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Language
Latin
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Genre
Portraits
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Publication Year
1650 to 1699
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1 - 7 of 7
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Questa collezione di ritratti ne racchiude molti che non 347 sono senza merito e in specie quelli di Giuseppe
Testano intagliatore genovese, di Stefano Picart, e di Alberto Cloavet.
Questa collezione di ritratti ne racchiude molti che non 347 sono senza merito e in specie quelli di Giuseppe
Testano intagliatore genovese, di Stefano Picart, e di Alberto Cloavet.
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Contiene settantacinque carte delle quali una serve al frontespizio, un’altra a un singolare avviso ai lettori: e
settantatré ritratti che sembrano disegnati in caricatura con pochi cenni intagliati sotto i medesimi, relativi
all’indole dei personaggi: senza anno, luogo e fiore di stampatore. Presumesi nel 1680, Venezia.
Contiene settantacinque carte delle quali una serve al frontespizio, un’altra a un singolare avviso ai lettori: e
settantatré ritratti che sembrano disegnati in caricatura con pochi cenni intagliati sotto i medesimi, relativi
all’indole dei personaggi: senza anno, luogo e fiore di stampatore. Presumesi nel 1680, Venezia.
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Questo Gaspare Padov. è quello che altrimenti si denomina anche Gaspar ab avibus o Gasparo delle Oselle. Poco
si sa di lui, se non che era nativo di Cittadella nel Padovano, trovandosi in una sua stampa delta flagellazione
Gaspar ab avibus Cittadellensis fecit. Cinquantadue tavole compongono questa opera di bello intaglio, ove i
ritratti in piedi dei personaggi hanno contorni figurati.
Questo Gaspare Padov. è quello che altrimenti si denomina anche Gaspar ab avibus o Gasparo delle Oselle. Poco
si sa di lui, se non che era nativo di Cittadella nel Padovano, trovandosi in una sua stampa delta flagellazione
Gaspar ab avibus Cittadellensis fecit. Cinquantadue tavole compongono questa opera di bello intaglio, ove i
ritratti in piedi dei personaggi hanno contorni figurati.
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, Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le
numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il
testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo
libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo
di questa versione.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le
numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il
testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo
libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo
di questa versione.
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, Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari
per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel
vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che
non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono
luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
Lodevole è la scelta fatta da questo dottissimo antiquario, poiché, eliminando da questa serie gli uomini chiari
per la cecità della fortuna e del caso e quelli famosi per l’impeto della violenza militare, volle riunire soltanto nel
vero santuario dell’antica letteratura quelli che erano chiari per l’ingegno. Poco avvi di nuovo in quest’opera che
non si incontri nelle precedenti di Fulvio Ursini, o di Leonardo Agostini: ma l’ordine e l’illustrazioni tengono
luogo del merito della novità: 92 sono le tavole qui illustrate.
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, Il frontespizio figurato fu intagliato da Adriano Schoonebeek. Le tavole dei dodici Cesari a cavallo sono quelle
inventate da Giovanni Stradano e intagliate da Crispino dal Passo, ma logore, alle quali è stato raschiato il nome
dell’incisore: an 84 nesse a queste sono altre 12 tavole delle medaglie imperiali e al fine una singolare tavola
della Roma resurgens dello stesso.
Il frontespizio figurato fu intagliato da Adriano Schoonebeek. Le tavole dei dodici Cesari a cavallo sono quelle
inventate da Giovanni Stradano e intagliate da Crispino dal Passo, ma logore, alle quali è stato raschiato il nome
dell’incisore: an 84 nesse a queste sono altre 12 tavole delle medaglie imperiali e al fine una singolare tavola
della Roma resurgens dello stesso.
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, Le tavole sono incise fra il testo.
Le tavole sono incise fra il testo.
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