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101. CAYLUS M. le Comte, et M. Majault, Memoires sur le peinture à l’encaustique et sur la peinture à la cire, Geneve 1780, in 8 fig.
Con frontispizio figurato allusivo all’argomento e due tavole in fine degli utensili necessari a questo genere di pittura.
Con frontispizio figurato allusivo all’argomento e due tavole in fine degli utensili necessari a questo genere di pittura.
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Il giorno 12 Novembre 1754 in una pubblica assemblea l’autore espose il metodo della pittura all’encausto all’accademia delle iscrizioni e belle lettere per la prima volta, producendo una testa di Minerva da lui dipinta: infatti la prima edizione di quest’opera fu nel 1755 stampata a Ginevra, di cui questa è una ristampa.
Il giorno 12 Novembre 1754 in una pubblica assemblea l’autore espose il metodo della pittura all’encausto all’accademia delle iscrizioni e belle lettere per la prima volta, producendo una testa di Minerva da lui dipinta: infatti la prima edizione di quest’opera fu nel 1755 stampata a Ginevra, di cui questa è una ristampa.
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Vedi la Peinture Poeme.
Vedi la Peinture Poeme.
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102. CHIOCCHI G. M., La pittura in Parnaso, Firenze 1725, nella stamperia di Michele Nestenus, in 4.
103. CHIOCCHI G. M., Altro esemplare intonso con postille critiche di mano di Anton Maria Biscioni, famoso per le molte opere pubblicate, più d’altri che sue.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
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104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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106. DECHAZELLE P. I., De l’influence de la peinture sur les arts d’industrie commerciale, Paris 1804, in 8, M. 97.
Questo discorso premiato d’ approvazione dall’istituto percorre con giustezza e rapidità ogni ramo d’arte e manifattura rigenerato e da migliorarsi coll’influenza dell’arte del disegno.
Questo discorso premiato d’ approvazione dall’istituto percorre con giustezza e rapidità ogni ramo d’arte e manifattura rigenerato e da migliorarsi coll’influenza dell’arte del disegno.
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107. DELAVAL Odoardo Hussey, Ricerche sperimentali sopra le cause de’ cambiamenti de’ colori ne’ corpi opachi e colorati, Bologna 1779, in 4.
108. DELORMOIS Dessinateur du Roi, L’art de faire les indiennes et de composer les plus belles coulers, Paris 1780, in 8.
Trattasi anche dei colori per le miniature, per acquerellare i disegni, piani, carte, ec. e molto altre cose.
Trattasi anche dei colori per le miniature, per acquerellare i disegni, piani, carte, ec. e molto altre cose.
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109. DIDEROT, Essais sur la peinture, à Paris, chez Fr. Buisson, l’an IV de la Republique in 8. Oltre a questa prima Opera di 110 pagine, contiene il volume anche: Observations sur le Salon de peinture de 1765 par le meme Auteur.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
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110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
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111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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114. DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
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115. DONI Anton-Francesco, I Marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552, in 4, fig.; aggiuntevi le pitture divise in due trattati, Padova, presso Grazioso Perchacino, 1564.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
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In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
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116. DONI Anton-Francesco, Le pitture. Trattato I consecrato agl’illustrissimi sigg. Accademici Eterei, Padova 1564, presso Grazioso Perchacino, in 4 p.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
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117. DUPUY du Grez Bernard, Traité sur la peinture pour en apprendre la théorie et se perfectionner 19 dans la pratique, Paris 1700, in 4 fig., imprimé à Toulouse.
Sono quattro grandi dissertazioni o parti, in cui l’opera è divisa e s’aggirano sul disegno, il colorito, la composizione e l’ottica, precedute da quattro tavole intagliate all’acqua forte con molto brio da A. Rivals, oltre le figure geometriche che trovansi al fine del volume relative al trattato dell’ottica. Questo incisore delle quattro tavole allegoriche era un giovine di Tolosa, allora studente della pittura in Roma.
Sono quattro grandi dissertazioni o parti, in cui l’opera è divisa e s’aggirano sul disegno, il colorito, la composizione e l’ottica, precedute da quattro tavole intagliate all’acqua forte con molto brio da A. Rivals, oltre le figure geometriche che trovansi al fine del volume relative al trattato dell’ottica. Questo incisore delle quattro tavole allegoriche era un giovine di Tolosa, allora studente della pittura in Roma.
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118. DURAND David, Histoire de la peinture ancienne extraite de l’histoire de la peinture de Pline, livre 35 avec le texte latin etc., Londres 1725, in fol. fig.
Oltre il frontespizio di Picart istoriato, e una vignetta in principio, trovasi la stampa del quadro d’Alessandro ripreso da Apelle a car. 265 eseguita sul disegno di Cheron. L’opera gode di somma opinione meritamente.
Oltre il frontespizio di Picart istoriato, e una vignetta in principio, trovasi la stampa del quadro d’Alessandro ripreso da Apelle a car. 265 eseguita sul disegno di Cheron. L’opera gode di somma opinione meritamente.
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119. DURAND David, Histoire naturelle de l’or et de l’argent extrait de Pline le naturaliste, livre 33, avec le texte latin corrigé sur le manuscrit de Vossius et sur la premiere édition: avec un poeme sur la chûte de l’homme et sur les ravages de l’or et de l’argent, Londres 1729, in fol.
Il solo frontespizio è figurato e veggonsi in alto i ritratti somigliantissimi del re e della regina cui l’opera è intitolata, e in un angolo della stampa un piccolo disegno d’Holbein che stava nelle stanze reali, il quale figura la morte, e l’avaro, intagliato da Gorge Verte: opera che non gode minor estimazione della prima.
Il solo frontespizio è figurato e veggonsi in alto i ritratti somigliantissimi del re e della regina cui l’opera è intitolata, e in un angolo della stampa un piccolo disegno d’Holbein che stava nelle stanze reali, il quale figura la morte, e l’avaro, intagliato da Gorge Verte: opera che non gode minor estimazione della prima.
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120. DUTENS M. I., Princeps abrégés de peinture suivis d’un discours sur l’architecture et la sculpture, à Tours 1803, in 8 fig., M. 97
Operetta dettata con qualche accorgimento, ove sono belle teorie per l’armonia dei colori, dedotte dalle corde armoniche de’ suoni; ma che vedesi però nel totale essere scritta da chi manca delle pratiche nell’arte; con una tavola dimostrativa.
Operetta dettata con qualche accorgimento, ove sono belle teorie per l’armonia dei colori, dedotte dalle corde armoniche de’ suoni; ma che vedesi però nel totale essere scritta da chi manca delle pratiche nell’arte; con una tavola dimostrativa.
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