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Language
Latin
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Publication Year
1817
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Questo libro contiene un po’ di tutto, ma in specie molte tavole di metalli e minerali e anche molte statue e
monumenti di antichità. Sonovi i ritratti del Mercati e del Lancisi. Occorre esaminare se siavi l’appendice con 19
tavole pubblicata nel 1719, che deve esservi annessa. Le tavole numerosissime del volume stanno riportate fra il
testo e sono eseguite accuratamente.
Questo libro contiene un po’ di tutto, ma in specie molte tavole di metalli e minerali e anche molte statue e
monumenti di antichità. Sonovi i ritratti del Mercati e del Lancisi. Occorre esaminare se siavi l’appendice con 19
tavole pubblicata nel 1719, che deve esservi annessa. Le tavole numerosissime del volume stanno riportate fra il
testo e sono eseguite accuratamente.
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,Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una
breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che
potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia.
Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia,
credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato,
ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere
a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita.
E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una
breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che
potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia.
Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia,
credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato,
ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere
a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita.
E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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