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31. FIORILLO, Storia dell’Arte della Pittura. In tedesco, Gottinga 1798 a 1808, in 8 vol. 5.
Fidato alle re1azioni, ed agli altrui scritti non ha giudicato l’Autore cogli occhi propri delle opere d’arte che sono in Italia: ed il modo con cui egli ha troppo diffusamente trattata la materia ove le arti hanno meno prosperato, lascia un vuoto sensibile nella parte che debbesi riguardare come la più essenziale.
Fidato alle re1azioni, ed agli altrui scritti non ha giudicato l’Autore cogli occhi propri delle opere d’arte che sono in Italia: ed il modo con cui egli ha troppo diffusamente trattata la materia ove le arti hanno meno prosperato, lascia un vuoto sensibile nella parte che debbesi riguardare come la più essenziale.
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39. LANZI Ab. Luigi, Storia Pittorica dell’Italia dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine de XVIII secolo, Bassano 1795, vol. 3 in 8.
61. WINCKELMANN, Addisson, Sultzer ec., De l’allégorie, ou traités sur cette matière, recueil utile aux gens de 10 lettres et nécessaire aux artistes, Paris An. VII, 2. vol. in 8.
Nel primo volume è il saggio sull’allegoria di Winckelmann scritto per uso degli artisti che apparve a Dresda la prima volta nel 1766. Nel secondo sono i tre dialoghi sull’utilità delle antiche medaglie di Addisson. Le osservazioni di Gibbon sui medesimi ed il discorso sull’allegoria di Sultzer con alcune osservazioni sugli attributi di Cerere, sulla maniera di figurare l’Eterno Padre e sulle divinità alate. Tutto corredato di indici copiosissimi.
Nel primo volume è il saggio sull’allegoria di Winckelmann scritto per uso degli artisti che apparve a Dresda la prima volta nel 1766. Nel secondo sono i tre dialoghi sull’utilità delle antiche medaglie di Addisson. Le osservazioni di Gibbon sui medesimi ed il discorso sull’allegoria di Sultzer con alcune osservazioni sugli attributi di Cerere, sulla maniera di figurare l’Eterno Padre e sulle divinità alate. Tutto corredato di indici copiosissimi.
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79. BELTRAMINI Matteo Marco, Della mestica e della pittura discorsi due, Imola 1796, in 8, M. 99.
Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che cominciano a mettersi in uso con successo.
Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che cominciano a mettersi in uso con successo.
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109. DIDEROT, Essais sur la peinture, à Paris, chez Fr. Buisson, l’an IV de la Republique in 8. Oltre a questa prima Opera di 110 pagine, contiene il volume anche: Observations sur le Salon de peinture de 1765 par le meme Auteur.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
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177. PASSERI Niccola di Faenza, Del metodo di studiare la pittura e delle cagioni di sua decadenza. Dialoghi, Napoli 1795, vol. 2 legati in uno, in 8.
Gli interlocutori sono Mengs e Winkelmann, che appunto con altri uomini sommi contribuivano, allora che l’autore pubblicò quest’opera, al risorgimento delle arti; e Piranesi, e Canova, e Flaxman, e David, e Pikler, e Morghen, e Volpato, e cento altri elevavano precisamente le arti dalla lor 29 decadenza. Singolarissima è una dissertazione.
Gli interlocutori sono Mengs e Winkelmann, che appunto con altri uomini sommi contribuivano, allora che l’autore pubblicò quest’opera, al risorgimento delle arti; e Piranesi, e Canova, e Flaxman, e David, e Pikler, e Morghen, e Volpato, e cento altri elevavano precisamente le arti dalla lor 29 decadenza. Singolarissima è una dissertazione.
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194. REQUENO D. Vincenzo, Scoperta della chironomia, ossia dell’arte di gestire colle mani, Parma 1797, in 8, fig. con tre tavole esprimenti il gesto delle mani.
196. REVELLI Vincenzo Antonio, Opere filosofiche pittoriche dedicati a’ professori ed amatori delle belle arti, Torino 1797, in 4 gr., t. I cui va annesso un piccolo atlante in foglio di 13 tav.
Divaga in questo primo volume l’autore in una varietà di materie, sulle fisionomie, sulle opere di Camper, sul bello ideale, sull’origine del capitello corintio e sui giuochi dell’anfiteatro di Vespasiano; ma dopo questo primo volume non diede altro alla luce.
Divaga in questo primo volume l’autore in una varietà di materie, sulle fisionomie, sulle opere di Camper, sul bello ideale, sull’origine del capitello corintio e sui giuochi dell’anfiteatro di Vespasiano; ma dopo questo primo volume non diede altro alla luce.
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211. SOGGETTI per quadri ad uso de’ giovani pittori, Vienna, nella stamperia Alberti, 1798, in 8. L’anonimo di questa scelta fatta dall’Iliade, dall’Eneide e dalla Gerusalemme liberata in 36 soggetti, è il M. Malaspina.
262. HUBER ET ROST, Manuel des curieux et des amateurs de l’art avec une notice des principaux graveurs, Zuric 1797 a 1804, vol. 8, rel. In 4, in 12.
Opera da tenersi come un ristretto de’ più grandiosi lavori che abbiamo in tal genere, ma che ha qualche pregio.
Opera da tenersi come un ristretto de’ più grandiosi lavori che abbiamo in tal genere, ma che ha qualche pregio.
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