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2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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2553. ALLATII Leonis, Animadversiones in antiquitatum etruscarum fragmenta ab Inghiramo edita,0 Parisiis, 1640, ap. Seb. Cramoysi, in 4.
2554. Delle ANTICHITÀ romane dell’Istria. Vedi all’articolo Carli Gio. Rinaldo fra le Antichità romane.
2555. AZZOGUIDO VALERII Felicis, De origine et vetustate civitatis Bononiae priscae regum etruscorum sedis cronologica disquisitio, Bononiae 1716, in quarto.
2559. CARLI conte Giovan Rinaldo, Delle antichità italiche: seconda edizione riveduta ed accresciuta dall’autore, Milano 1793 al 1795, 4 vol., in 4, fig.
Opera delle più dotte e più profonde che siano in questa materia, ricca di molte tavole ai luoghi voluti dal testo, o inserte nelle stesse pagine intagliate in rame ed in legno. Vedi anche all’articolo Antichità Romane.
Opera delle più dotte e più profonde che siano in questa materia, ricca di molte tavole ai luoghi voluti dal testo, o inserte nelle stesse pagine intagliate in rame ed in legno. Vedi anche all’articolo Antichità Romane.
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2566. COLTELLINI Lodovico, Due ragionamenti sopra quattro superbi bronzi antichi, Venezia 1750, in 8, fig.
Con cinque tavole in rame, l’una colle iscrizioni, l’altre colle figure. È mirabile l’intrepidità con cui questo archeologo intende di spiegare e commentare le iscrizioni etrusche senza dubitazione veruna.
Con cinque tavole in rame, l’una colle iscrizioni, l’altre colle figure. È mirabile l’intrepidità con cui questo archeologo intende di spiegare e commentare le iscrizioni etrusche senza dubitazione veruna.
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2567. CORTINOVIS Angelo Maria, Lettera postuma sopra le antichità di Sesto nel Friuli con note del cavalier Bertolini, Udine 1891, in 8, M. 36.
2576. FONTANINI Justi, De antiquitatibus Horte Coloniae Etruscorum libri tres, Romae 1723, cum figuris, in 4. — Aggiuntovi: un discorso di monsignor Ferdinando Nuzzi intorno la popolazione della campagna di Roma, che trovasi in fine del terzo libro.
Bisogna osservare negli esemplari di quest’opera dottissima che alla p. 511 finiscono i due primi; e il terzo libro con ulteriori appendici ricomincia dalle pagine 1 sino alla 102. Le tavole sono sparse per entro il testo dell’opera.
Bisogna osservare negli esemplari di quest’opera dottissima che alla p. 511 finiscono i due primi; e il terzo libro con ulteriori appendici ricomincia dalle pagine 1 sino alla 102. Le tavole sono sparse per entro il testo dell’opera.
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2580. GENTILI Bernardo, Dissertazione sopra le antichità di Settempeda ovvero Sanseverino, Roma 1742, in 4, M. 95.
L’autore opina che questa città fosse dei Sabiui nel Piceno.
L’autore opina che questa città fosse dei Sabiui nel Piceno.
Show More T. II. 18
2584. GORI Antoni Francisci, Museum etruscum exhibens insignia veterum etruscorum monumenta aereis tabulis CC nunc primum edita, et illustrata, vol. 3, Florentiae 1737. Il terzo volume comparve nel 1743 con oltre 100 tav. unite alle rispettive illustrazioni e cinque dissertazioni di G. B. Passeri.
Opera la più grandiosa che fosse comparsa in questa materia vastissima e per la quale questo esimio e laborioso autore si è reso tanto benemerito delle lettere e della sua patria.
Opera la più grandiosa che fosse comparsa in questa materia vastissima e per la quale questo esimio e laborioso autore si è reso tanto benemerito delle lettere e della sua patria.
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