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Language
French
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Subject
Perspective—Early works to 1800
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Catalogo Section
Prospettiva
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1 - 23 of 23
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Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che
siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre
edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte
vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore.
La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo
minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che
avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre
però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi
meandri.
Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati
dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono
contengono il testo in latino e finiscono con due versi:
Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli.
Cunctorum pariter supplicat ipse preces.
Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è
formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il 161 quarto quaderno D è formato da 8
figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come
riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto
supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai.
Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche
nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi
espresso più basso:
Pro cunctis orat.
Cellui qui a ce livre fait
Prie pour touz de cueur parfait
Et supplie tres humblement
Prier pour lui pareitlement.
L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le
sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro
al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che
siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre
edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte
vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore.
La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo
minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che
avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre
però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi
meandri.
Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati
dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono
contengono il testo in latino e finiscono con due versi:
Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli.
Cunctorum pariter supplicat ipse preces.
Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è
formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il 161 quarto quaderno D è formato da 8
figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come
riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto
supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai.
Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche
nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi
espresso più basso:
Pro cunctis orat.
Cellui qui a ce livre fait
Prie pour touz de cueur parfait
Et supplie tres humblement
Prier pour lui pareitlement.
L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le
sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro
al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
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, In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
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, La seconda edizione porta lo stesso titolo In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi
in più grandi:
vICUS
DE BOSCO JOANNIS
MALLEACENSIS
FONS
DIOCESIS
CORILONI
Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni
maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della
Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri
insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati.
Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta
foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il
trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al
seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad
ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre
lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la
quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec.
In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera
Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai.
Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui
l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza
prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione.
Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino,
olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo
indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche in
poche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse 163 le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio
latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili.
La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione.
Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione.
In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine
et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa
ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più
antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à
sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità
dell’originale.
In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi
in più grandi:
vICUS
DE BOSCO JOANNIS
MALLEACENSIS
FONS
DIOCESIS
CORILONI
Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni
maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della
Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri
insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati.
Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta
foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il
trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al
seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad
ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre
lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la
quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec.
In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera
Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai.
Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui
l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza
prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione.
Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino,
olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo
indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche in
poche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse 163 le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio
latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili.
La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione.
Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione.
In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine
et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa
ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più
antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à
sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità
dell’originale.
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, Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai
bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605
contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono
59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai
bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605
contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono
59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
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, Il frontespizio e figurato e le 63 tavole in rame sono stampate fra il testo, con diligenza disegnate ed incise.
Opera che partecipa ancora del bello stile del secolo precedente.
Il frontespizio e figurato e le 63 tavole in rame sono stampate fra il testo, con diligenza disegnate ed incise.
Opera che partecipa ancora del bello stile del secolo precedente.
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, Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
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, Sonovi 43 tavole accuratamente intagliate e disegnate, colle rispettive illustrazioni. Queste stampe avevano
servito all’edizione latina come vedesi dal frontespizio particolare che hanno le tavole e da alcune parole latine
intagliate negli stessi rami.
Sonovi 43 tavole accuratamente intagliate e disegnate, colle rispettive illustrazioni. Queste stampe avevano
servito all’edizione latina come vedesi dal frontespizio particolare che hanno le tavole e da alcune parole latine
intagliate negli stessi rami.
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, Questa è edizione completa di questo trattato incisa da Enrico Hondio. E divisa in due parti, la prima consecrata
alle teorie, la seconda alla scenografia dei corpi con 119 tav. L’opera, è farraginosa, ma non possono negarsi a
questo matematico somme cognizioni, benché gli mancasse il modo della semplicità.
Questa è edizione completa di questo trattato incisa da Enrico Hondio. E divisa in due parti, la prima consecrata
alle teorie, la seconda alla scenografia dei corpi con 119 tav. L’opera, è farraginosa, ma non possono negarsi a
questo matematico somme cognizioni, benché gli mancasse il modo della semplicità.
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, Il secondo volume è stampato nel 1647; e il terzo nel 1649. La più prolissa opera che si conosca in tal genere,
ricchissima di tavole e dimostrazioni. Edizione splendida e assai distinta. È duopo osservare se nel primo volume
dopo l’indice delle materie sonovi tutte le appendici interessantissime, che mancano a molti esemplari «1. Divers
methodes universelles en tout on en partie pour faire des perspectives tirées de la Perspective pratique pour
reponse aux affiches du Sieur Desargues contre la dite perspective, Paris. 1642. Exarmen de la manière de faire
des quadrantes, enseigné à la fine du Brouillon. Projet de la coupé des pierres etc. par G. D. L. 1641.
«Lettre de M. Beangrand secretaire du Roi sur le sujet de feuilles intitulées Brouillon 1640.
«Avis charitables sur les diverses oeuvres et feuilles volantes da S. Girard Desargues Lionois publiés sur les
titres Brouillons etc. etc., Paris 1642. Reponse à un ami contenant un examen du Brouillon etc.
Tutte queste controversie e scritti formano 44 carte alla fine del libro. La sola mutazione del frontespizio per
opera di uno stampatore fece supporre che di quest’opera ti facesse una 153 seconda edizione: e ciò è
smentito dal Comolli. I frontespizi de’ tre vol. sono figurati e contengono 350 tavole intagliate in rame.
Il secondo volume è stampato nel 1647; e il terzo nel 1649. La più prolissa opera che si conosca in tal genere,
ricchissima di tavole e dimostrazioni. Edizione splendida e assai distinta. È duopo osservare se nel primo volume
dopo l’indice delle materie sonovi tutte le appendici interessantissime, che mancano a molti esemplari «1. Divers
methodes universelles en tout on en partie pour faire des perspectives tirées de la Perspective pratique pour
reponse aux affiches du Sieur Desargues contre la dite perspective, Paris. 1642. Exarmen de la manière de faire
des quadrantes, enseigné à la fine du Brouillon. Projet de la coupé des pierres etc. par G. D. L. 1641.
«Lettre de M. Beangrand secretaire du Roi sur le sujet de feuilles intitulées Brouillon 1640.
«Avis charitables sur les diverses oeuvres et feuilles volantes da S. Girard Desargues Lionois publiés sur les
titres Brouillons etc. etc., Paris 1642. Reponse à un ami contenant un examen du Brouillon etc.
Tutte queste controversie e scritti formano 44 carte alla fine del libro. La sola mutazione del frontespizio per
opera di uno stampatore fece supporre che di quest’opera ti facesse una 153 seconda edizione: e ciò è
smentito dal Comolli. I frontespizi de’ tre vol. sono figurati e contengono 350 tavole intagliate in rame.
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, Con 38 tavole intagliate in rame. Edizione bellissima, che meritò d’esser plagiata nel trattato del P. Dubreuil.
Esemplare del Tuano.
Con 38 tavole intagliate in rame. Edizione bellissima, che meritò d’esser plagiata nel trattato del P. Dubreuil.
Esemplare del Tuano.
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, Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è
dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è
dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
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, Questa è riproduzione del medesimo testo e della medesima edizione dell’opera seguente, ma eseguita senza la
dedica e colle tavole più logore.
Questa è riproduzione del medesimo testo e della medesima edizione dell’opera seguente, ma eseguita senza la
dedica e colle tavole più logore.
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, Opera ricca di 67 tavole di bello intaglio, come lo sono tutti i volumi di questo valente artista. Avanti il
frontespizio sia il bellissimo titolo figurato, e in un panno leggasi intagliato Leçons données dans l’Accademie R.
de peinture et sculpt. par A. Bosse.
Opera ricca di 67 tavole di bello intaglio, come lo sono tutti i volumi di questo valente artista. Avanti il
frontespizio sia il bellissimo titolo figurato, e in un panno leggasi intagliato Leçons données dans l’Accademie R.
de peinture et sculpt. par A. Bosse.
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, Con sette tavole in rame, oltre molte figure in legno impresse fra il testo. Le precedenti opere di Abr. Bosse
diedero modo all’autore di estendere il suo trattato, ma non gli fu liberale di riconoscenza.
Con sette tavole in rame, oltre molte figure in legno impresse fra il testo. Le precedenti opere di Abr. Bosse
diedero modo all’autore di estendere il suo trattato, ma non gli fu liberale di riconoscenza.
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. Dopo il frontespizio è una figura prospettica e in seguito una tavola di 23 figure elementari di geometria colle
spiegazioni intagliate in una pagina di minutissimi caratteri: seguono due fogli con la dedica e la prefazione, indi
le 52 tavole colle illustrazioni intagliate sotto ciascuna.
Dopo il frontespizio è una figura prospettica e in seguito una tavola di 23 figure elementari di geometria colle
spiegazioni intagliate in una pagina di minutissimi caratteri: seguono due fogli con la dedica e la prefazione, indi
le 52 tavole colle illustrazioni intagliate sotto ciascuna.
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, Nel trattato della prospettiva sono 36 tavole e 28 in quello delle meccaniche: tutte le opere mattematiche di
quest’uomo dottissimo sono da tenersi in pregio.
Nel trattato della prospettiva sono 36 tavole e 28 in quello delle meccaniche: tutte le opere mattematiche di
quest’uomo dottissimo sono da tenersi in pregio.
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, La scienza della prospettiva partendo da canoni certi e positivi poco differisce nei metodi e in quest’epoca gli
autori migliori si erano di già conosciuti fra loro, e ricopiati, per quanto riguarda il fondamento della scienza,
quantunque il gusto fosse depravato. Questo è un bel libro di apparenza, e ben fatto, ma non contiene nulla che
non sia stato detto, col di più del cattivo stile. Sonovi 84 tavole intagliate in rame.
La scienza della prospettiva partendo da canoni certi e positivi poco differisce nei metodi e in quest’epoca gli
autori migliori si erano di già conosciuti fra loro, e ricopiati, per quanto riguarda il fondamento della scienza,
quantunque il gusto fosse depravato. Questo è un bel libro di apparenza, e ben fatto, ma non contiene nulla che
non sia stato detto, col di più del cattivo stile. Sonovi 84 tavole intagliate in rame.
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, Con una tavola in fine. Questo saggio presenta alcuni pareri dell’autore, ma non insegna la prospettiva a chi non
fosse in essa fondato.
Con una tavola in fine. Questo saggio presenta alcuni pareri dell’autore, ma non insegna la prospettiva a chi non
fosse in essa fondato.
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, Opera eseguita con qualche lusso elegante con molte vignette, e 110 tavole intagliate in rame, dieci delle quali
relative agli ordini e ombreggiata trovanti al fine dopo l’errata.
Opera eseguita con qualche lusso elegante con molte vignette, e 110 tavole intagliate in rame, dieci delle quali
relative agli ordini e ombreggiata trovanti al fine dopo l’errata.
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156
, Pietro Iacopo Gaultier intagliatore con grande apparato diede al pubblico quest’opera di poche pagine con 9
tavole in rame, nelle quali sono trattati alcuni punti che riguardano la pratica del basso rilievo.
Pietro Iacopo Gaultier intagliatore con grande apparato diede al pubblico quest’opera di poche pagine con 9
tavole in rame, nelle quali sono trattati alcuni punti che riguardano la pratica del basso rilievo.
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, Con due tavole dimostrative colorate. È desiderabile che si insegni questa prospettiva ridotta ai principi, come la
lineare, un poco più che non suoi farsi ordinariamente.
Con due tavole dimostrative colorate. È desiderabile che si insegni questa prospettiva ridotta ai principi, come la
lineare, un poco più che non suoi farsi ordinariamente.
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