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Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
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La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i
fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus 76sioni fra’ primi artisti del secolo
che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i
fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus 76sioni fra’ primi artisti del secolo
che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
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Sonovi poche tavole con scarsi dettagli collocate fra il testo. Ma l’opera è piena di erudizione e dottrina.
Sonovi poche tavole con scarsi dettagli collocate fra il testo. Ma l’opera è piena di erudizione e dottrina.
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Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette
di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto.
Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo
con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e
finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con
numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro
primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove
Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti.
Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville,
e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette
di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto.
Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo
con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e
finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con
numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro
primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove
Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti.
Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville,
e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
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Opera che non escì mai così riuscita, ma fu collezionata da qualche diligente amatore di cose patrie, rarissima, e
la sola che noi conosciamo così copiosa. Appartenne al signor Giusep 251 pe Bossi. Gli autori di cui sono le
opinioni, sono, il Richini, il Castelli, il Barattieri, il Bernini, il Giattini, il Caravaggio, il Longhena, Sebastiano
Rocca Tagliata, l’Orlandi, il Paoli, Guid’Antonio Costa, il de Capitanei, D. Camillo Govio. I disegni incisi in
rame sono del Pellegrini, del Richini, di Carlo Buzio, e di Francesco Castelli l’alzato colla pianta; con altri pareri
anche anonimi. Principalmente tutte queste opinioni s’aggirarono nel 1652 per risolvere se si dovesse attenersi al
progetto del Buzio, o del Castelli.
Opera che non escì mai così riuscita, ma fu collezionata da qualche diligente amatore di cose patrie, rarissima, e
la sola che noi conosciamo così copiosa. Appartenne al signor Giusep 251 pe Bossi. Gli autori di cui sono le
opinioni, sono, il Richini, il Castelli, il Barattieri, il Bernini, il Giattini, il Caravaggio, il Longhena, Sebastiano
Rocca Tagliata, l’Orlandi, il Paoli, Guid’Antonio Costa, il de Capitanei, D. Camillo Govio. I disegni incisi in
rame sono del Pellegrini, del Richini, di Carlo Buzio, e di Francesco Castelli l’alzato colla pianta; con altri pareri
anche anonimi. Principalmente tutte queste opinioni s’aggirarono nel 1652 per risolvere se si dovesse attenersi al
progetto del Buzio, o del Castelli.
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Nessuno era più passionato amatore delle arti di questo autore, che prese nondimeno troppi sbagli in quest’opera.
Nessuno era più passionato amatore delle arti di questo autore, che prese nondimeno troppi sbagli in quest’opera.
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, Quantunque annunziato con questo titolo ampolloso all’uso dell’Escuriale di Spagna, il libro è ben fatto, e ricco
di notizie, con una pianta generale.
Quantunque annunziato con questo titolo ampolloso all’uso dell’Escuriale di Spagna, il libro è ben fatto, e ricco
di notizie, con una pianta generale.
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, Con 19 tavole in rame. Opera non molto ricca di dottrine per la moltiplicità degli oggetti, ma saviamente
concepita.
Con 19 tavole in rame. Opera non molto ricca di dottrine per la moltiplicità degli oggetti, ma saviamente
concepita.
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