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Italian
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1675 to 1699
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Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova;
Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni
trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle
pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova;
Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni
trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle
pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
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La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la
solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei
ragionamenti.
La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la
solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei
ragionamenti.
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Questo libretto di quaranta sole pagine di stampa non contiene che l’indice delle materie su cui l’autore
intendeva di volere scrivere, ma l’opera non venne poi pubblicata. I suoi manoscritti in copia esistevano presso il
conte Alga 40rotti, il Zilotti ed il Verci. Conservasi presso di noi Mss il proemio e il primo dialogo di
quest’opera, ove si discorre che cosa sia la pittura, come nasca dalla natura e delle teorie e pratiche della
medesima; e gl’interlocutori sono Ottavio e Florindo. In conclusione sembra poter dedursi che l’opera, senza
principio e senza fine, fosse un zibaldone confuso di cognizioni indigeste e disordinate.
Questo libretto di quaranta sole pagine di stampa non contiene che l’indice delle materie su cui l’autore
intendeva di volere scrivere, ma l’opera non venne poi pubblicata. I suoi manoscritti in copia esistevano presso il
conte Alga 40rotti, il Zilotti ed il Verci. Conservasi presso di noi Mss il proemio e il primo dialogo di
quest’opera, ove si discorre che cosa sia la pittura, come nasca dalla natura e delle teorie e pratiche della
medesima; e gl’interlocutori sono Ottavio e Florindo. In conclusione sembra poter dedursi che l’opera, senza
principio e senza fine, fosse un zibaldone confuso di cognizioni indigeste e disordinate.
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Opera sempre pregevole, poiché la prima che ci ha parlato delle teorie e delle memorie di questa classe d’artisti e
di opere, oltre al servire per i vocaboli tecnici di testo di lingua. L’autore la intitolò all’insigne Francesco
Marucelli, fondatore e datore del suo nome alla biblioteca.
Opera sempre pregevole, poiché la prima che ci ha parlato delle teorie e delle memorie di questa classe d’artisti e
di opere, oltre al servire per i vocaboli tecnici di testo di lingua. L’autore la intitolò all’insigne Francesco
Marucelli, fondatore e datore del suo nome alla biblioteca.
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Sono queste 24 tavole pubblicate in Roma di Bellissima e larga maniera sullo stile carraccesco, delle migliori
che si conoscano in tal genere, ma divenute rare; poiché furono consumate nelle scuole dalla gioventù.
Sono queste 24 tavole pubblicate in Roma di Bellissima e larga maniera sullo stile carraccesco, delle migliori
che si conoscano in tal genere, ma divenute rare; poiché furono consumate nelle scuole dalla gioventù.
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Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
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Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono
copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio,
concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco
è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono
copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio,
concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco
è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
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