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Opera che quantunque non sia abbastanza diffusa non cessa di essere ottima, ed illustrata con 9 tavole di
accuratissimo disegno intagliate da Anton Visentini.
Opera che quantunque non sia abbastanza diffusa non cessa di essere ottima, ed illustrata con 9 tavole di
accuratissimo disegno intagliate da Anton Visentini.
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Quattordici tavole di grandezza immensa formano la maggior bellezza di quest’opera; intagliate per la maggior
parte da Carlo Nolli. Non esiste un palazzo inventato con altrettanta grandezza, veramente Reale, in alcun altro
paese di Europa.
Quattordici tavole di grandezza immensa formano la maggior bellezza di quest’opera; intagliate per la maggior
parte da Carlo Nolli. Non esiste un palazzo inventato con altrettanta grandezza, veramente Reale, in alcun altro
paese di Europa.
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256
, Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
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, Oltre il testo vi sono 17 tavole con molta grazia incise dal suddetto. Esemplare di prima freschezza.
Oltre il testo vi sono 17 tavole con molta grazia incise dal suddetto. Esemplare di prima freschezza.
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257
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve
trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve
trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
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, Sono 12 fogli piegati in doppio, compreso il frontespizio, intagliati in rame da Geremia Wolff. Opera di barbaro
gusto, in ogni sua parte.
Sono 12 fogli piegati in doppio, compreso il frontespizio, intagliati in rame da Geremia Wolff. Opera di barbaro
gusto, in ogni sua parte.
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Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
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Con 18 grandi tavole intagliate in rame: l’edificio è ampollosamente e minutamente illustrato.
Con 18 grandi tavole intagliate in rame: l’edificio è ampollosamente e minutamente illustrato.
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Con undici tavole intagliate in rame, e molte vignette ove sono altri monumenti. Opera ben fatta, e utilissima, che
potrebbe servire di esempio, specialmente per il testo a molte illustrazioni che mancano per città cospicue.
Con undici tavole intagliate in rame, e molte vignette ove sono altri monumenti. Opera ben fatta, e utilissima, che
potrebbe servire di esempio, specialmente per il testo a molte illustrazioni che mancano per città cospicue.
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Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla
regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537
mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta
un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla
regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537
mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta
un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
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