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Della architettura trattati
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Publication Year
1545 to 1549
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Elegante edizione in caratteri corsivi, di 248 foglietti d stampa.
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Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili.
Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo
amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di
concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili.
Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo
amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di
concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
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Questa è una collezione preziosa ove sono riunite tutte le opere di Leon Battista, sparse in rarissime edizioni,
meno un opusculetto rarissimo che ha per titolo Lepidi Comici Veteres Philodoxios fabula ex antiquitate eruta ab
Aldo Manucio stampat a Lucca, in 8, nel 1588, che forse il Bartoli non conobbe, che noi possedevamo, ma che
cedemmo, per obbligare 70 un colto amatore e colletore di edizione Aldine, giacché ognuno pare debba
sussidiar l’altro in simili collezioni, siccome, assai di rado, ma qualche volta, il fummo noi stessi.
Questa è una collezione preziosa ove sono riunite tutte le opere di Leon Battista, sparse in rarissime edizioni,
meno un opusculetto rarissimo che ha per titolo Lepidi Comici Veteres Philodoxios fabula ex antiquitate eruta ab
Aldo Manucio stampat a Lucca, in 8, nel 1588, che forse il Bartoli non conobbe, che noi possedevamo, ma che
cedemmo, per obbligare 70 un colto amatore e colletore di edizione Aldine, giacché ognuno pare debba
sussidiar l’altro in simili collezioni, siccome, assai di rado, ma qualche volta, il fummo noi stessi.
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Questi due esemplari sono i più belli che da noi siansi veduti 111 di questa elegantissima e poetica finzione.
La lettera b che si nova in diverse tavole, fece credere ad alcuni che queste fossero di Giovanni Bellino o di
Gentile Bellino, e fra gli altri cosi opinò il Federici sulle memorie trevigiane. L’abate Zani al contrario adduce
motivi congetturali per crederle del Bonconsigli e cita altre opere di quello stile, ove trovasi questa lettera
preceduta da una J e seguita da un V; il che si accorda coll’uno e coll’altro maestro, poiché il nome di Giovanni
era loro comune Joannis e la patria Venezia del primo e Vicenza del secondo, comincia per V; ma non ci sembra
potere farsi altra induzione ben chiara, se non che la scuola di dove li disegni escirono è per lo stile certamente
veneziana: e notaremo che per gli intagli in legno non occorreva loro maggior lavoro che non sarebbe occorso
disegnare in carta, tracciando sulle tavolette pochi tratti di penna: puri meccanici intagliatori operavano il
rimanente: onde anche uomini sommi prestavansi a quest’cura con pocchissima perdita del loro tempo. Questo
cenno risponderà a molle obbiezioni che potrebbero farsi.
Questi due esemplari sono i più belli che da noi siansi veduti 111 di questa elegantissima e poetica finzione.
La lettera b che si nova in diverse tavole, fece credere ad alcuni che queste fossero di Giovanni Bellino o di
Gentile Bellino, e fra gli altri cosi opinò il Federici sulle memorie trevigiane. L’abate Zani al contrario adduce
motivi congetturali per crederle del Bonconsigli e cita altre opere di quello stile, ove trovasi questa lettera
preceduta da una J e seguita da un V; il che si accorda coll’uno e coll’altro maestro, poiché il nome di Giovanni
era loro comune Joannis e la patria Venezia del primo e Vicenza del secondo, comincia per V; ma non ci sembra
potere farsi altra induzione ben chiara, se non che la scuola di dove li disegni escirono è per lo stile certamente
veneziana: e notaremo che per gli intagli in legno non occorreva loro maggior lavoro che non sarebbe occorso
disegnare in carta, tracciando sulle tavolette pochi tratti di penna: puri meccanici intagliatori operavano il
rimanente: onde anche uomini sommi prestavansi a quest’cura con pocchissima perdita del loro tempo. Questo
cenno risponderà a molle obbiezioni che potrebbero farsi.
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Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma
l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora 115 in Italia, lodando le opere del Paciolo,
del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di
Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo
traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di
bellissima conservazione; in vitello.
Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma
l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora 115 in Italia, lodando le opere del Paciolo,
del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di
Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo
traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di
bellissima conservazione; in vitello.
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Libretto di trentadue foglietti con varie tavole intagliate in legno: operetta singolare e non facile a trovarsi.
Libretto di trentadue foglietti con varie tavole intagliate in legno: operetta singolare e non facile a trovarsi.
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Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che
in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli
spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che
in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli
spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
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, Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
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