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Catalogo Section
Della architettura trattati
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Publication Year
1620 to 1624
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1 - 5 of 5
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Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è 74a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene
meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise
accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le
proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo
stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è 74a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene
meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise
accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le
proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo
stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
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, ingegnero milanese, Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una
assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una
assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
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Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio
cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671.
Rara a trovarsi in qualunque lingua.
Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio
cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671.
Rara a trovarsi in qualunque lingua.
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,
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo
architetto.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo
architetto.
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II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e
l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di
cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e
l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di
cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
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Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria,
1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono
tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma
1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola
intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso,
vedesi però quanto l’autore fosse valente.
Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria,
1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono
tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma
1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola
intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso,
vedesi però quanto l’autore fosse valente.
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