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Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
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, Prezioso libretto e raro a trovarsi, con quattro tavole in legno, oltre qualche altro monumento stampato fra il
testo, e gli stemmi sul frontespizio.
Prezioso libretto e raro a trovarsi, con quattro tavole in legno, oltre qualche altro monumento stampato fra il
testo, e gli stemmi sul frontespizio.
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, Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve
trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve
trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
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, L’autore è il signor Lauritz de Thourah. Quest’opera eseguita con molto lusso attesta lo stato delle arti in quella
parte nordica dell’Europa nell’epoca in cui fu pubblicata. Ma da quel tempo in poi i progressi delle arti vengono
spinti a un molto maggior incremento: e grandi speranze può concepire di sempre maggiore prosperità quel regno
felice per la molta protezione che a’ nobili studj accordasi dagli attuali Principi Reali, ai quali hanno
incessantemente diretto l’ingegno ed il cuore.
L’autore è il signor Lauritz de Thourah. Quest’opera eseguita con molto lusso attesta lo stato delle arti in quella
parte nordica dell’Europa nell’epoca in cui fu pubblicata. Ma da quel tempo in poi i progressi delle arti vengono
spinti a un molto maggior incremento: e grandi speranze può concepire di sempre maggiore prosperità quel regno
felice per la molta protezione che a’ nobili studj accordasi dagli attuali Principi Reali, ai quali hanno
incessantemente diretto l’ingegno ed il cuore.
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Il frontespizio è inglese, e francese; ma il testo dell’opera non è che inglese. Si stampò un 3 volume di
quest’opera con altre 100 tavole nel 1725. Questi tre volumi comparvero col nome del signor Campbell. Il 4
volume contenente altre 100 tavole fu pubblicato dai signori Wolfe, e Gandon architetti nel 1767. Il 5 vol. con
tavole 100 nel 1771. 258
Il signor Giorgio Richardson architetto continuò quest’opera sotto il titolo di Nouveau Vitruve Britannique,
pubblicando nel 1802 un volume di 52 tav. in maggior foglio, e un 2 nel 1808 con tav. 70.
Quest’opera fin’ora comprende 7 volumi in gran foglio, essendo a notarsi che i due ultimi son stampati in una
carta più grande.
Il frontespizio è inglese, e francese; ma il testo dell’opera non è che inglese. Si stampò un 3 volume di
quest’opera con altre 100 tavole nel 1725. Questi tre volumi comparvero col nome del signor Campbell. Il 4
volume contenente altre 100 tavole fu pubblicato dai signori Wolfe, e Gandon architetti nel 1767. Il 5 vol. con
tavole 100 nel 1771. 258
Il signor Giorgio Richardson architetto continuò quest’opera sotto il titolo di Nouveau Vitruve Britannique,
pubblicando nel 1802 un volume di 52 tav. in maggior foglio, e un 2 nel 1808 con tav. 70.
Quest’opera fin’ora comprende 7 volumi in gran foglio, essendo a notarsi che i due ultimi son stampati in una
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Questi due volumi fanno parte dell’opera detta Cabinets du Roy composta di molti volumi da noi non posseduti
in intero, della quale de Bure, e Brunet danno ragione. Le stampe di queste due opere da noi qui citate e legate in
un solo volume sono di prima freschezza, e di mano di eccellenti intagliatori, massimamente quelle che
presentano le sculture della grotta che sono di Giovanni Edelink e di Stefano Pickart.
Questi due volumi fanno parte dell’opera detta Cabinets du Roy composta di molti volumi da noi non posseduti
in intero, della quale de Bure, e Brunet danno ragione. Le stampe di queste due opere da noi qui citate e legate in
un solo volume sono di prima freschezza, e di mano di eccellenti intagliatori, massimamente quelle che
presentano le sculture della grotta che sono di Giovanni Edelink e di Stefano Pickart.
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Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
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Opera divisa in 3 parti con brevi
illustrazioni, e con 66 tavole intagliate in rame,
non compresa una tavola avanti il frontespizio:
accuratissima edizione, come lo sono tutte le
intraprese per cura del signor Tommaso Payne
ec.
Opera divisa in 3 parti con brevi
illustrazioni, e con 66 tavole intagliate in rame,
non compresa una tavola avanti il frontespizio:
accuratissima edizione, come lo sono tutte le
intraprese per cura del signor Tommaso Payne
ec.
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Con undici tavole intagliate in rame, e molte vignette ove sono altri monumenti. Opera ben fatta, e utilissima, che
potrebbe servire di esempio, specialmente per il testo a molte illustrazioni che mancano per città cospicue.
Con undici tavole intagliate in rame, e molte vignette ove sono altri monumenti. Opera ben fatta, e utilissima, che
potrebbe servire di esempio, specialmente per il testo a molte illustrazioni che mancano per città cospicue.
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Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla
regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537
mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta
un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla
regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537
mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta
un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
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