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3917. VISCONTI Ennio Quirino, Iconographiae grecque et romaine, Paris, Didot l’ainé imprimeur du Roi, 1817, vol. 4, in fol. gr., fig.
Non è ancora completa questa grand’opera, che dell’ico 225 nografia romana non vide pubblicata se non la parte prima. La greca è completa, ed abbraccia tre volumi. Le tavole sono accuratamente intagliate, e con lusso appariscente, ma il bulino invase il buon gusto, che deve esprimere il carattere delle pietre, delle medaglie, delle gemme. Le tavole in questo nostro esemplare sono inserite fra il testo, e i tipi dei caratteri sono della maggior eleganza e magnificenza. Il Visconti morì dopo pubblicati questi quattro volumi, lasciando i materiali per altri due, che sono imminenti a vedere la luce, e che saranno editi per cura del signor Monges membro dell’Istituto di Francia. Questa è la più grande opera che abbiamo per riconoscere le vere dalle apocrife imagini degli antichi. Avvi di quest’opera un’edizione in 4 che è accompagnata dalle stampe a maniera di atlante in volume separato. E questa in gran foglio, da noi posseduta, non trovasi in commercio, ma ci venne regalata dalla Regia munificenza di Luigi XVIII.
Non è ancora completa questa grand’opera, che dell’ico 225 nografia romana non vide pubblicata se non la parte prima. La greca è completa, ed abbraccia tre volumi. Le tavole sono accuratamente intagliate, e con lusso appariscente, ma il bulino invase il buon gusto, che deve esprimere il carattere delle pietre, delle medaglie, delle gemme. Le tavole in questo nostro esemplare sono inserite fra il testo, e i tipi dei caratteri sono della maggior eleganza e magnificenza. Il Visconti morì dopo pubblicati questi quattro volumi, lasciando i materiali per altri due, che sono imminenti a vedere la luce, e che saranno editi per cura del signor Monges membro dell’Istituto di Francia. Questa è la più grande opera che abbiamo per riconoscere le vere dalle apocrife imagini degli antichi. Avvi di quest’opera un’edizione in 4 che è accompagnata dalle stampe a maniera di atlante in volume separato. E questa in gran foglio, da noi posseduta, non trovasi in commercio, ma ci venne regalata dalla Regia munificenza di Luigi XVIII.
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