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Biografia
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Con frontespizio allegorico disegnato dall’autore e il suo ritratto in abito di Cavaliere di Cristo.
Con frontespizio allegorico disegnato dall’autore e il suo ritratto in abito di Cavaliere di Cristo.
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, Tutti questi opuscoli sono rarissimi a trovarsi nell’edizione originale.
Tutti questi opuscoli sono rarissimi a trovarsi nell’edizione originale.
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— Con altre due lettere del Baldinucci a Lorenzo Gualtieri sopra i pittori più celebri del
secolo XVI e la lettera a Monsig. Salviati intorno al modo di dar proporzione alle figure,
pubblicata dal Poggiali, Livorno 1802.
Tutto legato in un solo volume.
, Copiosissime sono le note e le addizioni fatte dal benemerito autor piemontese, delle quali resta anche a
pubblicarsi qualche inedita parte.
Copiosissime sono le note e le addizioni fatte dal benemerito autor piemontese, delle quali resta anche a
pubblicarsi qualche inedita parte.
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, Prima e pregiatissima edizione delle memorie dell’arte che 378 dopo il Vasari meritavano di ottenere il
pieno volo della posterità.
La prima parte dell’opera si pubblicò nel 1681 per Santi Franchi e in principio avanti le approvazioni per la
stampa osservasi il rarissimo privilegio di Carlo il Re di Spagna colle armi, che manca in moltissimi esemplari: e
questa parte forma il secolo I. Il secondo dal 1300 al 1400 fu stampato da Pietro Marini nel 1686. Il secolo terzo
e quarto dal 1400 al 1550 distinto sempre in decennali, è opera postuma stampata per Tarlini e Franchi nel 1728
col ritratto del Baldinucci intagliato da Pietro Rotari veronese. La seconda parte del secolo 4 contiene tre
decennali dal 1550 al 1580 nella sudetta stamperia di Pietro Marini 1688; e altri tre decennali dal 1580 al 1610 li
stampò Giuseppe Manni nel 1702; il secolo quinto finalmente dal 1610 al 1670 stampato pei Tartini e Franchi
comparve nel 1728.
Prima e pregiatissima edizione delle memorie dell’arte che 378 dopo il Vasari meritavano di ottenere il
pieno volo della posterità.
La prima parte dell’opera si pubblicò nel 1681 per Santi Franchi e in principio avanti le approvazioni per la
stampa osservasi il rarissimo privilegio di Carlo il Re di Spagna colle armi, che manca in moltissimi esemplari: e
questa parte forma il secolo I. Il secondo dal 1300 al 1400 fu stampato da Pietro Marini nel 1686. Il secolo terzo
e quarto dal 1400 al 1550 distinto sempre in decennali, è opera postuma stampata per Tarlini e Franchi nel 1728
col ritratto del Baldinucci intagliato da Pietro Rotari veronese. La seconda parte del secolo 4 contiene tre
decennali dal 1550 al 1580 nella sudetta stamperia di Pietro Marini 1688; e altri tre decennali dal 1580 al 1610 li
stampò Giuseppe Manni nel 1702; il secolo quinto finalmente dal 1610 al 1670 stampato pei Tartini e Franchi
comparve nel 1728.
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, Con un bel ritratto del Bernino in principio e 9 tavole in rame al fine.
Con un bel ritratto del Bernino in principio e 9 tavole in rame al fine.
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, Le stampe di questo esemplare sono di prima freschezza e ad ogni ritratto dei dodici artisti illustrali trovasi
annessa una stampa allegorica.
Le stampe di questo esemplare sono di prima freschezza e ad ogni ritratto dei dodici artisti illustrali trovasi
annessa una stampa allegorica.
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, Edizione originale, intonso.
Edizione originale, intonso.
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, Contraffazione colla stessa data, eseguita nel 17922in Firenze, ma con diversi caratteri, diverse lettere iniziali,
diversa carta e facile a riconoscersi. Nel frontespizio vi è un mascherone senza orecchie asinine, diverso da
quello della prima edizione e la tavola delle persone nominate nell’opera ha le pagine numerate con numeri
romani, mentre nell’originale non hanno alcun numero. Ognuno sa quante nozioni unite a tanta bizzarria trovansi
in questo libro singolare e prezioso.
Contraffazione colla stessa data, eseguita nel 17922in Firenze, ma con diversi caratteri, diverse lettere iniziali,
diversa carta e facile a riconoscersi. Nel frontespizio vi è un mascherone senza orecchie asinine, diverso da
quello della prima edizione e la tavola delle persone nominate nell’opera ha le pagine numerate con numeri
romani, mentre nell’originale non hanno alcun numero. Ognuno sa quante nozioni unite a tanta bizzarria trovansi
in questo libro singolare e prezioso.
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, La stessa.
Con una lettera (che leggesi al principio) questo libretto fu intitolato al pittore Giuseppe Bossi e la vita di S.
Lazzaro non è che la ristampa del raro e ridicolo opuscolo che porta questo nome. Esemplare in carta velina.
Vedi .
Con una lettera (che leggesi al principio) questo libretto fu intitolato al pittore Giuseppe Bossi e la vita di S.
Lazzaro non è che la ristampa del raro e ridicolo opuscolo che porta questo nome. Esemplare in carta velina.
Vedi .
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, Le preziosità che trovansi in quella città in materia d’arte meritavano illustrazioni estese con più critica e più
dottrina e doveva stamparsi l’opera inedita del Baruffaldi, che attende il meritato onore dei tipi, mentre si
stampano di continuo libri di minor vaglia.
Le preziosità che trovansi in quella città in materia d’arte meritavano illustrazioni estese con più critica e più
dottrina e doveva stamparsi l’opera inedita del Baruffaldi, che attende il meritato onore dei tipi, mentre si
stampano di continuo libri di minor vaglia.
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, Col ritratto di Raffaello in principio.
Col ritratto di Raffaello in principio.
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384
, Libretto assai raro e prezioso per esser stato scritto da un contemporaneo e amico di Michelangelo. Il
frontespizio è seguito d’una dedica al papa, di un avviso ai lettori e il testo della vita occupa 50 foglietti.
Bellissimo esemplare.
Libretto assai raro e prezioso per esser stato scritto da un contemporaneo e amico di Michelangelo. Il
frontespizio è seguito d’una dedica al papa, di un avviso ai lettori e il testo della vita occupa 50 foglietti.
Bellissimo esemplare.
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,Questo è il terzo volume che scrisse il Crespi ad eccitamento di Monsig. Bottari, il quale non ebbe fortuna e fu
censurato acremente e non senza ragione dal Consiglier Bianconi.
Questo è il terzo volume che scrisse il Crespi ad eccitamento di Monsig. Bottari, il quale non ebbe fortuna e fu
censurato acremente e non senza ragione dal Consiglier Bianconi.
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, Opera vastissima arricchita di notizie più che ogni altra opera di questo genere e fra molte inutilità non priva
però di storiche cognizioni, esposte con debole critica.
Opera vastissima arricchita di notizie più che ogni altra opera di questo genere e fra molte inutilità non priva
però di storiche cognizioni, esposte con debole critica.
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, Dopo le opere di Giunio, del Dati e quanto raccogliesi in Plinio e in Pausania, il de la Valle nulla aggiunse,
molto mutilò e aumentò un libro di più agli scaffali, senza arricchire il mondo letterario d’una cognizione: sonovi
parecchie tavole in rame pessime.
Dopo le opere di Giunio, del Dati e quanto raccogliesi in Plinio e in Pausania, il de la Valle nulla aggiunse,
molto mutilò e aumentò un libro di più agli scaffali, senza arricchire il mondo letterario d’una cognizione: sonovi
parecchie tavole in rame pessime.
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402
, Operette ripiene di nuove e sicure notizie, fatte con critica, impresse con eleganza di tipi. Avvi un bel ritratto
della pittrice in principio.
Operette ripiene di nuove e sicure notizie, fatte con critica, impresse con eleganza di tipi. Avvi un bel ritratto
della pittrice in principio.
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, Col ritratto del pittore inciso da Bettelini.
Col ritratto del pittore inciso da Bettelini.
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, Legati in un solo.
Legati in un solo.
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, Si parla di molti artisti e cultori delle arti insigni. In principio è una graziosa stampa del monumento che Canova
scolpì a Volpato.
Si parla di molti artisti e cultori delle arti insigni. In principio è una graziosa stampa del monumento che Canova
scolpì a Volpato.
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, Scrisse il Bianconi su questo esemplare, che gli appartenne :fate (diceva uno) che il sig. Cav. Giovan Battista
Giovio abbia più profondità di sapere e minor desiderio di comparire e di far spiccare i suoi maggiori e lo
renderete scrittore insigne, che componendo meno, interesserà maggiormente.
Scrisse il Bianconi su questo esemplare, che gli appartenne :fate (diceva uno) che il sig. Cav. Giovan Battista
Giovio abbia più profondità di sapere e minor desiderio di comparire e di far spiccare i suoi maggiori e lo
renderete scrittore insigne, che componendo meno, interesserà maggiormente.
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, Sarebbe stata quest’opera tenuta in maggior pregio se l’addizione avesse pareggiato il merito dei primi tre tomi,
ma non è che una copia degli autori oltramontani senza scelta, senza critica e con immense omissioni.
Sarebbe stata quest’opera tenuta in maggior pregio se l’addizione avesse pareggiato il merito dei primi tre tomi,
ma non è che una copia degli autori oltramontani senza scelta, senza critica e con immense omissioni.
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, Undici di questi ritratti sono intagliati da Ottavio superiormente e sono bellissime prove; l’ultimo del Maratti è
d’altra mano. Gli intagli di questo maestro sono pochissimi e rari.
Undici di questi ritratti sono intagliati da Ottavio superiormente e sono bellissime prove; l’ultimo del Maratti è
d’altra mano. Gli intagli di questo maestro sono pochissimi e rari.
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,. Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
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, Sonovi molte memorie biografiche per la prima volta prodotte e in principio è il ritratto di Irene da Spilimbergo,
fatto da Tiziano.
Sonovi molte memorie biografiche per la prima volta prodotte e in principio è il ritratto di Irene da Spilimbergo,
fatto da Tiziano.
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, Col ritratto di lei in principio e le medaglie fatte da Pisanello e il monumento ec. il tutto inciso in rame e
riportato fra il testo con due gran tavole.
Col ritratto di lei in principio e le medaglie fatte da Pisanello e il monumento ec. il tutto inciso in rame e
riportato fra il testo con due gran tavole.
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394
, Questa è la migliore edizione di quest’opera in cui sono influite ottime nozioni e profondissima critica, sebben
troppo severa e qualche volta pericolosa per i giovani artisti.
Questa è la migliore edizione di quest’opera in cui sono influite ottime nozioni e profondissima critica, sebben
troppo severa e qualche volta pericolosa per i giovani artisti.
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, Quantunque il traduttore non degni nominare l’autore italiano, da cui tradusse l’opera, questa è di Francesco
Milizia.
Quantunque il traduttore non degni nominare l’autore italiano, da cui tradusse l’opera, questa è di Francesco
Milizia.
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, Questa è la prima edizione pubblicata dal Monaldini senza il nome dell’autore.
Questa è la prima edizione pubblicata dal Monaldini senza il nome dell’autore.
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