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3803. NERINI Felicis, De templo, et coenobio SS. Bonifacii, et Alexi historica monumenta, Romae 1752, in 4, fig.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
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3806. OVERBEKE Bonaventura, Degli avanzi dell’antica Roma. Opera postuma tradotta, ed accresciuta da Paolo Rolli, Londra 1739, in 8.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
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3810. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, in Venezia, per Mattio Pagan, 1555, in 8.
3815. PANCIROLI Ottavio, Tesori nascosti dell’alma città di Roma con nuovo ordine ristampati, ed arricchiti, Roma 1625, in 8, fig.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
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3821. DU PERAC Stefano, Vestigii delle antichità di Roma raccolti, e ritratti in perspettiva, Roma, presso Lorenzo della Vaccheria, 1575, in fol. obl.
Sono 40 tavole compreso il frontespizio d’intaglio abbastanza cattivo, e privo di gusto, ma hanno qualche carattere della verità nell’imitazione superficiale, e materiale degli oggetti.
Sono 40 tavole compreso il frontespizio d’intaglio abbastanza cattivo, e privo di gusto, ma hanno qualche carattere della verità nell’imitazione superficiale, e materiale degli oggetti.
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3854. De ROMA prisca, et nova. Varii auctores prout in seguenti pagella cernere est, idest, Francisci Albertini, De urbe Roma. P. Victoris, De regionibus urbis Romae. Vibius, de fluminibus etc. et de origine, situ, et qualitate Romae. Pomponii Leti, De vetustate urbis. Fabricii Varani, De urbe Roma collectanea. Raphaelis Volaterrani, Descriptio urbis Romae. Flavius. Rutilii Claudii Numantii, Poema cui titulus: Itinerarium. Laurentii Vallae, Carmen de natali patriae suae. et Volaterra, inde origine urbis poema. Romae, ex aedibus Mazzocchi, 1514, in 4. — Addito Antonini Ponti Consentini Rhomitypion, Romae, per Antonium Bladum, 1524. Questa collezione d’antichi scrittori di antichità romane è rara a trovarsi, ed interessantissima. Vedi l’altra collezione Antiquitatum variarum auctores, che dopo questa apparve in Venezia nel 1552.
3855. ROMA antica, e moderna; ossia nuova descrizione di tutti gli antichi edifici moderni, sacri, e profani con 200 e più figure in rame; il tutto cavato dal Baronio, Bosso, Nardini, Grevio, ed altri classici autori, presso Roisecco, Roma, 1765, vol. 3, fig.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
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3861. ROSINI Joannis, Antiquitatum romanarum corpus absolutissimum cum notis Dempsteri, cui accedunt Pauli Manutii libri duo de legibus, et de Senatu etc., Amstelodami 1743, in 4, fig.
Questo è riputato il libro più completo, e più ricco in fatto di antichità romane. La migliore edizione è questa, cui ne successero moltissime altre; ne era apparsa una Lugd. Bat. 1663, in 4.
Questo è riputato il libro più completo, e più ricco in fatto di antichità romane. La migliore edizione è questa, cui ne successero moltissime altre; ne era apparsa una Lugd. Bat. 1663, in 4.
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3864. ROSSI (De), Disegni di varj altari, e cappelle nelle chiese di Roma colle loro facciate, piante, e misure dei più celebri architetti. Data in luce da Domenico de Rossi nella sua stamperia in Roma, in fol., fig., tav. 50.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
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3869. ROSSINI Pietro, Il Mercurio errante delle grandezze di Roma tanto antiche che moderne, diviso in due parti, o volumi, Roma 1789, vol. 2, in 12.
Questo per molto tempo è stato giustamente riguardato come uno de’ libri meglio fatti per il forestiere, e succinto, e chiaro, e utile. Vi sono alcune passabili tavole all’acqua 218 forte intagliate da quel bravo Nicole, e da Piranesi medesimo.
Questo per molto tempo è stato giustamente riguardato come uno de’ libri meglio fatti per il forestiere, e succinto, e chiaro, e utile. Vi sono alcune passabili tavole all’acqua 218 forte intagliate da quel bravo Nicole, e da Piranesi medesimo.
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