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4061. PATRICELLI Francesco, Cronica della chiesa, e badia di S. Stefano di Bologna, Bologna 1575, in 8, fig. — Aggiuntavi la relazione istorica, ovvero Cronica di Donato Pullieni, Bologna 1600.
Ambedue questi libri non sono comuni, e riportano interessanti notizie de’ più antichi edifici di Bologna.
Ambedue questi libri non sono comuni, e riportano interessanti notizie de’ più antichi edifici di Bologna.
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4073. POLIDORO Valerio, Le religiose memorie della chiesa di S. Antonio di Padova, Venezia, 1590, presso Paolo Majetto, in 4 pic.
Questo buon libro per le cognizioni in esso contenute fu intitolato a Sisto V di cui vedesi un bel ritratto in legno a tergo del frontespizio.
Questo buon libro per le cognizioni in esso contenute fu intitolato a Sisto V di cui vedesi un bel ritratto in legno a tergo del frontespizio.
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4084. RUBENS Pietro Paolo, Palazzi di Genova, colla data di Anversa 1622, in fol., fig.
Questa prima edizione non contiene che 72 tavole formanti la prima parte di quest’opera di fresca e nitidissima impressione.
Questa prima edizione non contiene che 72 tavole formanti la prima parte di quest’opera di fresca e nitidissima impressione.
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4085. RUBENS Pietro Paolo, La stessa opera colla 2 parte contenente altre 67 tavole, oltre quelle della prima parte, in fol., fig., senza data.
In questa seconda edizione i caratteri, e la carta non sono come nella prima ma di molto inferiori: l’ortografia dell’avviso ai lettori con maggiori errori di stampa, e verosimilmente l’opera fu ridotta al completo dopo la prima parte pubblicata da Rubens, che nell’avviso indica di voler dare un piccol numero di questi edifici; e distratto da altri lavori in Ispagna, e in Inghilterra avrà lasciato i palazzi di Genova, poiché già in quella prima parte aveva dati i più insigni pel gusto dell’architettura, se non pel lusso della meccanica esecuzione. Ora si riproducono i palazzi di Genova nuovamente in diversa maniera per quaderni.
In questa seconda edizione i caratteri, e la carta non sono come nella prima ma di molto inferiori: l’ortografia dell’avviso ai lettori con maggiori errori di stampa, e verosimilmente l’opera fu ridotta al completo dopo la prima parte pubblicata da Rubens, che nell’avviso indica di voler dare un piccol numero di questi edifici; e distratto da altri lavori in Ispagna, e in Inghilterra avrà lasciato i palazzi di Genova, poiché già in quella prima parte aveva dati i più insigni pel gusto dell’architettura, se non pel lusso della meccanica esecuzione. Ora si riproducono i palazzi di Genova nuovamente in diversa maniera per quaderni.
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4074. RACCOLTA di opinioni, e disegni emessi in diversi tempi per la facciata del Duomo di Milano.
Opera che non escì mai così riuscita, ma fu collezionata da qualche diligente amatore di cose patrie, rarissima, e la sola che noi conosciamo così copiosa. Appartenne al signor Giusep 251 pe Bossi. Gli autori di cui sono le opinioni, sono, il Richini, il Castelli, il Barattieri, il Bernini, il Giattini, il Caravaggio, il Longhena, Sebastiano Rocca Tagliata, l’Orlandi, il Paoli, Guid’Antonio Costa, il de Capitanei, D. Camillo Govio. I disegni incisi in rame sono del Pellegrini, del Richini, di Carlo Buzio, e di Francesco Castelli l’alzato colla pianta; con altri pareri anche anonimi. Principalmente tutte queste opinioni s’aggirarono nel 1652 per risolvere se si dovesse attenersi al progetto del Buzio, o del Castelli.
Opera che non escì mai così riuscita, ma fu collezionata da qualche diligente amatore di cose patrie, rarissima, e la sola che noi conosciamo così copiosa. Appartenne al signor Giusep 251 pe Bossi. Gli autori di cui sono le opinioni, sono, il Richini, il Castelli, il Barattieri, il Bernini, il Giattini, il Caravaggio, il Longhena, Sebastiano Rocca Tagliata, l’Orlandi, il Paoli, Guid’Antonio Costa, il de Capitanei, D. Camillo Govio. I disegni incisi in rame sono del Pellegrini, del Richini, di Carlo Buzio, e di Francesco Castelli l’alzato colla pianta; con altri pareri anche anonimi. Principalmente tutte queste opinioni s’aggirarono nel 1652 per risolvere se si dovesse attenersi al progetto del Buzio, o del Castelli.
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4090. SCALETTA Carlo Cesare, Il fonte pubblico di Faenza con un’appendice d’istruzione agli architetti per comporre simili fabbriche, Faenza 1719, in 8, figurato.
Con tre cattive tavole intagliate in rame.
Con tre cattive tavole intagliate in rame.
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4096. SGRILLI Bernardo Sansone, Descrizione e studii dell’insigne fabbrica di S. M. del Fiore, metropolitana fiorentina, Firenze 1733, in fol., fig.
La descrizione è stesa da Girolamo Ticciati. La seconda tavola col pavimento del tempio è disegno del senator Nelli di cui vedesi il ritratto avanti il frontespizio. Le tavole sono 17. Vedi anche La metropolitana fior.
La descrizione è stesa da Girolamo Ticciati. La seconda tavola col pavimento del tempio è disegno del senator Nelli di cui vedesi il ritratto avanti il frontespizio. Le tavole sono 17. Vedi anche La metropolitana fior.
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4094. SEBASTIANI Leopoldo, Descrizione del palazzo di Caprarola, Roma 1741, in 8.
3971. BUONAMICI Giovan Francesco, Metropolitana di Ravenna, Bologna 1748. — Aggiuntovi: il Museo Arcivescovile, e la descrizione della Rotonda di Ravenna, che forma la seconda parte dell’opera suddetta, Bologna 1754, in fol. grand.
Opera che si presenta per la mole con grande apparato, 234 ma che fa fede della mediocrità dell’autore. Le iscrizioni però e i monumenti riportati nella seconda compensano il cattivo gusto della prima in cui produconsi le opere di questo architetto.
Opera che si presenta per la mole con grande apparato, 234 ma che fa fede della mediocrità dell’autore. Le iscrizioni però e i monumenti riportati nella seconda compensano il cattivo gusto della prima in cui produconsi le opere di questo architetto.
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4045. MESCHINELLO, La chiesa ducale di S. Marco colle notizie del suo innalzamento, mosaici, iscrizioni etc., volumetti 4 legati in due tomi, dal 1753 al 1754, in 8.
Non essendovi di meglio, bisogna esser paghi del poco che con mediocrità di mezzi riunì questo benemerito autore. Il tempio di San Marco poteva meritare il più dotto, e più profondo degl’illustratori.
Non essendovi di meglio, bisogna esser paghi del poco che con mediocrità di mezzi riunì questo benemerito autore. Il tempio di San Marco poteva meritare il più dotto, e più profondo degl’illustratori.
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