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2842. FONTANINI, Achates Isiacus annularis, commentariolo explicatus, Romae 1737, in 4, fig.
Di molta singolarità è la gemma qui intagliata in rame ed illustrata
Di molta singolarità è la gemma qui intagliata in rame ed illustrata
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2871. GORLEI Abrahami, Dactylotheca, seu annulorum sigillarium, quorum apud priscos tam graecos quam romanos usus e ferro, aere, argento, et auro promptuarium etc., Delphis 1601, in 4 parv., figurato.
Questa è la prima edizione fatta dall’autore e stampata con tutta nitidezza ed eleganza. Dopo il frontespizio figurato sta il bel ritratto dell’autore inciso da Gheyn. Indi vengono molti prolegomeni, epistole, dediche e poesie e una breve dissertazione di 16 pagine sull’origine e vario uso degli anelli, la quale secondo Gio. Meursio fu stesa da Everardo Vorstio professore a Leida per assistere il suo amico che non sapeva il latino. Dopo di che seguono le 135 tav. di mediocre intaglio. Esemplare distinto leg. in mar
Questa è la prima edizione fatta dall’autore e stampata con tutta nitidezza ed eleganza. Dopo il frontespizio figurato sta il bel ritratto dell’autore inciso da Gheyn. Indi vengono molti prolegomeni, epistole, dediche e poesie e una breve dissertazione di 16 pagine sull’origine e vario uso degli anelli, la quale secondo Gio. Meursio fu stesa da Everardo Vorstio professore a Leida per assistere il suo amico che non sapeva il latino. Dopo di che seguono le 135 tav. di mediocre intaglio. Esemplare distinto leg. in mar
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2919. MARIETTE V. I., Traité des pierres gravées, Paris, chez l’auteur, 1750, in fol., fig., vol. 2.
Non dobbiam dubitare in assegnare a quest’opera un primato sulle altre di questo genere non tanto per l’esecuzione, quanto per la dottrina, poiché concorse a determinarlo il consenso universale. Le tavole sono intagliate con gusto infinito, quantunque alcuno riconosca troppo evidente lo stile di Bouchardon che le disegnò, piuttosto che lo stile dell’an 70tichità. Ma rendere le piccole gemme in disegni, senza privarle di quella originalità che le rende sì pregievoli, è tanto difficile, che a convincersene basta il percorrere una biblioteca d’autori di litografia e si arriva quasi a giudicarlo impossibile. Comincia l’opera col trattato delle pietre incise, indi viensi alla parte più importante e più nuova, cioè alla storia degli incisori in pietre dure di cui eravamo digiuni e che pur anche ci lascia molto desiderio di veder ampliata. Proseguesi con un trattato sulle meccaniche di quest’arte e sulla natura dei materiali, delle contraffazioni, degl’impronti etc. Passa l’autore a darci una preziosa Biblioteca Dattiliografica ove sono esaminate le opere che fino a quel giorno avevano veduta la luce e finisce il volume primo con la tavola degli autori. Il secondo volume comincia con una prefazione storica sulle pietre incise del Gabinetto Reale, poi vengono 132 gemme istoriate colla rispettiva illustrazione ad ogni pagina e in fine 125 teste, le quali non hanno il corredo d’alcuna illustrazione, fuorché un semplice elenco. Esemplare intonso di prima freschezza.
Non dobbiam dubitare in assegnare a quest’opera un primato sulle altre di questo genere non tanto per l’esecuzione, quanto per la dottrina, poiché concorse a determinarlo il consenso universale. Le tavole sono intagliate con gusto infinito, quantunque alcuno riconosca troppo evidente lo stile di Bouchardon che le disegnò, piuttosto che lo stile dell’an 70tichità. Ma rendere le piccole gemme in disegni, senza privarle di quella originalità che le rende sì pregievoli, è tanto difficile, che a convincersene basta il percorrere una biblioteca d’autori di litografia e si arriva quasi a giudicarlo impossibile. Comincia l’opera col trattato delle pietre incise, indi viensi alla parte più importante e più nuova, cioè alla storia degli incisori in pietre dure di cui eravamo digiuni e che pur anche ci lascia molto desiderio di veder ampliata. Proseguesi con un trattato sulle meccaniche di quest’arte e sulla natura dei materiali, delle contraffazioni, degl’impronti etc. Passa l’autore a darci una preziosa Biblioteca Dattiliografica ove sono esaminate le opere che fino a quel giorno avevano veduta la luce e finisce il volume primo con la tavola degli autori. Il secondo volume comincia con una prefazione storica sulle pietre incise del Gabinetto Reale, poi vengono 132 gemme istoriate colla rispettiva illustrazione ad ogni pagina e in fine 125 teste, le quali non hanno il corredo d’alcuna illustrazione, fuorché un semplice elenco. Esemplare intonso di prima freschezza.
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2971. PEDRUSI Paolo, I Cesari in oro, raccolti nel Farnese Museo e pubblicati colle loro congrue interpretazioni, Parma 1694, 10 vol., in fol., fig.
Questa grande e dispendiosa opera non ottenne grandi suffragi e ritiensi attualmente in minimo prezzo fra le altre opere di numismatica. Nella nostra collezione però riesce di qualche maggior pregio la raccolta dei disegni originali che servirono a quest’opera unita nel seguente volume.
Questa grande e dispendiosa opera non ottenne grandi suffragi e ritiensi attualmente in minimo prezzo fra le altre opere di numismatica. Nella nostra collezione però riesce di qualche maggior pregio la raccolta dei disegni originali che servirono a quest’opera unita nel seguente volume.
Show More Medaglie disegnate dal sig. Giacomo Giovan 79 nini che ha intagliato per li libri dei Seren. di Parma.
3011. SPILSBURY . Collection of fisfy prints from antique gems in the collections of the right honourable Earl Percy the honourable C. F. Greville and I. M. Slade Esquire, engraved by M. John Spilsbury, London, 1785, in 4, fig.
Non è annesso alcun testo fuori che un semplice elenco a queste 50 tavole intagliate con il massimo lusso per la mec 85 canica laboriosa e finita dell’incisore, che priva però le gemme del carattere che dovrebbero rappresentare e le rende presso che tutte uniformi e sfigurate.
Non è annesso alcun testo fuori che un semplice elenco a queste 50 tavole intagliate con il massimo lusso per la mec 85 canica laboriosa e finita dell’incisore, che priva però le gemme del carattere che dovrebbero rappresentare e le rende presso che tutte uniformi e sfigurate.
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3072. WINCKELMANN, Description des pierres gravées du feu baron de Stosch, Florence 1760, en 4.
Quest’opera quantunque riempia un grosso volume è fatalmente stata eseguita senza le tavole, che dagl’intelligenti sarebbero tanto desiderate.
Quest’opera quantunque riempia un grosso volume è fatalmente stata eseguita senza le tavole, che dagl’intelligenti sarebbero tanto desiderate.
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3076. ZANETTI Antonii Mariae, Gemmae antiquae illustratae a Francisco Gorio notis latinis italice redditae 96 a Hieronimo Zanettio, Venetiis 1750, in fol., fig., italiano e latino.
Opera pregievole per la dottrina d’amendue i letterati in questa materia e la singolarità di alcune gemme. Edizione eseguita con lusso quanto nella metà del secolo scorso esser ne poteva, disgiunto interamente dal buon gusto: sonovi ottanta tavole intagliate in rame.
Opera pregievole per la dottrina d’amendue i letterati in questa materia e la singolarità di alcune gemme. Edizione eseguita con lusso quanto nella metà del secolo scorso esser ne poteva, disgiunto interamente dal buon gusto: sonovi ottanta tavole intagliate in rame.
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