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In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B.
Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche
Vinci Leonardo.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B.
Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche
Vinci Leonardo.
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Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire
il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua
opera.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire
il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua
opera.
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Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni
prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili
inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni
prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili
inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
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Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti;
rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una
seconda edizione.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti;
rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una
seconda edizione.
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Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi
alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi
alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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L’autore passa in rivista tutti gli oggetti, e le teorie, e le pratiche dell’arte in una maniera assai dittatoria, e
specialmente si estende sul restauro delle pitture. In occasione della vendita del suo gabinetto, ma dopo la sua
morte, si è riconosciuta l’immensità de’ suoi sbagli.
L’autore passa in rivista tutti gli oggetti, e le teorie, e le pratiche dell’arte in una maniera assai dittatoria, e
specialmente si estende sul restauro delle pitture. In occasione della vendita del suo gabinetto, ma dopo la sua
morte, si è riconosciuta l’immensità de’ suoi sbagli.
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Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
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Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il
frontespizio figurato.
Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il
frontespizio figurato.
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Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a
posteriori
trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono
perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine
(Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a
posteriori
trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono
perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine
(Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
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CARICATURE, Vedi Hollar, Mariette, Gerli, Grose.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno
dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138.
L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno
dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138.
L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
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L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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17
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per
300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel
pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per
300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel
pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
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Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni
manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni
manoscritte in principio, e note marginali.
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Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori
sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori
sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo
esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo
esemplare.
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In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle
opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle
opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
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Opera superficiale.
Opera superficiale.
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Edizione prima originale resa assai rara; esemplare magnifico in vit. dor. Ecco come il Bossi a pag. 251 del
cenacolo di Leonardo giudica questo autore. Certamente se il Fréart avesse voluto giudicare degli artefici della
sua nazione coi modi impiegati a giudicare il Buonarroti, credo avrebbe trovato il vocabolario sterile di termini
ingiuriosi, e villani.
Edizione prima originale resa assai rara; esemplare magnifico in vit. dor. Ecco come il Bossi a pag. 251 del
cenacolo di Leonardo giudica questo autore. Certamente se il Fréart avesse voluto giudicare degli artefici della
sua nazione coi modi impiegati a giudicare il Buonarroti, credo avrebbe trovato il vocabolario sterile di termini
ingiuriosi, e villani.
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Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo
dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai
conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica
edizione del Trattato di Leonardo.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo
dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai
conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica
edizione del Trattato di Leonardo.
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Opera scritta con molta filosofia e profondità di teorie.
Opera scritta con molta filosofia e profondità di teorie.
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In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in
foglio.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in
foglio.
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,
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
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– Aggiuntovi: Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les
ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein,
Paris
1755.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e
porta lo specioso titolo indicato.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e
porta lo specioso titolo indicato.
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Opera postuma arricchita di note critiche dall’editore. Quest’autore era già chiarissimo per altri scritti e
specialmente per la sua Storia veneta.
Opera postuma arricchita di note critiche dall’editore. Quest’autore era già chiarissimo per altri scritti e
specialmente per la sua Storia veneta.
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Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
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Quest’opera cominciò ad escire a guisa d’un giornale letterario in quarto e in 12. Questo volume contiene sei
divisioni disunite ove le tavole di colore offrono un aspetto di singolarità, che quanto disconviene a certi oggetti
altrettanto è propria in alcuni altri.
Quest’opera cominciò ad escire a guisa d’un giornale letterario in quarto e in 12. Questo volume contiene sei
divisioni disunite ove le tavole di colore offrono un aspetto di singolarità, che quanto disconviene a certi oggetti
altrettanto è propria in alcuni altri.
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28
– Aggiuntevi: Riflessioni sull’olio combinato da dipingere suggerite ai docili pittori, nella
dissertazione stampata nel tomo 6 della Società italiana,
1793.
– Aggiuntovi: Antichità, vantaggi e metodo della pittura encausta,
Venezia
1800.
,
– Aggiuntovi: Della pittura colla cera all’encausto, Memoria, Venezia
1786,
in 8.
,
– Aggiuntevi: Riflessioni sull’olio combinato da dipingere suggerite ai docili pittori, nella
dissertazione stampata nel tomo 6 della Società italiana,
1793.
– Aggiuntovi: Antichità, vantaggi e metodo della pittura encausta,
Venezia
1800.
,
– Aggiuntovi: Della pittura colla cera all’encausto, Memoria, Venezia
1786,
in 8.
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Operetta rifusa nella seguente.
Operetta rifusa nella seguente.
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In questo volumetto è aggiunta la descrizione dei quadri del Gabinetto Richelieu, la vita di Rubens et in fine
Dialogue sur le coloris, Paris, chez Langlais, 1699.
In questo volumetto è aggiunta la descrizione dei quadri del Gabinetto Richelieu, la vita di Rubens et in fine
Dialogue sur le coloris, Paris, chez Langlais, 1699.
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Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
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Questa è una traduzione in inglese de trattato di De Piles fatta da un pittore.
Questa è una traduzione in inglese de trattato di De Piles fatta da un pittore.
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Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
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Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una
quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una
quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
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Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro
opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro
opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
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Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi
rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il
giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale.
Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che
enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi
rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il
giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale.
Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che
enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
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Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che
hanno trattato della pittura presso gli antichi.
Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che
hanno trattato della pittura presso gli antichi.
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Pretende l’autore di aggiungere molta esperienza e chiarezza ai metodi già pubblicati da C. di Caylus nel 1754.
In fine sta un’ode di C. di Caux in onore di M. Fratrel.
Pretende l’autore di aggiungere molta esperienza e chiarezza ai metodi già pubblicati da C. di Caylus nel 1754.
In fine sta un’ode di C. di Caux in onore di M. Fratrel.
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L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il
loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri.
Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il
loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri.
Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
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Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla
regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del
disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono
preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di
accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione
francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla
regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del
disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono
preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di
accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione
francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
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Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
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Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di
Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che
l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler
ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be
intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e
l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità
delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A
questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e
una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di
Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che
l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler
ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be
intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e
l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità
delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A
questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e
una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
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La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella
dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig.
Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide
qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella
dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig.
Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide
qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
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Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia
delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia
delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
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Tutto ciò che ha scritto questo ben ordinato ingegno è pieno di saviezza, quantunque senza pregio di novità.
Tutto ciò che ha scritto questo ben ordinato ingegno è pieno di saviezza, quantunque senza pregio di novità.
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