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Sono questi monumenti, piante, prospetti, fragmenti, e ristaurazioni d’antichi edifici, e statue ec. Alcuni cataloghi
di stampe citano questa collezione come se fosse composta di un determinato numero di tavole, e trovasi in
qualche luogo precisata a 118. Noi però riconosciamo un’infinita varietà in tutti gli esemplari veduti che privi di
testo, e di numero, alle lamine non vennero accumulati se non per cura dei raccoglitori: sono queste le prime e
più rare tavole delle antichità romane che abbiamo nella nostra collezione in due volumi separati, poiché in
questo ne stanno 93, e 114 ne stanno al seguito dell’edizione del Labacco senza luogo ed anno, in tutto 207. I
principali calcografi di questa collezione assai preziosa furono Antonio Lafreri, Antonio Salamanca, Enrico Van
Schoel, e Niccolò Van Aelst. Ma s’incontrano tavole pregiatissime di Antonio Tempesta, Sisto Badalocchi,
Giacomo Bossio, Diana Mantovana, P. Perret, Enea Vico, Niccolò Beatricio Lotaringio, Luigi Rouhier, ed altri:
sempre questi due nostri esemplari si vanno aumentando.
Sono questi monumenti, piante, prospetti, fragmenti, e ristaurazioni d’antichi edifici, e statue ec. Alcuni cataloghi
di stampe citano questa collezione come se fosse composta di un determinato numero di tavole, e trovasi in
qualche luogo precisata a 118. Noi però riconosciamo un’infinita varietà in tutti gli esemplari veduti che privi di
testo, e di numero, alle lamine non vennero accumulati se non per cura dei raccoglitori: sono queste le prime e
più rare tavole delle antichità romane che abbiamo nella nostra collezione in due volumi separati, poiché in
questo ne stanno 93, e 114 ne stanno al seguito dell’edizione del Labacco senza luogo ed anno, in tutto 207. I
principali calcografi di questa collezione assai preziosa furono Antonio Lafreri, Antonio Salamanca, Enrico Van
Schoel, e Niccolò Van Aelst. Ma s’incontrano tavole pregiatissime di Antonio Tempesta, Sisto Badalocchi,
Giacomo Bossio, Diana Mantovana, P. Perret, Enea Vico, Niccolò Beatricio Lotaringio, Luigi Rouhier, ed altri:
sempre questi due nostri esemplari si vanno aumentando.
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Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
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Sono 68 tavole in rame ove è tutta espressa la Calabria, e 229 in fine è la gran carta calcografica del p. Eliseo
composta di molti fogli riuniti colle indicazioni de’ villaggi danneggiati o distrutti.
Sono 68 tavole in rame ove è tutta espressa la Calabria, e 229 in fine è la gran carta calcografica del p. Eliseo
composta di molti fogli riuniti colle indicazioni de’ villaggi danneggiati o distrutti.
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Progetto vastissimo, ove incontrarebbesi alcune difficoltà, ma che potrebbe migliorarsi con qualche studio, e
formarebbe il principale abbellimento di Parigi. Con 8 gran tavole in rame.
Progetto vastissimo, ove incontrarebbesi alcune difficoltà, ma che potrebbe migliorarsi con qualche studio, e
formarebbe il principale abbellimento di Parigi. Con 8 gran tavole in rame.
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, Queste 24 tavole non sono degne della bellezza di Firenze, e del sommo gusto dei toscani nelle arti. Furono
eseguite da mediocrissimi intagliatori.
Queste 24 tavole non sono degne della bellezza di Firenze, e del sommo gusto dei toscani nelle arti. Furono
eseguite da mediocrissimi intagliatori.
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Sono queste 85 vedute intagliate da Perelle sui disegni di Silvestre, e Poilly: senza frontespizio, senza numeri, e
con alcune stampe avanti la lettera.
Sono queste 85 vedute intagliate da Perelle sui disegni di Silvestre, e Poilly: senza frontespizio, senza numeri, e
con alcune stampe avanti la lettera.
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