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Fidato alle re1azioni, ed agli altrui scritti non ha giudicato l’Autore cogli occhi propri delle opere d’arte che sono
in Italia: ed il modo con cui egli ha troppo diffusamente trattata la materia ove le arti hanno meno prosperato,
lascia un vuoto sensibile nella parte che debbesi riguardare come la più essenziale.
Fidato alle re1azioni, ed agli altrui scritti non ha giudicato l’Autore cogli occhi propri delle opere d’arte che sono
in Italia: ed il modo con cui egli ha troppo diffusamente trattata la materia ove le arti hanno meno prosperato,
lascia un vuoto sensibile nella parte che debbesi riguardare come la più essenziale.
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Nel primo volume è il saggio sull’allegoria di Winckelmann scritto per uso degli artisti che apparve a Dresda la
prima volta nel 1766. Nel secondo sono i tre dialoghi sull’utilità delle antiche medaglie di Addisson. Le
osservazioni di Gibbon sui medesimi ed il discorso sull’allegoria di Sultzer con alcune osservazioni sugli
attributi di Cerere, sulla maniera di figurare l’Eterno Padre e sulle divinità alate. Tutto corredato di indici
copiosissimi.
Nel primo volume è il saggio sull’allegoria di Winckelmann scritto per uso degli artisti che apparve a Dresda la
prima volta nel 1766. Nel secondo sono i tre dialoghi sull’utilità delle antiche medaglie di Addisson. Le
osservazioni di Gibbon sui medesimi ed il discorso sull’allegoria di Sultzer con alcune osservazioni sugli
attributi di Cerere, sulla maniera di figurare l’Eterno Padre e sulle divinità alate. Tutto corredato di indici
copiosissimi.
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Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che
cominciano a mettersi in uso con successo.
Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che
cominciano a mettersi in uso con successo.
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La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per
300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel
pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per
300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel
pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
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Gli interlocutori sono Mengs e Winkelmann, che appunto con altri uomini sommi contribuivano, allora che
l’autore pubblicò quest’opera, al risorgimento delle arti; e Piranesi, e Canova, e Flaxman, e David, e Pikler, e
Morghen, e Volpato, e cento altri elevavano precisamente le arti dalla lor 29 decadenza. Singolarissima è una
dissertazione.
Gli interlocutori sono Mengs e Winkelmann, che appunto con altri uomini sommi contribuivano, allora che
l’autore pubblicò quest’opera, al risorgimento delle arti; e Piranesi, e Canova, e Flaxman, e David, e Pikler, e
Morghen, e Volpato, e cento altri elevavano precisamente le arti dalla lor 29 decadenza. Singolarissima è una
dissertazione.
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Divaga in questo primo volume l’autore in una varietà di materie, sulle fisionomie, sulle opere di Camper, sul
bello ideale, sull’origine del capitello corintio e sui giuochi dell’anfiteatro di Vespasiano; ma dopo questo primo
volume non diede altro alla luce.
Divaga in questo primo volume l’autore in una varietà di materie, sulle fisionomie, sulle opere di Camper, sul
bello ideale, sull’origine del capitello corintio e sui giuochi dell’anfiteatro di Vespasiano; ma dopo questo primo
volume non diede altro alla luce.
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Opera da tenersi come un ristretto de’ più grandiosi lavori che abbiamo in tal genere, ma che ha qualche pregio.
Opera da tenersi come un ristretto de’ più grandiosi lavori che abbiamo in tal genere, ma che ha qualche pregio.
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