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1988. BAUR Guglielmo, Battaglie di varie nazioni da lui inventate ed incise, dedicate a D. Federico Colonna, 15 tavole in 8, oblong., 1637. Aggiuntovi vari capricci di battaglie, 15 tavole 1635.
Inoltre vedute di giardini diversi 6 tavole 1636. E in fine il nuovo libro di diverse nazioni, non tanto quelle che furono incise da Guglielmo Baur nel 1636 quanto le altre, che furono ricopiate dalle sue stampe nella calcografia di Mariette da Ciartres, tavole 22. Libretto prezioso per la grazia di queste acque forti, che formano la delizia degli artisti.
Inoltre vedute di giardini diversi 6 tavole 1636. E in fine il nuovo libro di diverse nazioni, non tanto quelle che furono incise da Guglielmo Baur nel 1636 quanto le altre, che furono ricopiate dalle sue stampe nella calcografia di Mariette da Ciartres, tavole 22. Libretto prezioso per la grazia di queste acque forti, che formano la delizia degli artisti.
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1989. BAVARIA, Sancta Maximiliani Sereniss . Principis Imperii Comilis Palatini Rheni utriusque Bav. Ducis auspiciis coepta, descripta eidenujue nuncupata a Mattheo Radero, 1614, Monaci, in fol.
Questa è una delle opere più classiche di Raffaello Sadeler, dalla quale spesso vennero tratte alcune delle più belle stampe per ornamento delle raccolte, come per es. la S. Cunegon da e la S. Elisabetta. Prima parte composta di 60 tavole colle respettive memorie. La seconda è composta di tavole 44. La terza di 20. La Bavaria Pia di 16. Il tutto tratto dalle invenzioni di Mattia Kager.
Questa è una delle opere più classiche di Raffaello Sadeler, dalla quale spesso vennero tratte alcune delle più belle stampe per ornamento delle raccolte, come per es. la S. Cunegon da e la S. Elisabetta. Prima parte composta di 60 tavole colle respettive memorie. La seconda è composta di tavole 44. La terza di 20. La Bavaria Pia di 16. Il tutto tratto dalle invenzioni di Mattia Kager.
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1990 BIBLIA ad vetustissima exemplaria nunc recens castigata, Romaeque revisa, Venetiis, apud Junctas in fol.
Vedi per le Biblie. Biblia Pauperum: Vita et Passio: Veteris Testamenti Stockmann: Schellemberg Histoire du V. et du N. Testament. Bibl. de Mortier. Luyken: Imagines veteris Testamenti: Ulrich Kraussen: Historiarum Passeo Crispino Lib. Gen.
Vedi per le Biblie. Biblia Pauperum: Vita et Passio: Veteris Testamenti Stockmann: Schellemberg Histoire du V. et du N. Testament. Bibl. de Mortier. Luyken: Imagines veteris Testamenti: Ulrich Kraussen: Historiarum Passeo Crispino Lib. Gen.
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1991. NUOVA BIBLIA figurata, Ossia moderne o nuove figure della Biblia del vecchio e del nuovo Testamento, disposte e ordinate dall’eccellente e ingegnosissimo Gio. Bockspergen il giovine di Salisburgo e disegnate con particolare attenzione dai tanto sperimentato Joss. Amman di Zurigo, opera servibile e necessaria ai professori di pittura, oreficeria, incisione, scultura e tarsia, stampata a Franfort sul Meno l’anno 1564, in 4, pic obl. in tedesco.
Prima e preziosa edizione conservatissima. Cento e trentatrè sono le tavole intagliate in legno, comprese due che nel libro dei re sono di tripla grandezza ed un’altra consimile nel libro dell’Esodo. Le tavole sono a tergo l’una dell’altra nei medesimi foglietti e non tutte, come il dimostrano le diverse marche, sono di quel J. Amanno Tigurino sopra-detto. Dopo il titolo, e prima delle tavole, è la dedica che ai 18 agosto Sigismondo Feyrabend fece di questo libro al rinomatissima intagliatore Melchior Lorick di Flensburg, a cui seguono alcuni versi tedeschi. Alcune illustrazioni di questa Biblia ne danno diversi autori, ma da ultimo il Zani nella 1 parte del suo volume secondo dell’Enciclopedia metodica di B. Arti ne parla con diffusione.
Prima e preziosa edizione conservatissima. Cento e trentatrè sono le tavole intagliate in legno, comprese due che nel libro dei re sono di tripla grandezza ed un’altra consimile nel libro dell’Esodo. Le tavole sono a tergo l’una dell’altra nei medesimi foglietti e non tutte, come il dimostrano le diverse marche, sono di quel J. Amanno Tigurino sopra-detto. Dopo il titolo, e prima delle tavole, è la dedica che ai 18 agosto Sigismondo Feyrabend fece di questo libro al rinomatissima intagliatore Melchior Lorick di Flensburg, a cui seguono alcuni versi tedeschi. Alcune illustrazioni di questa Biblia ne danno diversi autori, ma da ultimo il Zani nella 1 parte del suo volume secondo dell’Enciclopedia metodica di B. Arti ne parla con diffusione.
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1992. BIBLIA Pauperum.
Noi crediamo di non dovere con diverso nome intitolare il seguente libretto di cui i bibliografi ci lasciano oscuri, e che non troviamo enumerato nella classe cui appartiene se non dal eig. Ab. P. Zani nella parte a. del 1 Voi. della sua Enciclopedia metodica di Belle Arti, citandone due esemplari da lui veduti, ma imperfetti. Il nostro esemplare è completo e ben conservato ed un altro ne fu veduto da noi in Londra alla vendita dei libri rari del Duca di Malborough. Convien credere che il Bar. Heinecken e il sig. Ottley non ne avessero sentore se ne tacquero nelle dottissime e preziose loro opere. Il titolo è il seguente. 339 Opera nova contemplativa per ogni fedel cristiano, la quale tratta delle figure del Testamento Vecchio: le quali figure sono verificale nel Testamento Nuovo: con le sue exposizioni: et con el detto de li propheti sopra esse figure: siccome legenda troverete: et nota che a ciaschuna figura del Testamento nuovo trovami dita dil Testamento vecchio: le quali sono affigurate a quelle del nuovo, et sempre quella del nuovo sarà posta nel meggio di quelle dita del vecchio: cosa bellissima da intendere a chi se dilectano de la sacra Scrittura: nuovamente stampata. Il titolo è in quadrato in una cornice nera con ornamenti chiari a maniera di ciffre. Comincia coi tre medesimi i soggetti della Biblia Pauperum, Gedeone genuflesso coll’elmo in capo e le mani giunte, l’Annunciata e il colloquio d’Eva col serpente: e sono appunto 40 soggetti trattati nello stesso modo a tre a tre, formanti il numero di 120 tavole. La prima tavola di ciascun soggetto e la terza hanno le loro iscrizioni, come la seguente ch’è nella tavola di Gedeone: Leggesi in lo libro de Indici al sexto Ca. che Gedeone dimando a Dio signore vittoria per la rugiada irigada sopra la luna: questa significava et figurava la tergine Maria gloriosa senza compitane intravedala per infusione dello Spirito Santo: e l’altra che sta alla terza tavola del primo soggetto, la quale figura il colloquio di Eva: Leggesi in Genesi al tenia va, che il signore Dio disse al serpente: tu caminerai sopra el petto tuo; et etiam leggisi che la donna romperà il capo del serpente: et tu serpente sarai insidiato dal suo calceo: Certo questo fu adimpito in la nuntiatione della gloriosa Vergine Maria. Nella tavola poi che resta fra la prima e terza di ognuno di questi 40 soggetti stanno come in due arcate o nicchie in mezzi busti i Profeti, leggendosi nelli due primi De Hieremia al 31 il Signore ha creato una cosa nova sopra la terra; la donna ha circundato l’intorno: De Ezechiele 44: Questa porta farà serrati et non se aprirà. Così procede col med. ordine sino al termine ove s’incontrano i tre soggetti come sono descritti dai bibliografi nelle altre Bibliae Pauperum più antiche. Nell’ultima carta contornata, come abbiamo descritto il frontespizio, è stampato opera di Giovanni Andrea Vavassore ditto Vadagnino: Stampata novamente nella inclita città diVinegia. Laus Deo. Dopo trovasi un’altra carta con una Madonna seduta in trono con due Angeli che la incoronano: tiene il Bambino in piedi sulle ginocchia e due angeli laterali suonano. Le stampe sono di bella esecuzione, e provengono da disegni di diversi maestri, alle quali non può assegnarsi una data più antica del 1510 ovvero 12, giacché alcuna (siccome avvertì l’Ab. Zani) è presa dalla passione di Alberto Durero e fra le altre poi esattissimamente quella ove N. S. scaccia i profanatori del tempio, che dal maestro tedesco si pubblicò nel 1509. Alcune altre poi sono rozze ed alcune sembrano provenire possino da’ bei disegni dei Bellini, del Carpazio 340 dello Squarcione o del Montagna come probabilmente sarà. Questo Vadagnino pubblicò diversi anni dopo anche la vita di Esopo volgarizzata dal Tuppo.
Noi crediamo di non dovere con diverso nome intitolare il seguente libretto di cui i bibliografi ci lasciano oscuri, e che non troviamo enumerato nella classe cui appartiene se non dal eig. Ab. P. Zani nella parte a. del 1 Voi. della sua Enciclopedia metodica di Belle Arti, citandone due esemplari da lui veduti, ma imperfetti. Il nostro esemplare è completo e ben conservato ed un altro ne fu veduto da noi in Londra alla vendita dei libri rari del Duca di Malborough. Convien credere che il Bar. Heinecken e il sig. Ottley non ne avessero sentore se ne tacquero nelle dottissime e preziose loro opere. Il titolo è il seguente. 339 Opera nova contemplativa per ogni fedel cristiano, la quale tratta delle figure del Testamento Vecchio: le quali figure sono verificale nel Testamento Nuovo: con le sue exposizioni: et con el detto de li propheti sopra esse figure: siccome legenda troverete: et nota che a ciaschuna figura del Testamento nuovo trovami dita dil Testamento vecchio: le quali sono affigurate a quelle del nuovo, et sempre quella del nuovo sarà posta nel meggio di quelle dita del vecchio: cosa bellissima da intendere a chi se dilectano de la sacra Scrittura: nuovamente stampata. Il titolo è in quadrato in una cornice nera con ornamenti chiari a maniera di ciffre. Comincia coi tre medesimi i soggetti della Biblia Pauperum, Gedeone genuflesso coll’elmo in capo e le mani giunte, l’Annunciata e il colloquio d’Eva col serpente: e sono appunto 40 soggetti trattati nello stesso modo a tre a tre, formanti il numero di 120 tavole. La prima tavola di ciascun soggetto e la terza hanno le loro iscrizioni, come la seguente ch’è nella tavola di Gedeone: Leggesi in lo libro de Indici al sexto Ca. che Gedeone dimando a Dio signore vittoria per la rugiada irigada sopra la luna: questa significava et figurava la tergine Maria gloriosa senza compitane intravedala per infusione dello Spirito Santo: e l’altra che sta alla terza tavola del primo soggetto, la quale figura il colloquio di Eva: Leggesi in Genesi al tenia va, che il signore Dio disse al serpente: tu caminerai sopra el petto tuo; et etiam leggisi che la donna romperà il capo del serpente: et tu serpente sarai insidiato dal suo calceo: Certo questo fu adimpito in la nuntiatione della gloriosa Vergine Maria. Nella tavola poi che resta fra la prima e terza di ognuno di questi 40 soggetti stanno come in due arcate o nicchie in mezzi busti i Profeti, leggendosi nelli due primi De Hieremia al 31 il Signore ha creato una cosa nova sopra la terra; la donna ha circundato l’intorno: De Ezechiele 44: Questa porta farà serrati et non se aprirà. Così procede col med. ordine sino al termine ove s’incontrano i tre soggetti come sono descritti dai bibliografi nelle altre Bibliae Pauperum più antiche. Nell’ultima carta contornata, come abbiamo descritto il frontespizio, è stampato opera di Giovanni Andrea Vavassore ditto Vadagnino: Stampata novamente nella inclita città diVinegia. Laus Deo. Dopo trovasi un’altra carta con una Madonna seduta in trono con due Angeli che la incoronano: tiene il Bambino in piedi sulle ginocchia e due angeli laterali suonano. Le stampe sono di bella esecuzione, e provengono da disegni di diversi maestri, alle quali non può assegnarsi una data più antica del 1510 ovvero 12, giacché alcuna (siccome avvertì l’Ab. Zani) è presa dalla passione di Alberto Durero e fra le altre poi esattissimamente quella ove N. S. scaccia i profanatori del tempio, che dal maestro tedesco si pubblicò nel 1509. Alcune altre poi sono rozze ed alcune sembrano provenire possino da’ bei disegni dei Bellini, del Carpazio 340 dello Squarcione o del Montagna come probabilmente sarà. Questo Vadagnino pubblicò diversi anni dopo anche la vita di Esopo volgarizzata dal Tuppo.
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1993. DE BIE Jacques, Les vrais portraits des rois de France augmentés de nouveaux portraits et des vies des rois par de Costes, Paris 1689, in fol. pic. figurato.
Giunge quest’opera a Luigi XIII al quale è intitolata. Le tavole sono appena mediocri.
Giunge quest’opera a Luigi XIII al quale è intitolata. Le tavole sono appena mediocri.
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1994. BINET Etienne, Abrégé de la vie des principaux fondateurs des religione de l’Eglise, Anverse 1634, in 4, fig.
Le stampe sono di prima freschezza intagliate da Cornelio Gallè; sono 38 ritratti, oltre il frontespizio e l’ultima carta istoriata con tutti i fondatori riuniti, che è di una bellezza singolare.
Le stampe sono di prima freschezza intagliate da Cornelio Gallè; sono 38 ritratti, oltre il frontespizio e l’ultima carta istoriata con tutti i fondatori riuniti, che è di una bellezza singolare.
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1995. BOISSARDI Jani Jacobi, Biblioteca sive thesaurus virtutis et gloriae in quo continentur illustrami eruditione et doctrina virorum effigies et vitae ec. in aes incisae a Jo.Theod. de Bry. Accesserunt clariss. vir. effigies et vitae nunc recens conscriptae, Francf., Fitzerii, 1628, al 31 4 vol. in 4 leg. in vit.
Esemplare bellissimo. Nel primo vol. sono 54 ritratti e vite nel secondo 61, nel terzo 50, non contando le tavole istoriate de’ frontespizi, dediche, ritratto d’autore ec, Quest’opera è pregevolissima non solo pei cenni storici che nei due primi volumi sono del Boissardo, nei due secondi del Lonicero; ma anche i ritratti intagliati da quelli infaticabili de Bry sono bellissimi in gran parte, sebbene d’alquanto pii; freschi siano alcuni comparsi nell’edizione di pochi anni anteriore che col titolo Icones comparve nel 1597 al 1632.
Esemplare bellissimo. Nel primo vol. sono 54 ritratti e vite nel secondo 61, nel terzo 50, non contando le tavole istoriate de’ frontespizi, dediche, ritratto d’autore ec, Quest’opera è pregevolissima non solo pei cenni storici che nei due primi volumi sono del Boissardo, nei due secondi del Lonicero; ma anche i ritratti intagliati da quelli infaticabili de Bry sono bellissimi in gran parte, sebbene d’alquanto pii; freschi siano alcuni comparsi nell’edizione di pochi anni anteriore che col titolo Icones comparve nel 1597 al 1632.
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1996. BOISSARDI Jani Jacobi, Vite et icones sultanorum turcicorum, principum persarum, aliorumque illustrium etc ab ab Osmane usque ad Mahometum secundum, incisa: a Theod. de Bry, tab. 47, Francfurti 1586, in 4, fig.
1997. BOISSARDI Jani Jacobi, Veri ritratti degl’imperatori turchi e principi persiani da Osmano fino a Maometto II, estratti dalle medaglie col ristretto delle loro vite in versi di Giorgio Greblinger, Francf., per Gio. Amon, 1648.
Sono le tavole stesse del precedente.
Sono le tavole stesse del precedente.
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