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3586. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima tribus libris distincta ex absolutissimo opere Pauli Aringhi in hanc portatilem formam concinnata, Arnhemiae 1661, in 12, fig.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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3591. BANCK L., Roma triumphans, seu actus inaugurationum et coronationum pontificum romanorum et in specie Innocentii X pont. max. Brevis descriptio etc. Editio secunda triplo auctior, Franekerae 1656, in 12, fig.
Libretto ancora più raro e singolare del precedente per molte singolarità del testo, e delle tavole che trovansi in fine in numero di 16 ove stanno le cavalcate pontificie col treno ec. Oltre il frontespizio figurato, e il ritratto d’Innocenzo X.
Libretto ancora più raro e singolare del precedente per molte singolarità del testo, e delle tavole che trovansi in fine in numero di 16 ove stanno le cavalcate pontificie col treno ec. Oltre il frontespizio figurato, e il ritratto d’Innocenzo X.
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3607. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia anaglyphico opere elaborata: a Petro Sancte Bartolo delineata, et incisa: notis Jo. Petris Bellorii illustrata, Romae 1693, in fol., fig., edizione seconda, sonovi 84 tavole.
Questa seconda edizione è però avanti le tante ristampe fatte di quest’opera preziosa, le quali non si riconoscono, perché le tavole estremamente logorate le sfigurano. Esemplare di dedica con ricchissime dorature.
Questa seconda edizione è però avanti le tante ristampe fatte di quest’opera preziosa, le quali non si riconoscono, perché le tavole estremamente logorate le sfigurano. Esemplare di dedica con ricchissime dorature.
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3606. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia, anaglyphico opere elaborata a Petro Sancte Bartolo delineata, incisa: edidit Joannes Jacobus de Rubeis, Romae, ad templum Pacis, prima edizione senz’anno.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
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3910. VICTORIS P., De regionibus urbis Romae libellus aureus cum privilegio, impressum Venetiae, per Joan. de Tridino alias Tacuino, anno Domini 1509 die 8 Maii, in 4 p.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
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3613. BELLORI, Fragmenta vestigii veteris Romae ex lapidibus Farnesianis, nunc primum in lucem edita cum notis, Romae 1673, in fol., fig.
Opera classica, e preziosa in cui si presentano 20 tavole accuratamente disegnate, ed incise, oltre a varie vignette allusive.
Opera classica, e preziosa in cui si presentano 20 tavole accuratamente disegnate, ed incise, oltre a varie vignette allusive.
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3612. BELLORI, et Causseo Michele Angelo, Picturae antiquae cryptarum romanarum, et sepulcri Nasorum. Delineatae, et expressae a Petro Sancte Bartoli, Romae 1738, in fol.
Traduzione eseguita con accuratezza. Pochi esemplari si veggono di questa versione, che fu fatta per essere inserita nel tesoro delle antichità del Grevio.
Traduzione eseguita con accuratezza. Pochi esemplari si veggono di questa versione, che fu fatta per essere inserita nel tesoro delle antichità del Grevio.
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3608. BELLORI, Veteres arcus Augustorum triumphis insignes etc. cum imaginibus triumphalibus restituti et illustrati, nunc primum per Jo. Jacobum de Rubeis aeneis typis evulgati, Romae 1690, in fol.
Può quest’opera ritenersi la più bella in questo genere, e classica specialmente per la magnificenza ed eleganza delle stampe, che sono il capo d’opera di Pietro S. Bartoli: in numero di 52. Esemplare di dedica della Biblioteca Albani in mar. rosso, prove di prima freschezza.
Può quest’opera ritenersi la più bella in questo genere, e classica specialmente per la magnificenza ed eleganza delle stampe, che sono il capo d’opera di Pietro S. Bartoli: in numero di 52. Esemplare di dedica della Biblioteca Albani in mar. rosso, prove di prima freschezza.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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