dallo stile e dal carattere dell’antichità quanto il modo di Rembrand per rappresentarla e l’autore annunzia di aver precisamente preso quello di mira.
Quoique datée de 1768 cette édition a été publiée apres 1780: on l’à antidatée a fin de la faire passér pour l’édition originale quai avait réellement paru en 1768 mais en plus petit, et sans texte (Manuel de Brunet). Nondimeno è da tenersi questo libro fra i più preziosi in questa materia, essendo le tavole di bello ed elegante lavoro, quantunque si allontanino per vaghezza d’incisione dal gusto dell’antichità. Esemplare magnifico in mar. verde dorato col ritratto dell’autore a principio. Niente di più lontano avvi dallo stile e dal carattere dell’antichità quanto il modo di Rembrand per rappresentarla e l’autore annunzia di aver precisamente preso quello di mira.
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