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Numismatica e pietre intagliate
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Bella anzi magnifica raccolta. Il primo volume contiene 97 tavole illustrate con molta erudizione: 76 ne contiene
il secondo, senza contare la bella stampa col ritratto del duca in principio intagliata da Saint Aubin e molti altri
ornamenti e vignette sparse in questa magnifica edizione del medesimo intagliatore, che ha tenuto nell’intaglio
delle gemme una via di mezzo tra lo stile di Bouchardon adoperato nelle opere di Mariette e l’eleganza del C. di
Caylus, che non sapeva mai perdere di vista il tipo dell’antichità. Questa è una delle più belle opere in questa
materia, non potendo lodarsi però la poca moderazione con cui sono maltrattati nella prefazione tutti gli autori,
che hanno preceduto in questa carriera di lavoro i due ottimi collaboratori, amendue abati sunnominati, i quali
non professarono troppa modestia. Esemplare intonso di prima freschezza. In mar.
Bella anzi magnifica raccolta. Il primo volume contiene 97 tavole illustrate con molta erudizione: 76 ne contiene
il secondo, senza contare la bella stampa col ritratto del duca in principio intagliata da Saint Aubin e molti altri
ornamenti e vignette sparse in questa magnifica edizione del medesimo intagliatore, che ha tenuto nell’intaglio
delle gemme una via di mezzo tra lo stile di Bouchardon adoperato nelle opere di Mariette e l’eleganza del C. di
Caylus, che non sapeva mai perdere di vista il tipo dell’antichità. Questa è una delle più belle opere in questa
materia, non potendo lodarsi però la poca moderazione con cui sono maltrattati nella prefazione tutti gli autori,
che hanno preceduto in questa carriera di lavoro i due ottimi collaboratori, amendue abati sunnominati, i quali
non professarono troppa modestia. Esemplare intonso di prima freschezza. In mar.
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, Non dobbiam dubitare in assegnare a quest’opera un primato sulle altre di questo genere non tanto per
l’esecuzione, quanto per la dottrina, poiché concorse a determinarlo il consenso universale. Le tavole sono
intagliate con gusto infinito, quantunque alcuno riconosca troppo evidente lo stile di Bouchardon che le disegnò,
piuttosto che lo stile dell’an 70tichità. Ma rendere le piccole gemme in disegni, senza privarle di quella
originalità che le rende sì pregievoli, è tanto difficile, che a convincersene basta il percorrere una biblioteca
d’autori di litografia e si arriva quasi a giudicarlo impossibile. Comincia l’opera col trattato delle pietre incise,
indi viensi alla parte più importante e più nuova, cioè alla storia degli incisori in pietre dure di cui eravamo
digiuni e che pur anche ci lascia molto desiderio di veder ampliata. Proseguesi con un trattato sulle meccaniche
di quest’arte e sulla natura dei materiali, delle contraffazioni, degl’impronti etc. Passa l’autore a darci una
preziosa Biblioteca Dattiliografica ove sono esaminate le opere che fino a quel giorno avevano veduta la luce e
finisce il volume primo con la tavola degli autori.
Il secondo volume comincia con una prefazione storica sulle pietre incise del Gabinetto Reale, poi vengono 132
gemme istoriate colla rispettiva illustrazione ad ogni pagina e in fine 125 teste, le quali non hanno il corredo
d’alcuna illustrazione, fuorché un semplice elenco. Esemplare intonso di prima freschezza.
Non dobbiam dubitare in assegnare a quest’opera un primato sulle altre di questo genere non tanto per
l’esecuzione, quanto per la dottrina, poiché concorse a determinarlo il consenso universale. Le tavole sono
intagliate con gusto infinito, quantunque alcuno riconosca troppo evidente lo stile di Bouchardon che le disegnò,
piuttosto che lo stile dell’an 70tichità. Ma rendere le piccole gemme in disegni, senza privarle di quella
originalità che le rende sì pregievoli, è tanto difficile, che a convincersene basta il percorrere una biblioteca
d’autori di litografia e si arriva quasi a giudicarlo impossibile. Comincia l’opera col trattato delle pietre incise,
indi viensi alla parte più importante e più nuova, cioè alla storia degli incisori in pietre dure di cui eravamo
digiuni e che pur anche ci lascia molto desiderio di veder ampliata. Proseguesi con un trattato sulle meccaniche
di quest’arte e sulla natura dei materiali, delle contraffazioni, degl’impronti etc. Passa l’autore a darci una
preziosa Biblioteca Dattiliografica ove sono esaminate le opere che fino a quel giorno avevano veduta la luce e
finisce il volume primo con la tavola degli autori.
Il secondo volume comincia con una prefazione storica sulle pietre incise del Gabinetto Reale, poi vengono 132
gemme istoriate colla rispettiva illustrazione ad ogni pagina e in fine 125 teste, le quali non hanno il corredo
d’alcuna illustrazione, fuorché un semplice elenco. Esemplare intonso di prima freschezza.
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,Quest’opera quantunque riempia un grosso volume è fatalmente stata eseguita senza le tavole, che
dagl’intelligenti sarebbero tanto desiderate.
Quest’opera quantunque riempia un grosso volume è fatalmente stata eseguita senza le tavole, che
dagl’intelligenti sarebbero tanto desiderate.
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