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2736. ASCANII Pellegrino pittore, Raccolta di medaglie antiche imperiali, Modena 1677, in 12, fig.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua prerogativa nel frontespizio.
La bonarietà con cui è stesa la descrizione di queste medaglie da un povero pittore che non sapeva di numismatica è singolare. L’operetta è divisa in due parti precedute da due frontespizj intagliati e disegnati da lui medesimo, pei quali non si saprebbe annoverarlo fra’ pittori, senza che egli avesse espressa questa sua prerogativa nel frontespizio.
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2745. BARTOLI Pietro Santi, Musaeum Odescalcum, sive thesaurus antiquarium Gemmarum cum imaginibus in iisdem insculptis etc. quae a Serenissima Christina Svecorum Regina collectae in Museo Odescalcho adservantur, Romae 1751-52, vol. 2, in fol., fig.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
Nicolò Galeotti estese i commentarj alle tavole di quest’opera, che ascendono al num. di 103 senza contare le vignette, nella quale sarebbe stato molto più ordine e scelta, se fosse stata pubblicata vivente l’insigne collettore del Museo. La prima edizione fu pubblicata nel 1747.
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2756. BAYERI Theophili Sigefridi, Historia Osrhoena et Edessena ex nummis illu 44 strata, Petropoli, ex typographia Academiae, 1734, in 4, fig.
Con sette tavole intagliate in rame, opera dottissima e intitolata nella prefazione all’esimio orientalista Giuseppe Simone Assemani.
Con sette tavole intagliate in rame, opera dottissima e intitolata nella prefazione all’esimio orientalista Giuseppe Simone Assemani.
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2758. BEGERII Laurentii, Contemplatio gemmarum quarumdam Dactyliothecae Gorlaei ante biennium et auctae et illustratae, Coloniae Brandeburgicae 1697, in 4, fig. — Unito e legato: Meleagrides, et Etolia, ex numismate Kypieon apud Goltium, inter spersis marmoribus quibusdam de Meleagri interitu, et apri Calydonii venatione, in lucem vindicatae, Coloniae Brandeburgicae 1696, in 4, fig. — In fine. Cranae Insula Laconia eadem Helena dicta et Minyarum posteris habitata ex Numismat. Goltzianis a Laur. Begero demonstrata, eodem loco et anno.
Questi preziosi e non comuni opuscoli sono ornati di copiose tavole intagliate in rame e inserite fra il testo a’ suoi luoghi.
Questi preziosi e non comuni opuscoli sono ornati di copiose tavole intagliate in rame e inserite fra il testo a’ suoi luoghi.
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2760. BEGERII, Hercules Ethnicorum ex variis antiquitatum reliquiis delineatus. Additis in fine moderni quibusdam ejusdem argumenti picturis, 1705, in f.
Sono 38 tavole compreso il frontespizio intagliate da tutte le opere d’antiquaria ove si riunisce quanto è relativo ad Ercole e sta sparso in marmi, bronzi, monete e pitture.
Sono 38 tavole compreso il frontespizio intagliate da tutte le opere d’antiquaria ove si riunisce quanto è relativo ad Ercole e sta sparso in marmi, bronzi, monete e pitture.
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2762. BELLINI Vincentii, De monetis Italiae medii aevi hactenus non evulgatis, quae in patrio museo servantur una cum earumdem iconibus, Ferrariae 1767, in 4, fig.
2763. BELLINI Vincentii, Dell’antica lira ferrarese di Marchesini, detta comunemente Marchesana: dissertazione, Ferrara 1754, in 4.
Opere dottissime, le cui tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
Opere dottissime, le cui tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
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2766. BELLORII Joannis Petri, Selecti nummi duo Antoniniani, quorum unus de anni novi auspiciis explicatus, et alter Commo 46 dum, et Annium verum Caesares exhibet, Romae 1676, in 8, fig.
L’edizione è rara ed elegantissima per un secondo frontespizio, che presenta un Giano bifronte e per la nitida incisione delle medaglie.
L’edizione è rara ed elegantissima per un secondo frontespizio, che presenta un Giano bifronte e per la nitida incisione delle medaglie.
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2768. BELLORII, Adnotationes nunc primum evulgatae in duodecim priorum Caesarum numismata ab Enea Vico olim edita, Romae 1730, in fol., fig. Vedi anche all’articolo Monterchi.
Con 84 tavole intagliate in rame con diligenza.
Con 84 tavole intagliate in rame con diligenza.
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2774. BIZOT, Histoire métallique de la république d’Hollande, Paris 1687, in fol., fig.
Opera ricchissima per le tavole interposte al testo e accuratamente intagliate su disegni diligenti. Il frontespizio fu disegnato da Seb. Le Clerc, che avrà probabilmente contribuito allo splendore dell’edizione anche in molte altre tavole.
Opera ricchissima per le tavole interposte al testo e accuratamente intagliate su disegni diligenti. Il frontespizio fu disegnato da Seb. Le Clerc, che avrà probabilmente contribuito allo splendore dell’edizione anche in molte altre tavole.
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2776. BOECE Anselme de Boot, Le parfait Joaillier, ou histoire des pierreries, de nouveau enrichi de belles annotations, indices et figures par André Toll, Lion 1644, in 8, fig. Traduzione dal latino.
Opera curiosa e ricercata per le molte notizie che contiene: i bibliografi francesi l’apprezzano più della latina, forse perché la versione nella lingua nativa per l’uso che ne hanno fatto facilmente gli artisti, ha diminuito il numero degli esemplari.
Opera curiosa e ricercata per le molte notizie che contiene: i bibliografi francesi l’apprezzano più della latina, forse perché la versione nella lingua nativa per l’uso che ne hanno fatto facilmente gli artisti, ha diminuito il numero degli esemplari.
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2780. BONANNI Philippi, Numismata summorum Pontificum Templi Vaticani fabricam indicantia, Romae 1696, in fol., figurato.
Queste due opere, le cui tavole copiosissime trovansi nel testo ai rispettivi luoghi riportate, possono ritenersi come classiche in questa materia per la dottrina e l’accuratezza con cui sono eseguite. L’ultima di queste opere in ispecie contiene 86 tavole di monumenti, benissimo eseguite.
Queste due opere, le cui tavole copiosissime trovansi nel testo ai rispettivi luoghi riportate, possono ritenersi come classiche in questa materia per la dottrina e l’accuratezza con cui sono eseguite. L’ultima di queste opere in ispecie contiene 86 tavole di monumenti, benissimo eseguite.
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2782. BONARROTTI Filippo, Osservazioni istoriche sopra alcuni medaglioni antichi, Roma 1698, in 4, fig.
Quest’opera è dedicata al Gran Duca di Toscana ed è ricchissima di tavole e di monumenti la più parte con diligenza e con gusto intagliati da P. S. Bartoli. Oltre le 38 tavole delle medaglie, vi ha un numero maggiore di gemme, cristalli, avori, bronzi e monumenti intagliati e collocati al fine e al principio d’ogni capitolo e nel frontespizio e fra il testo dell’opera. Quest’esemplare è prezioso per alcune correzioni e postille autografe del marchese Scipione Maffei.
Quest’opera è dedicata al Gran Duca di Toscana ed è ricchissima di tavole e di monumenti la più parte con diligenza e con gusto intagliati da P. S. Bartoli. Oltre le 38 tavole delle medaglie, vi ha un numero maggiore di gemme, cristalli, avori, bronzi e monumenti intagliati e collocati al fine e al principio d’ogni capitolo e nel frontespizio e fra il testo dell’opera. Quest’esemplare è prezioso per alcune correzioni e postille autografe del marchese Scipione Maffei.
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2783. BOSSI Luigi, Spiegazione di una raccolta di gemme incise dagli antichi, Milano 1795, in 8, fig., vol. 1.
Opera povera di tavole e ricchissima d’illustrazioni. Sonovi 488 p. di testo e sette tavole: viene annunciata come un volume primo, cosicché sembra che l’autore contasse di pubblicarne alcuni altri.
Opera povera di tavole e ricchissima d’illustrazioni. Sonovi 488 p. di testo e sette tavole: viene annunciata come un volume primo, cosicché sembra che l’autore contasse di pubblicarne alcuni altri.
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2785. BRACCI Domenico Augusto, Memorie degli antiche Incisori che scolpirono i loro nomi in gemme 49 e cammei, Firenze 1784, vol. 2, in fol., italiano e latino.
Questo benemerito e infaticabile autore imprese un’opera che avrebbe abbisognato di maggior assistenza per eseguirla con più gusto. Non cessa però d’esser utile e ben fatta; e quando le incisioni fossero trattate con più grazia e vi fosse qualche poco di più critica e minor prolissità nel testo, potrebbe tenersi in massimo pregio. Le tavole delle gemme sono 114 e 46 quelle degli altri monumenti.
Questo benemerito e infaticabile autore imprese un’opera che avrebbe abbisognato di maggior assistenza per eseguirla con più gusto. Non cessa però d’esser utile e ben fatta; e quando le incisioni fossero trattate con più grazia e vi fosse qualche poco di più critica e minor prolissità nel testo, potrebbe tenersi in massimo pregio. Le tavole delle gemme sono 114 e 46 quelle degli altri monumenti.
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2786. BRENNERI Eliae, Thesaurus nummorum Sveco-Gothicorum studio indefesso L annorum spatio collectus etc., Holmiae 1731, in 4, fig. — Accessit ejusdem auctoris Libellus de Nummophylaciis Sveciae.
Quest’opera non comune specialmente in Italia è eseguita con un estremo lusso di esecuzione meccanica, specialmente per la massima finezza, anzi troppa dell’intaglio in rame nelle tavole che sono in fine riunite e dovrebbero essere collocate fra il testo: trovasi però grandissimo numero anche di medaglie intagliate in legno, ma sono fra i caratteri, mentre quelle intagliate a bulino sono 62, non compreso il ritratto dell’autore.
Quest’opera non comune specialmente in Italia è eseguita con un estremo lusso di esecuzione meccanica, specialmente per la massima finezza, anzi troppa dell’intaglio in rame nelle tavole che sono in fine riunite e dovrebbero essere collocate fra il testo: trovasi però grandissimo numero anche di medaglie intagliate in legno, ma sono fra i caratteri, mentre quelle intagliate a bulino sono 62, non compreso il ritratto dell’autore.
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2789. BUDELIO Renero, De monetis et re nummaria. Libri duo quorum primus artem cudendae monetae, secundus vero quaestionum monetariarum decisiones continent, Coloniae Agrip. 1591, in 4.
Opera voluminosa di circa 900 pagine compresi i molti indici e prolegomeni, ma che tratta la materia sotto l’aspetto legale piuttosto che colle viste dell’arte e dell’erudizione.
Opera voluminosa di circa 900 pagine compresi i molti indici e prolegomeni, ma che tratta la materia sotto l’aspetto legale piuttosto che colle viste dell’arte e dell’erudizione.
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2791. CANINI Giovan Angelo, Iconografia, cioè disegno di imagini dei famosi primi monarchi, regi, filosofi, poeti etc. data in luce con aggiunta di alcu 50 ne annotazioni da Marc’Antonio Canini fratello dell’autore, Roma 1669, in fol., fig.
2792. CANINI, Immages de héros, et de grands hommes de l’antiquité, dessinées sur des medailles par Jean Ange Canini, gravées par Picard le Romain, Amsterdam 1731, in 4 gr.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
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