The Digital Cicognara Library

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You searched for: Language Italian Remove constraint Language: Italian Publication Year 1817 Remove constraint Publication Year: 1817 Catalogo Section Opere di scultura d’ogni genere antiche e moderne illustrate. Remove constraint Catalogo Section: Opere di scultura d’ogni genere antiche e moderne illustrate.
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3493. CICOGNARA, Lettera sulla statua rappresentante la Polinnia di Antonio Canova, Venezia 1817, in 8, fig., M. 101 con una tavola.
Questo insigne marmo fu fatto eseguire dalle Provincie Venete e da noi presentato in nome di esse all’Imperatrice di Austria.
Questo insigne marmo fu fatto eseguire dalle Provincie Venete e da noi presentato in nome di esse all’Imperatrice di Austria.
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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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3525. MARSUZZI Giovan Battista, La visione di Canova per le statue di Venere e Marte: ossia della guerra e della pace, Roma 1817, in 4, M. 92.
3531. MISSIRINI Melchiorre, Sui marmi di Antonio Canova, versi, Venezia, Tipografia Picotti, 1817, in fol.
In quella forma non furono tirati che venti soli esemplari.
In quella forma non furono tirati che venti soli esemplari.
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