The Digital Cicognara Library

Search Constraints

You searched for: Contributing Library Getty Research Institute Remove constraint Contributing Library: Getty Research Institute Topic Painting Remove constraint Topic: Painting
Number of results to display per page

Search Results

66. ALBERTI Leon Battista, La pittura tradotta per mess. Lodovico Domenichi. Libri tre, Venezia, Giolito, 1547, in 8.
67. ALBERTI Leon Battista, Altro esemplare della stessa con note marginali manoscritte.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
Show More
74. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
77. BARDON Dandré, Traité de peinture suivi d’un essais sur la sculture, et un catalogue des artistes les plus fameux de l’Ecole Française, 2 vol. in 8, leg. in un solo, Paris 1765.
83 BIONDO Michelangelo, Lo stesso, esemplare in carta turchina.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
Show More
Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
Show More
84. BISAGNO D. Francesco, Trattato della pittura fondato nell’autorità di molti eccellenti in questa professione, Venezia 1642, in 8.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
Show More
91. BOSSE Abram, Le peintre converti aux précises et universelles regles de son art, avec un raisonnement abregé au sujet des tableaux, etc., Paris 1667, in 8.
94. BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Show More
95. BURTIN FRANÇOIS Xavier, Traité théorique et pratique des connoissançes, qui sont necessaires à tout amateur des tableaux et à tous ceux qui veulent apprendre à apréciér et conserver les productions de peinture, Bruxelles 1808, 2 vol. in 8.
L’autore passa in rivista tutti gli oggetti, e le teorie, e le pratiche dell’arte in una maniera assai dittatoria, e specialmente si estende sul restauro delle pitture. In occasione della vendita del suo gabinetto, ma dopo la sua morte, si è riconosciuta l’immensità de’ suoi sbagli.
L’autore passa in rivista tutti gli oggetti, e le teorie, e le pratiche dell’arte in una maniera assai dittatoria, e specialmente si estende sul restauro delle pitture. In occasione della vendita del suo gabinetto, ma dopo la sua morte, si è riconosciuta l’immensità de’ suoi sbagli.
Show More
96. DE BUTRON Don Ivan, Discursos apologetieos en que se defiende la ingenuidad del arte de la pintura, Madrid 1626, in 4 pic.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
Show More
98. CARDUCHO Vincencio, Dialogo della pintura, su defensa, origen, essencia, etc., Madrid 1634, in 4, fig.
Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il frontespizio figurato.
Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il frontespizio figurato.
Show More
Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a posteriori trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine (Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a posteriori trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine (Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
Show More CARICATURE, Vedi Hollar, Mariette, Gerli, Grose.
102. CHIOCCHI G. M., La pittura in Parnaso, Firenze 1725, nella stamperia di Michele Nestenus, in 4.
103. CHIOCCHI G. M., Altro esemplare intonso con postille critiche di mano di Anton Maria Biscioni, famoso per le molte opere pubblicate, più d’altri che sue.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
Show More
104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
Show More 17
109. DIDEROT, Essais sur la peinture, à Paris, chez Fr. Buisson, l’an IV de la Republique in 8. Oltre a questa prima Opera di 110 pagine, contiene il volume anche: Observations sur le Salon de peinture de 1765 par le meme Auteur.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
Show More
110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Show More
111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Show More
114. DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
Show More
124. FEDELE da S. Biagio Pittore Capuccino, Dialoghi famigliari sopra la pittura difesa ed esaltata, Palermo 1788, in 4.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
Show More
126. FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
Opera superficiale.
Opera superficiale.
Show More
127. FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idée de la perfection de la peinture demontrée par les principes de l’art et par les exemple, Au Mans 1662, in 8.
Edizione prima originale resa assai rara; esemplare magnifico in vit. dor. Ecco come il Bossi a pag. 251 del cenacolo di Leonardo giudica questo autore. Certamente se il Fréart avesse voluto giudicare degli artefici della sua nazione coi modi impiegati a giudicare il Buonarroti, credo avrebbe trovato il vocabolario sterile di termini ingiuriosi, e villani.
Edizione prima originale resa assai rara; esemplare magnifico in vit. dor. Ecco come il Bossi a pag. 251 del cenacolo di Leonardo giudica questo autore. Certamente se il Fréart avesse voluto giudicare degli artefici della sua nazione coi modi impiegati a giudicare il Buonarroti, credo avrebbe trovato il vocabolario sterile di termini ingiuriosi, e villani.
Show More
128. FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idea della perfezione della pittura, tradotta dal francese da Antonio Maria Salvini, pubblicata per la prima volta dal canonico Moreni, con una dissertazione apologetica in fine di Michelangelo Buonarroti, scritta dal Signor Onofrio Boni, Firenze 1809, in 8.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
Show More
141. HAGEDORN, Reflexions sur la peinture traduites de l’allemand par Hubert, Leipzig 1775, in 8 V. 2.
Opera scritta con molta filosofia e profondità di teorie.
Opera scritta con molta filosofia e profondità di teorie.
Show More
145. JOULAIN, Réflexions sur la peinture et la gravure accompagnées d’une dissertation sur le commerce des curiosités et des ventes en général, Metz 1786, in 8.
147. JUNII Francisci, De pictura veterum lib. 3, Amstelodami 1637, in 8.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in foglio.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in foglio.
Show More
150. LACOMBE, Le spectacle des beaux arts, ou considerations touchantes leur nature etc., Paris 1758, in 12.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Show More – Aggiuntovi: Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein, Paris 1755.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
Show More
156. LAUGIER L’Abbé, Manière de bien juger des ouvrages de peinture augmentée de notes etc., Paris 1771, in 12.
Opera postuma arricchita di note critiche dall’editore. Quest’autore era già chiarissimo per altri scritti e specialmente per la sua Storia veneta.
Opera postuma arricchita di note critiche dall’editore. Quest’autore era già chiarissimo per altri scritti e specialmente per la sua Storia veneta.
Show More
162. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Idea del tempio della pittura, nella quale egli discorre dell’origine e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell’arte della pittura, in Milano, per Gottardo Ponto; in fine per Gottardo Pontio, 1590.
171. NEU Mayr Antonio, Memoria storico-critica sopra la pittura, Padova 1811, in 8.
Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
Show More
172. OBSÉRVATIONS sur l’histoire naturelle et physique de la peinture avec des planches imprimées en couleur, Paris 1752, 2 vol. in 4.
Quest’opera cominciò ad escire a guisa d’un giornale letterario in quarto e in 12. Questo volume contiene sei divisioni disunite ove le tavole di colore offrono un aspetto di singolarità, che quanto disconviene a certi oggetti altrettanto è propria in alcuni altri.
Quest’opera cominciò ad escire a guisa d’un giornale letterario in quarto e in 12. Questo volume contiene sei divisioni disunite ove le tavole di colore offrono un aspetto di singolarità, che quanto disconviene a certi oggetti altrettanto è propria in alcuni altri.
Show More 28
176. PASSERI Niccola di Faenza, Esame ragionato sopra la nobiltà della pittura e della scultura, Napoli 1783, in 8.
Operetta rifusa nella seguente.
Operetta rifusa nella seguente.
Show More
180. PILES (de), Dissertation sur les ouvrages des plus fameux peintres. Dediée à M. le Duc de Richelieu, Paris 1681, in 12.
In questo volumetto è aggiunta la descrizione dei quadri del Gabinetto Richelieu, la vita di Rubens et in fine Dialogue sur le coloris, Paris, chez Langlais, 1699.
In questo volumetto è aggiunta la descrizione dei quadri del Gabinetto Richelieu, la vita di Rubens et in fine Dialogue sur le coloris, Paris, chez Langlais, 1699.
Show More
181. PILES (de), 1. Recueil de divers ouvrages sur la peinture et le coloris, Paris 1775, in 12. 2. Cours de peinture par principe, Paris 1791. 3. Abregé de la vie des peintres avec des réflexions sur leurs ouvrages, Paris 1767. 4. L’art de la peinture de C. A. du Fresnoy, traduit par de Piles, 1783. 5. Elémens de peinture pratique, Paris 1776.
Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
Show More
183. PILES (de), The principles of painting, London 1743, in 8.
Questa è una traduzione in inglese de trattato di De Piles fatta da un pittore.
Questa è una traduzione in inglese de trattato di De Piles fatta da un pittore.
Show More
185. PINO messer Paolo, Dialogo di pittura nuovamente dato in luce, Venezia 1548, per Paolo Gherardo in 8.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
Show More
186. PISARRI Carlo, Dialoghi tra Claro e Sarpiri per istruire chi desidera d’essere un eccellente pittore figurista, Bologna 1778, in 8.
190. PRUNETTI Michel Angelo, Saggio pittorico, Roma 1786, in 12.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Show More
192. RÉFLEXIONS sur quelques causes de l’état présent de la peinture en France, avec un examen des ouvrages exposées au Louvre, l’an 1746, à la Haye 31 1747, avec une lettre à la fin de l’auteur des dites réflexions.
Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
Show More
199. RICHARDSON, Traité de la peinture et de la sculpture divisé en trois tomes, Amsterdam 1728, in 12, vol. 3, rel. In 2.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale. Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale. Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
Show More
208. SCHEFFERI Joannis, Graphice, idest de arte pingendi. Liber singularis, Norimbergae 1699, in 12.
Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che hanno trattato della pittura presso gli antichi.
Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che hanno trattato della pittura presso gli antichi.
Show More
215. TAUBENHEIM Charles, La cire alliée avec l’huile experimentée, décrite et dediée à l’elécteur par Joseph Fratrel peintre, Manheim 1770, in 8.
Pretende l’autore di aggiungere molta esperienza e chiarezza ai metodi già pubblicati da C. di Caylus nel 1754. In fine sta un’ode di C. di Caux in onore di M. Fratrel.
Pretende l’autore di aggiungere molta esperienza e chiarezza ai metodi già pubblicati da C. di Caylus nel 1754. In fine sta un’ode di C. di Caux in onore di M. Fratrel.
Show More
222. TRATTATO della pittura e scultura, uso ed abuso loro, composto da un teologo e da un pittore per offerirlo ai sigg. accademici del disegno di Firenze e di altre città ec., Firenze 1652, in 4.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
Show More
232. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura nuovamente dato in luce colla vita dell’istesso autore scritta da Raffaello Dufresne, Parigi, presso Giacomo Langlois, 1651, fol. fig.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
Show More
233. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura di nuovo ristampato e corretto, Napoli, presso Francesco Ricciardo, 1733, a spese di Niccola e Vincenzo Rispoli.
Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
Show More
234. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura ridotto alla sua vera lezione sopra una sua copia a penna di mano di Stefanino della Bella con le figure disegnate dal medesimo, Firenze 1792, in 4.
Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
Show More
241. WEBB Daniele, Ricerche sopra le bellezze della pittura e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni. Opera tradotta in italiano da una dama veneta, Venezia 1791.
La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig. Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig. Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
Show More
242. WEBB Daniele, Ricerche sulle bellezze delle pitture e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni, tradotte e commentate da Francesco Pizzetti, Parma 1804, vol. 2, in 4.
Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
Show More
243. ZANNOTTI Giampietro, Avvertimenti per l’incaminamento d’un giovine alla pittura, Bologna 1756, in 8.
Tutto ciò che ha scritto questo ben ordinato ingegno è pieno di saviezza, quantunque senza pregio di novità.
Tutto ciò che ha scritto questo ben ordinato ingegno è pieno di saviezza, quantunque senza pregio di novità.
Show More