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3483. BIAGI Clemente, Ragionamento sopra un’antica statua singolarissima nuovamente scoperta nell’agro romano, Roma 1771, in 4, fig., M. 33.
Con una tavola intagliata in rame. La statua spiegasi come rappresentante il Sole.
Con una tavola intagliata in rame. La statua spiegasi come rappresentante il Sole.
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3488. CANCELLIERI Francesco, Notizie delle due famose statue di un fiume e di Patroclo, dette volgarmente di Marforio e Pasquino, Roma 1789, in 8, fig., M. 48.
Colle statue intagliate in rame.
Colle statue intagliate in rame.
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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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3504. FABBRONI Adamo, Aeliosi, considerazioni e congetture sopra una dubbia statua del Museo Capitolino, Firenze 1799, in 8, fig.
Con una tavola in fine in cui sono quattro statue intagliate per illustrare quest’erudita dissertazione.
Con una tavola in fine in cui sono quattro statue intagliate per illustrare quest’erudita dissertazione.
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3505. FABBRONI Angelo, Dissertazione sulle statue appartenenti alla favola di Niobe, Firenze 1779, in fol. m., fig.
Con 19 tavole intagliate in rame, non con tanta accuratezza e buon gusto come le incise dal Piroli. Vedi Piroli.
Con 19 tavole intagliate in rame, non con tanta accuratezza e buon gusto come le incise dal Piroli. Vedi Piroli.
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3532. MISSIRINI Melchiorre, Monumenti di scultura e architettura, sonetti, Roma 1818, in 8.
Fra questi trattasi di una gran parte delle opera di Canova che non sono illustrate nel volume qui sopra: furono a noi intitolati dall’amico autore, che è uno dei più forti e begli ingegni italiani.
Fra questi trattasi di una gran parte delle opera di Canova che non sono illustrate nel volume qui sopra: furono a noi intitolati dall’amico autore, che è uno dei più forti e begli ingegni italiani.
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3540. PIAZZA Giuseppe, Descrizione della Minerva Veliterna, Velletri 1797, in 4.
3543. PORRO Girolamo, Statue antiche, che sono poste nella città di Roma in diversi luoghi nuovamente stampate, Venezia 1676, in fol. pic.
Sono queste tavole 51, che non vennero già dal Porro intagliate, ma avendo trovate le antiche lamine anche logore che altra volta furono prodotte, le offerse in dono, stampandole, al senatore Giovanni Donà.
Sono queste tavole 51, che non vennero già dal Porro intagliate, ma avendo trovate le antiche lamine anche logore che altra volta furono prodotte, le offerse in dono, stampandole, al senatore Giovanni Donà.
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3556. SCULTURE del palazzo della Villa Borghese detta Pinciana brevemente descritte, Roma 1796, in 8, vol. 3.
Il primo volume contiene in due parti riunite le succinte illustrazioni estratte dalle più copiose già preparate dal celebre Ennio Quirino Visconti, che dovevano escire in un colle statue già incise per un’edizione in foglio, tuttora inedita, il cui ricco materiale sta presso il principe Borghese. Gli altri due volumi contengono in due parti separate le sculture incise a contorni, in numero di circa 250 tavole.
Il primo volume contiene in due parti riunite le succinte illustrazioni estratte dalle più copiose già preparate dal celebre Ennio Quirino Visconti, che dovevano escire in un colle statue già incise per un’edizione in foglio, tuttora inedita, il cui ricco materiale sta presso il principe Borghese. Gli altri due volumi contengono in due parti separate le sculture incise a contorni, in numero di circa 250 tavole.
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3562. VISCONTI Ennio Quirino, Monumenti Gabinj della villa Pinciana descritti, Roma 1797, in 8.
Opera divisa in tre parti con 57 tavole. I preliminari formano la parte prima, le statue formano la seconda e le iscrizioni la terza.
Opera divisa in tre parti con 57 tavole. I preliminari formano la parte prima, le statue formano la seconda e le iscrizioni la terza.
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