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Feste ingressi, trionfi, spettacoli e funerali
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Sono due opuscoli per la piccolezza della loro forma così facili a smarrirsi che divennero rari, e sempre
riscontrami in questi et altri simili preziose memorie storiche.
Sono due opuscoli per la piccolezza della loro forma così facili a smarrirsi che divennero rari, e sempre
riscontrami in questi et altri simili preziose memorie storiche.
Show More MDXLIX
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal
Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal
Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
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MDXVI
, L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli
in quella occasione.
L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli
in quella occasione.
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MDLXVI
Questo è uno dei più strani, minuziosi e curiosi libri in cui stanno indicati persino gl’ingredienti dei piatti di
cucina che furono serviti alle mense e leggesi in fine la data cosi scritta : In Monaco Città di Germania 1568.
Questo è uno dei più strani, minuziosi e curiosi libri in cui stanno indicati persino gl’ingredienti dei piatti di
cucina che furono serviti alle mense e leggesi in fine la data cosi scritta : In Monaco Città di Germania 1568.
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MDLXXI
, Non v’ è altra stampa fuori che il legno del frontespizio, a tergo di cui è un bel ritrattino di Cosimo: ma
l’opuscolo è disteso con grande eleganza di tipi e di stile.
Non v’ è altra stampa fuori che il legno del frontespizio, a tergo di cui è un bel ritrattino di Cosimo: ma
l’opuscolo è disteso con grande eleganza di tipi e di stile.
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MDLXXIV
Vi sono sedici tavole intagliate all’acqua forte e tirate in color vario, nella prima delle quali sta scritto:
l’invenzione e disegni di queste ec. sono del sig. Raffaello Gualterotti,. ... Accursio Baldi e Bastiano Marsili.
Vi sono sedici tavole intagliate all’acqua forte e tirate in color vario, nella prima delle quali sta scritto:
l’invenzione e disegni di queste ec. sono del sig. Raffaello Gualterotti,. ... Accursio Baldi e Bastiano Marsili.
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MDLXXXII
, L’esposizione e di Bastiano de’ Rossi diretta ad Alfonso di Este.
L’esposizione e di Bastiano de’ Rossi diretta ad Alfonso di Este.
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MDLXXXTI
, Libretto contenente curiose notizie per ceremonie e costumanze.
Libretto contenente curiose notizie per ceremonie e costumanze.
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MDLXXXIX
, Bastiano de’ Rossi ne dedicò la descrizione ad Alfonso II di 238 Este. Bernardo
Buontalenti diresse l’apparato e uomini sommi in lettere e in arti vi concorsero. Il libretto è
stampato con grande eleganza.
Bastiano de’ Rossi ne dedicò la descrizione ad Alfonso II di 238 Este. Bernardo
Buontalenti diresse l’apparato e uomini sommi in lettere e in arti vi concorsero. Il libretto è
stampato con grande eleganza.
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MDLXXXIX
, Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli
inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli
inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
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MDXCIV
, Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono
l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto
l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati
pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo
secondo, che il primo.
Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono
l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto
l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati
pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo
secondo, che il primo.
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MDXCVIII
La prosa e i versi nel fine sono di Melchiorre Zoppio.
La prosa e i versi nel fine sono di Melchiorre Zoppio.
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MDCII
, Questo libretto fu esteso da Benedetto Morello e i disegni furono fatti e intagliati da Guido Reni, il che lo rende
raro e prezioso, quando sia di splendida conservazione. Avvertesi che nove deggiono essere le stampe, tra grandi
e piccole compreso il frontespizio e che in fine debb’esservi l’orazione funerale colle poesie: in tutto pagine 52.
Questo libretto fu esteso da Benedetto Morello e i disegni furono fatti e intagliati da Guido Reni, il che lo rende
raro e prezioso, quando sia di splendida conservazione. Avvertesi che nove deggiono essere le stampe, tra grandi
e piccole compreso il frontespizio e che in fine debb’esservi l’orazione funerale colle poesie: in tutto pagine 52.
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MDCIV
È falso che di questo dramma sianvi due edizioni milanesi. 243 Fu stampato tutto il corpo dell’edizione ad
un tempo, cioè nel 1613, come sta nella data della dedicatoria alla quarta carta del libro. Fu poi variato il
frontespizio e tolto dall’editore il ritratto dell’autore, che trovasi infatti negli esemplari colla data del 1613. Lo
dichiara implicitamente ciò che è stampato sotto la prima tavola della pagina d’incontro al coro d’angeli, che
serve di prologo al dramma. Carlo Antonio Procaccino milanese fece i disegni numerosi per questo libro, che
vennero intagliati da Cesare Bassani, il quale pose le sue iniziali in ogni stampa. In Inghilterra questo libro
divenne ricercatissimo, pretendendosi che in ispecie le tavole, se non bastava il testo, somministrassero molti
luoghi al poema di Milton. Le tavole in tutte, compreso il frontespizio, sono 41.
È falso che di questo dramma sianvi due edizioni milanesi. 243 Fu stampato tutto il corpo dell’edizione ad
un tempo, cioè nel 1613, come sta nella data della dedicatoria alla quarta carta del libro. Fu poi variato il
frontespizio e tolto dall’editore il ritratto dell’autore, che trovasi infatti negli esemplari colla data del 1613. Lo
dichiara implicitamente ciò che è stampato sotto la prima tavola della pagina d’incontro al coro d’angeli, che
serve di prologo al dramma. Carlo Antonio Procaccino milanese fece i disegni numerosi per questo libro, che
vennero intagliati da Cesare Bassani, il quale pose le sue iniziali in ogni stampa. In Inghilterra questo libro
divenne ricercatissimo, pretendendosi che in ispecie le tavole, se non bastava il testo, somministrassero molti
luoghi al poema di Milton. Le tavole in tutte, compreso il frontespizio, sono 41.
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MDCXVIII
, Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
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MDCXXI
. Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
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MDCXXV
. Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
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MDCXXIX
Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro
e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro
e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
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MDCXXXV
, Con 17 tavole intagliate in rame di archi trionfali e macchine per opera di Floriano del Buono.
Con 17 tavole intagliate in rame di archi trionfali e macchine per opera di Floriano del Buono.
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MDCXXXVII
, La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
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MDCXXXII
, I disegni delle 8 tavole compreso il frontespizio furono di Alfonso Parigino e l’intaglio di Stefano della Bella.
I disegni delle 8 tavole compreso il frontespizio furono di Alfonso Parigino e l’intaglio di Stefano della Bella.
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MDCXXXII
, Prezioso libretto per merito in ispezie degli estensori.
Prezioso libretto per merito in ispezie degli estensori.
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MDCXLVII
, La tavola che precede il frontespizio venne elegantemente intagliata da Giovan Battista Gallestruzzi e la bella
invenzione della stessa si deve all’Abate Elpidio Benedetti che inventò parimente le decorazioni espresse inaltre
4 tav. L’orazione funebre del P. Leone Carmelitano francese è in fine stampata in 4 lingue.
La tavola che precede il frontespizio venne elegantemente intagliata da Giovan Battista Gallestruzzi e la bella
invenzione della stessa si deve all’Abate Elpidio Benedetti che inventò parimente le decorazioni espresse inaltre
4 tav. L’orazione funebre del P. Leone Carmelitano francese è in fine stampata in 4 lingue.
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MDCLXI
, Sono in fine due stampe in foglio dell’apparato eseguite sui disegni di Ferdinando Tacca, ed intagliate da Giovan
Battista Falda e da Adriano Haelweg.
Sono in fine due stampe in foglio dell’apparato eseguite sui disegni di Ferdinando Tacca, ed intagliate da Giovan
Battista Falda e da Adriano Haelweg.
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MDCLXVII
, Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
Le invenzioni furono di Cesare Fiore architetto ed espresse in otto grandi tavole.
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MDCLXXI
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
Le composizioni, allusioni ec. furono di Andrea Cavalcanti, Carlo Dati, Francesco Redi, Francesco Doni,
Lorenzo Magalotti e Vincenzo da Filicaja; Ferdinando Tacca architetto ornò a tal uopo il tempio di S. Lorenzo.
Giovan Battista Falda fece le due belle tavole in foglio dei prospetti che veggonsi: 252 e l’orazione funebre
che leggei in fine fu scritta da Luigi Rucellai.
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MDCLXXV
, La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
La narrazione e del P. Giulio Vasco gesuiti con sei tavole intagliate in gran foglio.
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MDCLXXX
, Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore.
L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore.
L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
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MDCLXXXI
, Ilario Spolverini pittore e inventore fece i disegni del frontespizio figurato e di cinque grandissime tavole
atlantiche, delle quali l’intaglio fu eseguito da diversi artisti mediocri. È interessante più d’ogni altra l’ultima,
che rappresenta la pianta in grande di quell’antica cattedrale.
Ilario Spolverini pittore e inventore fece i disegni del frontespizio figurato e di cinque grandissime tavole
atlantiche, delle quali l’intaglio fu eseguito da diversi artisti mediocri. È interessante più d’ogni altra l’ultima,
che rappresenta la pianta in grande di quell’antica cattedrale.
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256
MDCXCIII
Opera stampata con tutta il maggior lusso inelegante che 257 dir si possa con 13 tavole disegnate dal
Michetti, intagliate da Francesco Vasconi, esemplare di dedica.
Opera stampata con tutta il maggior lusso inelegante che 257 dir si possa con 13 tavole disegnate dal
Michetti, intagliate da Francesco Vasconi, esemplare di dedica.
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MDCCXXXI
, Le invenzioni furono dell’architetto Francesco Croce. Le undici tavole si intagliarono da M. Ant. dal Re. I rami
che rappresentano la veduta e i due spaccati del Duomo servirono anche per la descrizione dei funerali di Carlo
VI Imperatore e sono assai ben fatti.
Le invenzioni furono dell’architetto Francesco Croce. Le undici tavole si intagliarono da M. Ant. dal Re. I rami
che rappresentano la veduta e i due spaccati del Duomo servirono anche per la descrizione dei funerali di Carlo
VI Imperatore e sono assai ben fatti.
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MDCCXXXV
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole
non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
Inventore e architetto fu il Caval. Perdonando Fuga e i disegni prospettici furono eseguiti dal Pannini. Le tavole
non sono che tre compreso il ritratto nel principio, ma l’edizione è fatta con splendore e sonovi molte vignette.
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MLCCXXXVI
14 ricche e grandi tavole ornano l’edizione. Vi furono impiegati diversi architetti per l’invenzione e
principalmente Ignazio Massoni e il Vittone, siccome gl’intagli di vairi autori sono fatti con diligenza e con
lusso.
14 ricche e grandi tavole ornano l’edizione. Vi furono impiegati diversi architetti per l’invenzione e
principalmente Ignazio Massoni e il Vittone, siccome gl’intagli di vairi autori sono fatti con diligenza e con
lusso.
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MDCCXXXVII
La relazione è stesa dal maestro delle cerimonie della Corte D Carlo Celidonie. Non vi ha che una stampa ed e la
pianta della corte come allora si trovava avanti la riedificazione attuale.
La relazione è stesa dal maestro delle cerimonie della Corte D Carlo Celidonie. Non vi ha che una stampa ed e la
pianta della corte come allora si trovava avanti la riedificazione attuale.
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MDCCXXXIX
, Tre tavole di medaglie, una del catafalco e il frontespizio formano gli ornamenti dell’edizione.
Tre tavole di medaglie, una del catafalco e il frontespizio formano gli ornamenti dell’edizione.
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MDCCLXVI
Opera del più gran lusso e della più grande eleganza pel testo e perle tavole in numero di 40 disegnate da Petitot,
intagliate superiormente da Volpato, Ravenet, Bossi, Baratti e altri.
Opera del più gran lusso e della più grande eleganza pel testo e perle tavole in numero di 40 disegnate da Petitot,
intagliate superiormente da Volpato, Ravenet, Bossi, Baratti e altri.
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MDLXXII
Il frontespizio e il ritratto disegnò Andrea Appiani e incisero il Cagnoni ed il Mercoli.
Il frontespizio e il ritratto disegnò Andrea Appiani e incisero il Cagnoni ed il Mercoli.
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MDCCCII
Sonovi cinque tavole disegnate dal Borsaio e dal Selva e intagliate da G. Maina e da Perdurando Albertolli assai
pulitamente.
Sonovi cinque tavole disegnate dal Borsaio e dal Selva e intagliate da G. Maina e da Perdurando Albertolli assai
pulitamente.
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MDCCCX
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