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1613. CAPPONI Giovan Battista dottore, Il marmo Augustale, Discorso, ove si parla delle terme, bagni, esercizi e giuochi degli antichi Romani, in 8.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
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1770. PROVISIONE novissima delle dote e dello ornato delle donne reformata al tempo del Reverendissimo Sig. Bernardo de’ Rossi governatore pres. et vicel. di Bologna e di tutta Romagna, impressa in Bologna per maestro Girolamo de’ Benedetti, 1521, in 8, M. 54.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
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1645. FANTI Sigismondo ferrarese, Triompho di fortuna, Vinegia, per Agostin da Portese,1527, ad istanza di Jacomo Giunta mercatante fiorentino.
Quest’opera è composta di tavole di giuochi e di figure in singolare e strano modo delineate, ed incise in legno. Rarissimo è trovarne esemplari conservati. Contiensi in questo libro la risposta a 71 domande, la cui tavola in 10 foglietti precede le stampe e le cui risposte sono dettate dai principi dell’astrologia giudiziaria. I tre primi fogli di tavole contengono le 12 fortune col rinvio alle case primarie d’ Italia espresse in 12 palazzi. Cominciano poi le figure delle domande e risposte dal foglio 1 al 128. L’ultimo contiene la marca del Giunti e il registro. Il frontespizio è figurato, dietro a quello è il privilegio e cinque foglietti di proemio e di regole. Il volume in tutto deve essere di fogli 148. Nel frontespizio pieno di gusto e bizzarra fantasia è in una tavola la marca I. M. Forse Giovanni Bonconsigli, detto anche Marescalco, potrebbe aver segnato il suo nome cosi. Questo pittore e disegnatore valente pervenne circa a quell’età, benché le memorie biografiche non ci soccorrano; ma se per ciò che riguarda la spiegazioni delle marche anderebbe bene ci sembra però che lo stile delle incisioni di quest’opera sia più libero di quello che si riconosce nelle opere di pennello di questo maestro.
Quest’opera è composta di tavole di giuochi e di figure in singolare e strano modo delineate, ed incise in legno. Rarissimo è trovarne esemplari conservati. Contiensi in questo libro la risposta a 71 domande, la cui tavola in 10 foglietti precede le stampe e le cui risposte sono dettate dai principi dell’astrologia giudiziaria. I tre primi fogli di tavole contengono le 12 fortune col rinvio alle case primarie d’ Italia espresse in 12 palazzi. Cominciano poi le figure delle domande e risposte dal foglio 1 al 128. L’ultimo contiene la marca del Giunti e il registro. Il frontespizio è figurato, dietro a quello è il privilegio e cinque foglietti di proemio e di regole. Il volume in tutto deve essere di fogli 148. Nel frontespizio pieno di gusto e bizzarra fantasia è in una tavola la marca I. M. Forse Giovanni Bonconsigli, detto anche Marescalco, potrebbe aver segnato il suo nome cosi. Questo pittore e disegnatore valente pervenne circa a quell’età, benché le memorie biografiche non ci soccorrano; ma se per ciò che riguarda la spiegazioni delle marche anderebbe bene ci sembra però che lo stile delle incisioni di quest’opera sia più libero di quello che si riconosce nelle opere di pennello di questo maestro.
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1661. GIRALDI Gregorii Lilii Ferrariensis, De sepulchris et vario sepeliendi ritu libellus, Basileae 1539, in 8.
Raro e prezioso libretto dedicato a Pico della Mirandola. Dopo la dedica è una lettera in guisa di prefazione a Carlo Milthzien tedesco, segue l’indice delle materie e dopo questi 8 primi foglietti il testo dell’opera comincia colla pagina 1 e finisce alla 79.
Raro e prezioso libretto dedicato a Pico della Mirandola. Dopo la dedica è una lettera in guisa di prefazione a Carlo Milthzien tedesco, segue l’indice delle materie e dopo questi 8 primi foglietti il testo dell’opera comincia colla pagina 1 e finisce alla 79.
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1763. POLIDORO Virgilio di Urbino, De la origine e degli inventori de le leggi, costumi, scienze, arti, ec. di latino in volgare tradotto da Pietro Lauro Modonese. Venezia, Giolito, 1543, in 8.
Opera divisa in otto libri ove si ragiona sa oggetti d’arti e sovra mille altri stravagantissimi argomenti e termina con una breve sposizione del Paternoster.
Opera divisa in otto libri ove si ragiona sa oggetti d’arti e sovra mille altri stravagantissimi argomenti e termina con una breve sposizione del Paternoster.
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1701. MARCOLINI Francesco da Forlì, Le ingeniose sorti intitolate il Giardino de’ Pensieri composte, nuovamente ristampate e in nuovo e bellissimo ordine riformate, Venezia 1550, in fol. fig.
Giuseppe Porta garfagnino disegnò le belle figure, che adornano questo libro. Chiamasi anche Giuseppe Salviati, dall’esser allievo di Francesco Salviati e si pone tra’ pittori veneziani anche dal Ridolfi, poiché molto stette a Venezia e studiò le maniere di quei maestri. Apparve la prima edizione di questo libro nel 1540 ma fu meglio in questa seconda ordinato. Se ne conosce una ristampa moderna per contrafare l’antica pregiatissima contro la quale il Morelli mette in guardia gli amatori nella Pinelliana. Il libro è dedicato ad Ercole Estense Duca di Ferrara. L’autore nell’Avviso ai Lettori insegna il modo con cui s’abbia a fare il giuoco delle sorti con certe carte da giuoco, proponendo col mezzo d’alcune tavole il quesito per ricavarne poi la relativa risposta, che in terza rima vien data da alcuni filosofi, secondo porta la sorte. estensore di queste terzine dicesi L. Dolce. Dopo il frontespizio istoriato col nome dell’incisore e disegnatore Giuseppe Porta garfagnino, segue a tergo un bel ritratto dell’autore e nella prima pagina del secondo foglietto è la dedica. Continuano due pagine per istruzione del giuoco. Indi tre tavole dei quesiti pertinenti ad uomini, a donne, e ad ambo i sessi. Comincia poi il testo con tutte le stampe da cui è fregiato, intagliate in legno, che prosegue fino alla pag. 157 e all’ultima vi è lo stemma del Marcolini Veritas Filia Temporis, e la data sovra indicata. Anche questo libro per l’uso che ne fu fatto, è rarissimo a trovarsi dì bella conservazione.
Giuseppe Porta garfagnino disegnò le belle figure, che adornano questo libro. Chiamasi anche Giuseppe Salviati, dall’esser allievo di Francesco Salviati e si pone tra’ pittori veneziani anche dal Ridolfi, poiché molto stette a Venezia e studiò le maniere di quei maestri. Apparve la prima edizione di questo libro nel 1540 ma fu meglio in questa seconda ordinato. Se ne conosce una ristampa moderna per contrafare l’antica pregiatissima contro la quale il Morelli mette in guardia gli amatori nella Pinelliana. Il libro è dedicato ad Ercole Estense Duca di Ferrara. L’autore nell’Avviso ai Lettori insegna il modo con cui s’abbia a fare il giuoco delle sorti con certe carte da giuoco, proponendo col mezzo d’alcune tavole il quesito per ricavarne poi la relativa risposta, che in terza rima vien data da alcuni filosofi, secondo porta la sorte. estensore di queste terzine dicesi L. Dolce. Dopo il frontespizio istoriato col nome dell’incisore e disegnatore Giuseppe Porta garfagnino, segue a tergo un bel ritratto dell’autore e nella prima pagina del secondo foglietto è la dedica. Continuano due pagine per istruzione del giuoco. Indi tre tavole dei quesiti pertinenti ad uomini, a donne, e ad ambo i sessi. Comincia poi il testo con tutte le stampe da cui è fregiato, intagliate in legno, che prosegue fino alla pag. 157 e all’ultima vi è lo stemma del Marcolini Veritas Filia Temporis, e la data sovra indicata. Anche questo libro per l’uso che ne fu fatto, è rarissimo a trovarsi dì bella conservazione.
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1705. MAROZZO Achille bolognese, Maestro generale dell’Arto dell’armi, opera nova, Venezia 1550, in 4. fig. libri 5, per Gio. Padovano ad instanzia di Melchior Sessa.
Opera ricca di 82 figure in legno oltre il frontespizio. Si conosce un’edizione anteriore stampata in Modena in casa di Antonio Bergola sacerdote e cittadino modenese, 1536.
Opera ricca di 82 figure in legno oltre il frontespizio. Si conosce un’edizione anteriore stampata in Modena in casa di Antonio Bergola sacerdote e cittadino modenese, 1536.
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1591. BIRINGUCCIO Vannuccio nob. senese, Pirotechnia. Li diece libri della Pirotechnia ove si tratta non solo delle miniere ma anche quanto si ricerca nella pratica di esse e di quanto si appartiene all’arte della funzione ovver getto de’ metalli ec., in Venezia, per Gio. Padovano, 1550, in 4, ad istanza di Curzio di Navo.
Le numerose tavole necessarie a tante dimostrazioni sono stampate in legno fra il testo; e quest’opera non comune, specialmente in questa prima edizione, è interessante per la fusione dei metalli e per ogni altra cosa che d quella dipende. Dopo il frontespizio figurato, a tergo di cui è la dedica, vengono due foglietti di tavola delle materie e cinque foglietti di proemio. Indi seguono 167 foglietti del testo e nell’ultimo è lo stemma di Curzio, la tutto 176 foglietti.
Le numerose tavole necessarie a tante dimostrazioni sono stampate in legno fra il testo; e quest’opera non comune, specialmente in questa prima edizione, è interessante per la fusione dei metalli e per ogni altra cosa che d quella dipende. Dopo il frontespizio figurato, a tergo di cui è la dedica, vengono due foglietti di tavola delle materie e cinque foglietti di proemio. Indi seguono 167 foglietti del testo e nell’ultimo è lo stemma di Curzio, la tutto 176 foglietti.
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1551. AGRIPPA Cammillo, Trattato di scienze d’arme con un dialogo di filosofia, Roma, per Antonio Blado, 1553, in 4, fig.
Questo è un bellissimo libro, le cui tavole sono assai ben intagliate e disegnate nello stile della scuola di M. Antonio: sonovi due gran tavole istoriate l’una al principio del trattato, l’altra aranti il dialogo: e 55 tavole di schermitori. In fronte al libro su un ritratto dell’autore assai bello.
Questo è un bellissimo libro, le cui tavole sono assai ben intagliate e disegnate nello stile della scuola di M. Antonio: sonovi due gran tavole istoriate l’una al principio del trattato, l’altra aranti il dialogo: e 55 tavole di schermitori. In fronte al libro su un ritratto dell’autore assai bello.
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1764. POLIDORI Virgilii Urbinatis. De rerum inventoribus libri octo: eiusdem in dominicani precem 303 commeritaribus, Lugduni, apud Tornesium, 1558, in 8.
Quest’opera fu dedicata a Lodovico Odassio padovano dall’autore con data d’Urbino li 5 Agosto 1499, anno in cui si eseguì la prima edizione.
Quest’opera fu dedicata a Lodovico Odassio padovano dall’autore con data d’Urbino li 5 Agosto 1499, anno in cui si eseguì la prima edizione.
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1702. MARINELLO M. Giovanni, Gli ornamenti delle donne, tratti dalle scritture d’una reina greca divisi 295 su quattro libri, Venezia, presso Francesco de Franceschi, 1562, in 8.
1579. BAYFII Lazari, De re navali, de re vestiaria et de vasculis antiquorum: Addito Antonii Thylesii libellus de coloribus, Parisiis 1563, in 4, fig., ex officina Rob. Stephani.
Le molte tavole in legno di bella esecuzione fraposte al testo rendono chiara l’intelligenza di queste ottime opere.
Le molte tavole in legno di bella esecuzione fraposte al testo rendono chiara l’intelligenza di queste ottime opere.
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1711. MERCURIALIS Hieron. Foroliv., Artis gymnasticae apud antiquos celeberimae nostris temporibus ignorata libri sex. Venetiis, apud Iunctas, 1569. Prima edizione, in 4.
Dedicata al Card. Farnese: ove non è altra tavola che quella della palestra, come la descrive Vitruvio.
Dedicata al Card. Farnese: ove non è altra tavola che quella della palestra, come la descrive Vitruvio.
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1588. BERTELLI Ferdinandi, Omnium fere gentium nostrae aetatis habitus numquam ante hac editi. Ferdinandus Bertelli aeneii typis excudebat, Venetiis anno 1569, in 4, fig.
Generalmente tutti i volumi di tal materia intagliati in questo secolo sono riputati assai rari, poiché passando per solazzo nelle mani di molte persone gli esemplari sono periti. Le tavole sono numerate fino alla 60 che ha per titolo Hispania rustica: ne seguono altre 4 coi cartellini in bianco prive di denominazione e di numero. Poi chiudono la serie otto teste di acconciature femminili molto stravaganti, che non sembrano appartenere a questo intagliatore e non hanno alcun indizio di luogo, di età e d’incisore.
Generalmente tutti i volumi di tal materia intagliati in questo secolo sono riputati assai rari, poiché passando per solazzo nelle mani di molte persone gli esemplari sono periti. Le tavole sono numerate fino alla 60 che ha per titolo Hispania rustica: ne seguono altre 4 coi cartellini in bianco prive di denominazione e di numero. Poi chiudono la serie otto teste di acconciature femminili molto stravaganti, che non sembrano appartenere a questo intagliatore e non hanno alcun indizio di luogo, di età e d’incisore.
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1737. OMNIUM fere gentium, nostraeque aetatis nationum habitus et effigies, Antuerpiae 1572, in 8, fig. In eosdem Jo. Sluperii Herzelensis Epigrammata, adiecta ad singulas icones gallica tetrasticha (In fine). Joanni Bellero Aegidius Radaeus, Antuerpiae 1573.
Sono queste 121 tavole di bello intaglio in legno. Distinto esemplare.
Sono queste 121 tavole di bello intaglio in legno. Distinto esemplare.
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1631. DECLAMAZIONE delle gentil donne di Cesena intorno alle pompe, al molto Illustre e Rev. Monsignor Lattanzio Presidente di Romagna , Cesena 1575, in 8, M. 54.
Vedesi da questo ingegnoso discorso che questo Monsignor Lattanzio Presidente Romagna nell’anno del Giubileo aveva preso ad inveire contro la pompe feminili, intorno le quali le gentildonne di Cesena sagacemente vengono giustificate. Opuscolo raro.
Vedesi da questo ingegnoso discorso che questo Monsignor Lattanzio Presidente Romagna nell’anno del Giubileo aveva preso ad inveire contro la pompe feminili, intorno le quali le gentildonne di Cesena sagacemente vengono giustificate. Opuscolo raro.
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1816. VREEDMA Johs Uriese, Panoplia seu armamentarium ac ornamenta cum artium ac opificiorum tum etiam exuviarum Martialium, quae spolia quoque ab aliis appellari consuevere, excusa a Gerard de Jode, anno 1577, in f. Constat tab. 18.
Queste tavole tutte di trofei militari sono assai ben intagliate e l’ultimo di doppia grandezza a tutto foglio presenta un bellissimo gruppo di grandi pezzi d’artiglieria. Libro piuttosto raro.
Queste tavole tutte di trofei militari sono assai ben intagliate e l’ultimo di doppia grandezza a tutto foglio presenta un bellissimo gruppo di grandi pezzi d’artiglieria. Libro piuttosto raro.
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1630. DAMMAN Hadr-Gand, Imperii ac sacerdotii ornatus diversarum gentium peculiaris vestitus, excudebat, Abr. Bruin, Colonia 1578, in 4, fig.
Sono 24 le tavole dei costumi civili imperiali e 26 quelle dei costumi religiosi assai bene disegnate ed incise: libro di rarità singolare. Il frontespizio e figurato, dopo il quale trovasi la dedicatoria dell’edizione, e non prefazione intitolata al lettori. Segue il testo del commentario di Damman. In tutto ai foglietti che precedono le tavole. Trovatisi con mi 282 nor rarità le tavole disgiunte dal testo per le censure in cui incorse quest’ultimo.
Sono 24 le tavole dei costumi civili imperiali e 26 quelle dei costumi religiosi assai bene disegnate ed incise: libro di rarità singolare. Il frontespizio e figurato, dopo il quale trovasi la dedicatoria dell’edizione, e non prefazione intitolata al lettori. Segue il testo del commentario di Damman. In tutto ai foglietti che precedono le tavole. Trovatisi con mi 282 nor rarità le tavole disgiunte dal testo per le censure in cui incorse quest’ultimo.
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1731. De NICOLAI Nicolò, Le navigazioni et viaggi fatti nella Turchia. Nuovamente tradotto di francese in italiano da Francesco Fiori da Lillà aritmetico con sessantasette figure naturali di uomini e di donne, Venezia, presso Francesco Ziletti. 1580, in fol.
Le tavole in quest’edizione trovami molto logore per aver servito alle precedenti.
Le tavole in quest’edizione trovami molto logore per aver servito alle precedenti.
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1616. CAROSO M. Fabritio da Sermoneta, Il Ballerino: diviso in due trattati, ornato di molte figure: Venezia, pel Ziletti, 1581, in 4, fig.
Quest’opera fu intitolata a Bianca Capello de’ Medici Gran Duchessa di Toscana, col ritratto dell’autore in fronte e la musica di tutti i balli che allora usavansi intitolata n ciascuna delle più famose dame d’Italia e con 22 tavole degli atteggiamenti del ballo, intagliate da Giovan Battista Franco.
Quest’opera fu intitolata a Bianca Capello de’ Medici Gran Duchessa di Toscana, col ritratto dell’autore in fronte e la musica di tutti i balli che allora usavansi intitolata n ciascuna delle più famose dame d’Italia e con 22 tavole degli atteggiamenti del ballo, intagliate da Giovan Battista Franco.
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