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Language
Italian
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Genre
Early works to 1800
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Catalogo Section
Vedute di città
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Questa è la prima edizione con alcune cattive tavole fra il testo: si reputa migliore la seconda edizione del 1772,
che venne aumentata e corretta dal cavalier Giovan Antonio Ciantar.
Questa è la prima edizione con alcune cattive tavole fra il testo: si reputa migliore la seconda edizione del 1772,
che venne aumentata e corretta dal cavalier Giovan Antonio Ciantar.
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, Con tre tavole in rame, e la figura della rotonda ravennate nel frontespizio.
Con tre tavole in rame, e la figura della rotonda ravennate nel frontespizio.
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, Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno
1668, in 4 picc., fig.
Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno
1668, in 4 picc., fig.
Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
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. L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È
singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato.
Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e
spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e
non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture,
che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix.
Tenga le risa chi può.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È
singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato.
Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e
spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e
non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture,
che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix.
Tenga le risa chi può.
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, Opera che si presenta per la mole con grande apparato, 234 ma che fa fede della mediocrità dell’autore. Le
iscrizioni però e i monumenti riportati nella seconda compensano il cattivo gusto della prima in cui produconsi le
opere di questo architetto.
Opera che si presenta per la mole con grande apparato, 234 ma che fa fede della mediocrità dell’autore. Le
iscrizioni però e i monumenti riportati nella seconda compensano il cattivo gusto della prima in cui produconsi le
opere di questo architetto.
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, Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più
parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di
Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
Libro assai bello quando le prove siano fresche, poiché i numerosi rami furono intagliati da G. Tasnier, e la più
parte tolti dai quadri, o dai disegni di J. Mielle. Compresi i varj frontespizj figurati, e il ritratto della duchessa di
Savoja in abito di Diana: le tavole sono 71.
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Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero
di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel
nome dei luoghi, e delle cose.
Quest’opera informemente, e infedelmente disegnata, e peggio intagliata con sempre vario, ed immenso numero
di tavole, non può rendere la menoma idea della magnificenza di Venezia, servibile soltanto come repertorio pel
nome dei luoghi, e delle cose.
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