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Con cinque tavole in rame. Questo scrittore conosceva più la fisica e la matematica che l’architettura: il che si
vede anche evidentemente in quest’opera.
Con cinque tavole in rame. Questo scrittore conosceva più la fisica e la matematica che l’architettura: il che si
vede anche evidentemente in quest’opera.
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Prima edizione intatta, di margine massimo, esemplare di prima conservazione, ore tutte le figure e quella del
sagrifizio a Priapo sono intatte. Legato con somma magnificenza in cuoio di Russia dorato.
Prima edizione intatta, di margine massimo, esemplare di prima conservazione, ore tutte le figure e quella del
sagrifizio a Priapo sono intatte. Legato con somma magnificenza in cuoio di Russia dorato.
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Questi due esemplari sono i più belli che da noi siansi veduti 111 di questa elegantissima e poetica finzione.
La lettera b che si nova in diverse tavole, fece credere ad alcuni che queste fossero di Giovanni Bellino o di
Gentile Bellino, e fra gli altri cosi opinò il Federici sulle memorie trevigiane. L’abate Zani al contrario adduce
motivi congetturali per crederle del Bonconsigli e cita altre opere di quello stile, ove trovasi questa lettera
preceduta da una J e seguita da un V; il che si accorda coll’uno e coll’altro maestro, poiché il nome di Giovanni
era loro comune Joannis e la patria Venezia del primo e Vicenza del secondo, comincia per V; ma non ci sembra
potere farsi altra induzione ben chiara, se non che la scuola di dove li disegni escirono è per lo stile certamente
veneziana: e notaremo che per gli intagli in legno non occorreva loro maggior lavoro che non sarebbe occorso
disegnare in carta, tracciando sulle tavolette pochi tratti di penna: puri meccanici intagliatori operavano il
rimanente: onde anche uomini sommi prestavansi a quest’cura con pocchissima perdita del loro tempo. Questo
cenno risponderà a molle obbiezioni che potrebbero farsi.
Questi due esemplari sono i più belli che da noi siansi veduti 111 di questa elegantissima e poetica finzione.
La lettera b che si nova in diverse tavole, fece credere ad alcuni che queste fossero di Giovanni Bellino o di
Gentile Bellino, e fra gli altri cosi opinò il Federici sulle memorie trevigiane. L’abate Zani al contrario adduce
motivi congetturali per crederle del Bonconsigli e cita altre opere di quello stile, ove trovasi questa lettera
preceduta da una J e seguita da un V; il che si accorda coll’uno e coll’altro maestro, poiché il nome di Giovanni
era loro comune Joannis e la patria Venezia del primo e Vicenza del secondo, comincia per V; ma non ci sembra
potere farsi altra induzione ben chiara, se non che la scuola di dove li disegni escirono è per lo stile certamente
veneziana: e notaremo che per gli intagli in legno non occorreva loro maggior lavoro che non sarebbe occorso
disegnare in carta, tracciando sulle tavolette pochi tratti di penna: puri meccanici intagliatori operavano il
rimanente: onde anche uomini sommi prestavansi a quest’cura con pocchissima perdita del loro tempo. Questo
cenno risponderà a molle obbiezioni che potrebbero farsi.
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Questa versione preparata dal cardinale di Lenoncourt fu pubblicata da Giovanni Martino la prima volta nel 1346
ed una posteriore a questa nostra nel 1561. Dopo il frontespizio figurato a tergo sta un avviso al lettore, indi
segue la dedica, poi un secondo indirizzo ai lettori del traduttore. Alcuni versi nel 4 foglietto e la tavola dei
capitoli in altri due fogli: dal numero 1 al numero 157 procede il testo in altrettanti foglietti; in fine Imprimé pour
Jacques Kerwer marchant libraire par Marin Massellin le XXII Decembre l’an 1553. Le tavole in legno sono
assai ben intagliate massimamente quelle ove trovansi paesaggi ed animali: alcune poche sono anche tratte
dell’edizione originale. Esemplare magnifico in vit. dor.
Questa versione preparata dal cardinale di Lenoncourt fu pubblicata da Giovanni Martino la prima volta nel 1346
ed una posteriore a questa nostra nel 1561. Dopo il frontespizio figurato a tergo sta un avviso al lettore, indi
segue la dedica, poi un secondo indirizzo ai lettori del traduttore. Alcuni versi nel 4 foglietto e la tavola dei
capitoli in altri due fogli: dal numero 1 al numero 157 procede il testo in altrettanti foglietti; in fine Imprimé pour
Jacques Kerwer marchant libraire par Marin Massellin le XXII Decembre l’an 1553. Le tavole in legno sono
assai ben intagliate massimamente quelle ove trovansi paesaggi ed animali: alcune poche sono anche tratte
dell’edizione originale. Esemplare magnifico in vit. dor.
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Magnifico esemplare colle pagine lineate in rosso.
Magnifico esemplare colle pagine lineate in rosso.
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Dopo il frontispizio elegantemente figurato e intagliato in 112 rame, segue un discorso per l’intelligenza del
medesimo elio occupa 10 foglietti e tre foglietti in versi in onore dell’autore; e segue la tavola dei capitoli. In
tutto i prolegomeni seno f. 18. Comincia il testo dal fol. 1 al 154 e finisce con 6 fogli di tavole delle materie. Le
tavole in legno sono tratte dall’edizione del 1554 e la versione stessa in più luoghi va di pari passo con quella.
Crediamo inutile l’indicare come in tutte queste edizioni di Polifilo figurate, le tavole dei Priapi siano intatte: il
che qualche volta non succede anche in bellissimi esemplari.
Dopo il frontispizio elegantemente figurato e intagliato in 112 rame, segue un discorso per l’intelligenza del
medesimo elio occupa 10 foglietti e tre foglietti in versi in onore dell’autore; e segue la tavola dei capitoli. In
tutto i prolegomeni seno f. 18. Comincia il testo dal fol. 1 al 154 e finisce con 6 fogli di tavole delle materie. Le
tavole in legno sono tratte dall’edizione del 1554 e la versione stessa in più luoghi va di pari passo con quella.
Crediamo inutile l’indicare come in tutte queste edizioni di Polifilo figurate, le tavole dei Priapi siano intatte: il
che qualche volta non succede anche in bellissimi esemplari.
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Dal titolo di questo libro ognuno avrebbe diritto di attendersi una versione letterale dell’Itipnerotomachia: ma
sarebbe indotto in errore, poiché non trovansi in effetto che trenta piccole pagine in grossi caratteri di un estratto
indigesto e malfatto del sogno di Poliphilo, le quali non presentano una minima idea della singolare e profonda
opera di F. Francesco Colonna. Ciò viene qui avvertito per mettere in guardia i letterati e librai contro i titoli
speciosi dei libri, i quali spesse volte sono imposture, siccome questa ne è una solennissima.
Dal titolo di questo libro ognuno avrebbe diritto di attendersi una versione letterale dell’Itipnerotomachia: ma
sarebbe indotto in errore, poiché non trovansi in effetto che trenta piccole pagine in grossi caratteri di un estratto
indigesto e malfatto del sogno di Poliphilo, le quali non presentano una minima idea della singolare e profonda
opera di F. Francesco Colonna. Ciò viene qui avvertito per mettere in guardia i letterati e librai contro i titoli
speciosi dei libri, i quali spesse volte sono imposture, siccome questa ne è una solennissima.
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— Aggiuntovi: Le grand’oeuvre devoilé en faveur des enfans de la lumière, traduit du
Chaldaique par M. Contan,
Amsterdam
1775.
— Al fine: Le grand oeuvre devoilé en faveur des personnes qui ont grand besoin d’argent,
Paris
1778.
La versione rende quest’opera d’un gusto nuovo e singolare: con osservazioni del traduttore. Si può difficilmente
trovare un’eleganza tipografica che eguagli questa edizione.
La versione rende quest’opera d’un gusto nuovo e singolare: con osservazioni del traduttore. Si può difficilmente
trovare un’eleganza tipografica che eguagli questa edizione.
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Elegantissima edizione, leg. in vit. dorato.
Elegantissima edizione, leg. in vit. dorato.
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