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3929. ALLEGRANZA P. Giuseppe, De sepulcris christianis in aedibus sacris, et in 227 scriptiones sepulcrales christianae in Insubria Austriaca repertae, Mediolani 1773, in 4.
3930. ALLEGRANZA, De monogrammate Jesu Christi et usitatis ejus effingendi modis, Mediolani 1773, in 4, fig.
Questo letterato laborioso ha il merito di aver raccolte molte memorie, e non può attribuirsegli quello d’una profonda critica nell’illustrarle.
Questo letterato laborioso ha il merito di aver raccolte molte memorie, e non può attribuirsegli quello d’una profonda critica nell’illustrarle.
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3931. AMADUTIO Jo. Christoph., Francisci Aligeri Dantis III filii Dialogus de antiquitatibus Valentinis ex cod. memb. saec. XVI nunc primum in lucem editus, Romae 1773, in 8, M. 61.
3943. AUDIBERTO Camillo Maria, Regiae villae agri Taurinensis poetice descriptae, Augustae Taurinorum 1711, fig., in 4.
Questo libro è assai ben scritto per la latinità dei poemetti, è stampato con molta eleganza di tipi, ed ornato di belle tavole in rame che esprimono le vedute prospettiche delle ville reali di Piemonte. Avvi un frontespizio istoriato disegnato da Domenico Piola, intagliato da Tasnier che incise egualmente altre 9 tavole.
Questo libro è assai ben scritto per la latinità dei poemetti, è stampato con molta eleganza di tipi, ed ornato di belle tavole in rame che esprimono le vedute prospettiche delle ville reali di Piemonte. Avvi un frontespizio istoriato disegnato da Domenico Piola, intagliato da Tasnier che incise egualmente altre 9 tavole.
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3945. AVERANI Josephi, Monumenta latina postuma, Florentiae 1769, in 4, sive de Lampadum Ludo. De ludis in genere. Oratio in solemni instauratione studiorum Pisis. Proposito mechanica etc., M. 29.
3951. BEDIK Petrus, Cehil Sutun. Seu explicatio utriusque celeberrimi ac pretiosissimi theatri quadraginta columnarum in perside orientis, Viennae Austriae, senz’anno e nome di stampatore.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno 1668, in 4 picc., fig. Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno 1668, in 4 picc., fig. Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
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3965. BRAUNII Georgii, et Francisci Hogenbergii, Civitates orbis terrarum, Coloniae Agrippinae 1611, libri quinque, in fol., fig., vol. 5.
Opera di laboriosa esecuzione coi prospetti e le piante delle principali città del mondo. Esemplare miniato e colorito leg. in mar. rosso dor. ec.
Opera di laboriosa esecuzione coi prospetti e le piante delle principali città del mondo. Esemplare miniato e colorito leg. in mar. rosso dor. ec.
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3970. BRY (Theodorus, Jo. Theodorus, Israel de) et Mattheus Merian, Collectiones peregrinationum in Indiam Orientalem et Indiam Occidentalem XXV partibus comprehensae, Francf. ad Moenum 1590 a 1634, in fol., fig., rilegato in 4 vol., due in foglio maggiore, e due in minore.
Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo, mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12 parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo trovato questo corpo completo.
Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo, mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12 parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo trovato questo corpo completo.
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3975. CAMDENII Guillelmi, Britannia, sive florentissimorum regnorum Angliae, Scotiae, et Hiberniae chorographica descriptio, Londini 1607, in fol., figurato.
Le medaglie, le carte topografiche, i monumenti sono riportati fra il testo. Questo è lo scrittore più riputato intorno le antichità dell’Inghilterra.
Le medaglie, le carte topografiche, i monumenti sono riportati fra il testo. Questo è lo scrittore più riputato intorno le antichità dell’Inghilterra.
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3980. CAROSI Fr. Ant., Collis Paradisi amoenitas, seu sacri conventus Assisiensis historiae lib. II, Montefalisco 1704, in fol., fig.
Con alcune poche, e cattive tavole in rame. Opera noiosa, e indigesta, ma utile per alcune notizie di fatto che portano qualche lume anche nelle arti per l’antichissima costruzione di quell’edificio.
Con alcune poche, e cattive tavole in rame. Opera noiosa, e indigesta, ma utile per alcune notizie di fatto che portano qualche lume anche nelle arti per l’antichissima costruzione di quell’edificio.
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3983. De CAUS Salamone, Hortus Palatinus a Friderico Rege Boemiae Electore Palatino Heidelbergae extractus, Francofurti, apud Theod. de Brie, 1620, in fol.
Sono le 30 tavole che descrivono questo luogo di delizie era ridotto un mucchio di sassi per forza di guerra, e di vicende umane.
Sono le 30 tavole che descrivono questo luogo di delizie era ridotto un mucchio di sassi per forza di guerra, e di vicende umane.
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3984. CAVACCIO Jacobus patavinus, Historiarum Caenobii S. Justinae Patavinae. Libri sex, Patavii 1696, in 4.
Questo libro dedicato al dotto mecenate cardinal Federico Borromeo è pieno di notizie preziose anche per gli oggetti dell’arte.
Questo libro dedicato al dotto mecenate cardinal Federico Borromeo è pieno di notizie preziose anche per gli oggetti dell’arte.
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3989. CLUVERII Philippi, Italia antiqua, vol. 2, Lugduni Batavorum, ex officina Elzeviriana, 1624, in 4 grande, fig.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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3990. CLUVERII Philippi, Sicilia antiqua, item Sardinia, et Corsica, 1619, con 5 carte topografiche.
3991. CLUVERII Philippi, Germaniae antiquae libri tres: adjectae sunt Vindelicia, et Noricum, Lugduni Batavorum, apud Elzevirium, 1616, in 4 gr., fig.
Con undici carte topografiche, e 25 tavole figurate in rame.
Con undici carte topografiche, e 25 tavole figurate in rame.
Show More COLLEZIONE di stampe, pareri, lettere, e disegni per la facciata del Duomo di Milano, pubblicate nella fine del secolo XVII. Opera rarissima e interessantissima. Vedasi all’articolo Raccolta. COMMENTARIO delle più notabili, e mostruose cose d’Italia. Vedi Lando Ortensio fra le Guide: al quale è aggiunto un catalogo degli inventori delle cose, che si mangiano, e si bevono, composto da messer Anonimo di Eutopia, Venezia 1548, in 8.
Libro dei più strani, e curiosi che siensi stampati in quel tempo, ma pienissimo di notizie relative ai fasti di molte famiglie italiane.
Libro dei più strani, e curiosi che siensi stampati in quel tempo, ma pienissimo di notizie relative ai fasti di molte famiglie italiane.
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4010. FERDINANDI Principis Paderbonensis. Vedi Monumenta Paderbonensia.
4012. FISCHER Jos. Emanuel, Dilucida repraesentatio magnificae et sumptuosae Bibliotecae Cesarae, Viennae 1737, in fol., fig.
In 13 tavole unite alle respettive illustrazioni si rende conto di questo magnifico edificio, che è la cosa più d’ogni altra veramente imperiale che trovisi in quella capitale, sebbene eseguita in tempi di gusto infelice.
In 13 tavole unite alle respettive illustrazioni si rende conto di questo magnifico edificio, che è la cosa più d’ogni altra veramente imperiale che trovisi in quella capitale, sebbene eseguita in tempi di gusto infelice.
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4013. GALLICCIOLI Giovan Battista, Delle memorie venete 241 antiche, profane, ed ecclesiastiche raccolte, Venezia 1795, in 8, tomi 8.
Opera laboriosissima e ripiena di istruzione per la storia patria, ma quanto è ricca nelle cose ecclesiastiche, altrettanto è sterile per le nozioni storiche, e per gli oggetti d’arte, ed antichità.
Opera laboriosissima e ripiena di istruzione per la storia patria, ma quanto è ricca nelle cose ecclesiastiche, altrettanto è sterile per le nozioni storiche, e per gli oggetti d’arte, ed antichità.
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4025. IKENII Conradi, Antiquitates hebraicae, Bremae 1764, in 8.
4026. JOVII Pauli, Descriptio Larii lacus, Venetiis, 1559, in 4, ex officina Stellae Jordani Ziletti.
L’elegante opuscoletto è diretto a Francesco Sfrondato e da Dionisio Somenzio dedicato a Niccolò Sfrondato figlio del suddetto.
L’elegante opuscoletto è diretto a Francesco Sfrondato e da Dionisio Somenzio dedicato a Niccolò Sfrondato figlio del suddetto.
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4033. MACEDO, Pictura venetae urbis, Venetiis 1670, in 4.
Questo libro raccoglie diverse importanti memorie, ed è poco conosciuto in Venezia medesima.
Questo libro raccoglie diverse importanti memorie, ed è poco conosciuto in Venezia medesima.
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4040. MARIESCHI Michael, Magnificentiores, selectioreque urbis venetiarum prospectus, Venetiis 1741, in fol. obl.
Sono queste 22 tavole compresa quella del frontespizio, intagliate all’acqua forte dallo stesso autore con molto bel garbo, e verità.
Sono queste 22 tavole compresa quella del frontespizio, intagliate all’acqua forte dallo stesso autore con molto bel garbo, e verità.
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4041. MARTINI Josephi, Theatrum basilicae pisanae, Romae 1703, in fol., fig. — Accedit appendix ad theatrum basilicae pisanae 1723.
Le copiose e grandi tavole di quest’opera ottima sono inserite fra il testo, e accuratamente intagliate in rame: sono queste in numero di 36, compresa una Vergine avanti il frontespizio, cui è dedicato il libro.
Le copiose e grandi tavole di quest’opera ottima sono inserite fra il testo, e accuratamente intagliate in rame: sono queste in numero di 36, compresa una Vergine avanti il frontespizio, cui è dedicato il libro.
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4047. MIRABELLAE Vincentii et Alagone, Iconographiae Siracusarum antiquarum explicatio etc., Lugd. Bat. 1723, in fol., fig.
Edizione pregiata per le illustrazioni ed aggiunte dell’Havercampio con numerose tavole impresse fra il testo. La prima edizione escì in italiano a Napoli nel 1613, rara a trovarsi.
Edizione pregiata per le illustrazioni ed aggiunte dell’Havercampio con numerose tavole impresse fra il testo. La prima edizione escì in italiano a Napoli nel 1613, rara a trovarsi.
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4048. MONUMENTA Paderbonensia ex historia romana, francica, saxonica eruta, novis inscriptionibus, figuris, tabulis, ac notis posthumis Ferdinandi Principis Epis. Paderbonensis illustrata etc., Lemgoviae 1714, in 4, fig.
Le molte tavole sono sparse a’ luoghi del testo relativo, e sonovi i due ritratti dei vescovi di questa famiglia di Furstemberg.
Le molte tavole sono sparse a’ luoghi del testo relativo, e sonovi i due ritratti dei vescovi di questa famiglia di Furstemberg.
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4049. MONUMENTA Paderbonensia ex historia romana. Altra edizione della stessa opera, Amstelodami, apud Danielem Elsevirum, 1672, in 4.
Meno copiosa, ma preferibile alla suddetta, perché i tipi 247 sono assai eleganti, e le stampe di R. de Hooghe assai fresche e assai belle in numero di 26 oltre il frontespizio di Visscher, il ritratto di Blottelinh, e due carte topografiche.
Meno copiosa, ma preferibile alla suddetta, perché i tipi 247 sono assai eleganti, e le stampe di R. de Hooghe assai fresche e assai belle in numero di 26 oltre il frontespizio di Visscher, il ritratto di Blottelinh, e due carte topografiche.
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4052. MUSGRAVE Guillelmi, Antiquitates britanno-belgicae precipuae romanae, figuris illustratae, tribus vol. comprehensae, quorum una de Belgio Britannico, 2 de Geta Britannico, 3 de Julii Vitalio epitaphio. — Accedit: vol. IV, quod tribus ante editis est appendix, Iscae Dunmoniorum 1719, vol. 4, in 8, figurato.
Le figure incise in forma più grande sono piegate a’ rispettivi luoghi del testo. Opera eseguita con molta cura, e poco conosciuta. Esemplare leg. in vit.
Le figure incise in forma più grande sono piegate a’ rispettivi luoghi del testo. Opera eseguita con molta cura, e poco conosciuta. Esemplare leg. in vit.
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4056. NORIS Enrico, Cenotaphio pisana Caij, et Lucii Caesarum dissertationibus illustrata, Venetiis, apud Paulum Balleonium, 1681, in fol.
Racchiudesi in queste dissertazioni (le quali non sono in numero che tre, componenti un volume di 500 pagine in foglio) un tesoro di erudizione che mette più in evidenza l’autore che le cose propostesi.
Racchiudesi in queste dissertazioni (le quali non sono in numero che tre, componenti un volume di 500 pagine in foglio) un tesoro di erudizione che mette più in evidenza l’autore che le cose propostesi.
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4059. PANVINII Onuphrii veronensis, Antiquitatum veronensium libri octo, tipis Pauli Frambotti, 1648, in fol., fig.
Opera insigne per la cura con cui sono illustrati i monumenti di quella città con 34 tav. compreso il frontesp. fig.
Opera insigne per la cura con cui sono illustrati i monumenti di quella città con 34 tav. compreso il frontesp. fig.
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4063. PERINGSKIOLDI Joannis, Monumentorum svevo-gothicorum liber primus, Uplandiae partem primariam Thiundiam continens etc., Stockolmiae 1710, in fol., fig. Addita monumenta Ullera Kerensia cum Upsalia nova illustrata, svevice, et latine, Stockholmiae 1719, in fol., fig.
Queste due opere sono legate in un solo volume, e presentano un prezioso complesso di erudizione pel testo e per le tavole che lo illustrano numerosissime collocate fra il testo, non tanto in legno che in rame: libro che difficilmente si trova in Italia anche nelle primarie pubbliche biblioteche.
Queste due opere sono legate in un solo volume, e presentano un prezioso complesso di erudizione pel testo e per le tavole che lo illustrano numerosissime collocate fra il testo, non tanto in legno che in rame: libro che difficilmente si trova in Italia anche nelle primarie pubbliche biblioteche.
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4078. RESENDIO Lucio Andrea, De antiquitatibus Lusitaniae libri quatuor a Jacobo Menotio Vasconcello recogniti, et absoluti. Excudebat Martinus Burgensis Academiae tipographus, Eborae 1563, in fol.
Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due volumetti in 8 a Colonia.
Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due volumetti in 8 a Colonia.
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4089. SARAYNAE Torelli veronensis leg. doct., De origine, et amplitudine antiquis civitatis Veronae: ejusdem de viris illustribus antiquis veronensibus; de his qui potiti fuerunt dominio civitatis Veronae; de monumentis antiquis urbis, et agri veronensis; de interpretatione litterarum antiquarum, Veronae, 1540, ex officina Antonii Putteleti non sine privilegio, in fol.
Tutte le tavole di questo libro sono in legno di mano di Giovanni Caroto pittor veronese. Comincia il ritratto di Torello Saraina col suo monogramma: seguono le altre tavole in numero di 29 rappresentanti i varj pezzi d’archi, e d’antichità di Verona, fra le quali la stampa del teatro in foglio è rara a trovarsi nel libro, perché per lo più ne venne staccata. Questa edizione non è comune, ma ne fu fatta una ristampa in Verona nel 1560 da Paolo Ravagnani, resasi rara egualmente. Comparve poco dopo una versione italiana nel 1586 ma con minore numero di tavole, e con molte mancanze: si rimarcano nella prima edizione i bellissimi e freschi intagli in legni in alcune tavole ove le trabeazioni degli edifici sono in grandissima dimensione. Le medesime tavole riprodussero gli stampatori Merlo in foglio grande nel 1764 senza testo col titolo Antichità di Verona disegnate da Giovanni Caroto. Vedi Caroto. Si noti la lettera singolare con cui l’autore mise in diffidenza il lettore sulle Antichità veronesi che il Serlio (da lui chiamato quidem Sebastianus Sergius bononiensis) aveva pubblicate prima della stampa del Saraina, e che riprende come mancanti di esattezza. Nessun bibliografo annuncia le prime stampe del Serlio avanti del 1540, e se non avessimo nella nostra biblioteca la prima edizione non citata, e poco conosciuta del 1537 non sarebbe facile il conciliare queste lagnanze. È importante però l’avere anche la ristampa fatta dal Merlo, poiché sonovi in quella tutte le tavole, nessuna eccettuata, e compresa anche l’interna dell’Arena di Verona, che per la sua grandezza non trovasi in qualche esemplare del Saraina.
Tutte le tavole di questo libro sono in legno di mano di Giovanni Caroto pittor veronese. Comincia il ritratto di Torello Saraina col suo monogramma: seguono le altre tavole in numero di 29 rappresentanti i varj pezzi d’archi, e d’antichità di Verona, fra le quali la stampa del teatro in foglio è rara a trovarsi nel libro, perché per lo più ne venne staccata. Questa edizione non è comune, ma ne fu fatta una ristampa in Verona nel 1560 da Paolo Ravagnani, resasi rara egualmente. Comparve poco dopo una versione italiana nel 1586 ma con minore numero di tavole, e con molte mancanze: si rimarcano nella prima edizione i bellissimi e freschi intagli in legni in alcune tavole ove le trabeazioni degli edifici sono in grandissima dimensione. Le medesime tavole riprodussero gli stampatori Merlo in foglio grande nel 1764 senza testo col titolo Antichità di Verona disegnate da Giovanni Caroto. Vedi Caroto. Si noti la lettera singolare con cui l’autore mise in diffidenza il lettore sulle Antichità veronesi che il Serlio (da lui chiamato quidem Sebastianus Sergius bononiensis) aveva pubblicate prima della stampa del Saraina, e che riprende come mancanti di esattezza. Nessun bibliografo annuncia le prime stampe del Serlio avanti del 1540, e se non avessimo nella nostra biblioteca la prima edizione non citata, e poco conosciuta del 1537 non sarebbe facile il conciliare queste lagnanze. È importante però l’avere anche la ristampa fatta dal Merlo, poiché sonovi in quella tutte le tavole, nessuna eccettuata, e compresa anche l’interna dell’Arena di Verona, che per la sua grandezza non trovasi in qualche esemplare del Saraina.
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4091. SCARDEONII Bernardini, De antiquitate urbis Patavii, et claris civibus patavinis lib. III. Ejusdem appendix de sepulchris insignibus esterorum Patavii jacentium, in fol. pic., Basileae 1560.
A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
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4092. SCHEUCHZERO Jacobi, Helveticus, sive itinera per Helvetiae alpinae regiones, pluribus tabulis aeneis illustrata, vol. 4 leg. in 2, Lugduni Batavorum 1723, in 4, fig.
Libro accreditato, e ripieno di notizie estese in ogni ramo di cognizioni, con numerosissime tavole inserite fra il testo, e intagliate in rame.
Libro accreditato, e ripieno di notizie estese in ogni ramo di cognizioni, con numerosissime tavole inserite fra il testo, e intagliate in rame.
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4111. VILLA Angiana vulgo Het Perc Van Anguien, Amsterdam, ap. Nicolaum Visscher, in fol. obl., Romanus de Hooghe delin. et sculpsit.
Oltre il testo vi sono 17 tavole con molta grazia incise dal suddetto. Esemplare di prima freschezza.
Oltre il testo vi sono 17 tavole con molta grazia incise dal suddetto. Esemplare di prima freschezza.
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4113. VISENTINI Antonio, Urbis Venetiarum prospectus celebriores ex tabulis 38 Antonii Canal in tres partes distributi, Venetii, apud J. B. Pasquali, 1751, in fol.
Bello e completo esemplare di quest’opera, che difficilmente ritrovasi di prove freschissime.
Bello e completo esemplare di quest’opera, che difficilmente ritrovasi di prove freschissime.
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4114. De VIGA Joannes, Thesaurus antiquitatum beneventanarum, Romae 1754, in fol., fig., vol. 2.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
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